QUEI RAMBO DI BARDONECCHIA – GLI AGENTI FRANCESI FINISCONO NEL MIRINO: LA LORO APPLICAZIONE DELLE REGOLE E’ STATA “TROPPO ZELANTE”: BLOCCANO L’INGRESSO ALLE DONNE INCINTE, MA INSEGUONO IN ITALIA UN NIGERIANO CON PERMESSO DI SOGGIORNO

-

Condividi questo articolo


 

Francesca Pierantozzi per il Messaggero

 

BLITZ BARDONECCHIA BLITZ BARDONECCHIA

C'è una pietra dopo il colle della Scala che segna il confine tra Francia e Italia: di qua Névache e poi Briançon, di là Bardonecchia, a una decina di chilometri. Fino a qualche anno fa, la polizia francese accompagnava fino a quella pietra i clandestini che avevano cercato di attraversare il confine. Indicavano col dito la strada da fare a piedi per tornare al punto di partenza, senza mettere il piede al di là della pietra. In realtà il confine tra Francia e Italia, soprattutto lassù, sulla Scala, e più giù, sulla linea ferroviaria Milano-Parigi, che passa per Modane, è sempre stato esile, prima, durante e adesso anche nel nuovo dopo-Schengen, decretato in seguito agli attentati.

 

I CONTROLLI

BARDONECCHIA BARDONECCHIA

Agenti francesi da anni controllano i documenti anche sui marciapiedi della stazione di Bardonecchia, ultima tappa italiana dei quattro treni quotidiani ad alta velocità per Parigi. C'è un trattato bilaterale del '90 che lo consente, anche se poi, oltre alle norme, ci sono i modi in cui le norme vengono applicate. «I nostri agenti agiscono sempre in conformità della norma» ripetevano ieri fonti del gabinetto del ministro Darmanin: è lui, ministro dei Conti Pubblici e anche delle Dogane, al centro della tempesta diplomatica tra Francia e Italia dopo lo «sconfinamento brutale» dei doganieri francesi a Bardonecchia.

 

Gerald Darmanin 1 Gerald Darmanin 1

«Nessuna violazione della sovranità italiana, solo una stretta applicazione dell'accordo del 1990» è la posizione ufficiale. In un editoriale, un sito d'informazione della regione, Nice Premium, ha fustigato, se non un'infrazione delle regole, una loro applicazione troppo «zelante» da parte degli agenti francesi. «Anche se Parigi difende la legalità dell'intervento - scrive il sito sotto al titolo i doganieri francesi in versione Rambo a Bardonecchia - si tratta di un errore inutile che dimostra quanto sia controproducente la politica muscolare dello stato francese».

 

bardonecchia migranti bardonecchia migranti

Tanto più che venerdì sera a Bardonecchia non «riaccompagnavano» un migrante clandestino, ma un cittadino nigeriano con residenza in Italia e sospettato - sospetto poi rivelatosi infondato - di fare il mulo, di aver ingoiato sacchetti di cocaina per smerciarla oltreconfine. Per il ministro Darmanin, che verrà in settimana a Roma, e anche per il direttore delle Dogane Rodolf Gintz, che lo precederà per incontrare il collega italiano, nessuna infrazione: «Quel locale di Bardonecchia è da sempre a disposizione anche degli agenti francesi per svolgere controlli come previsto dal trattato bilaterale del '90. Questo avviene una o due volte al mese, l'ultima un paio di settimane fa».

 

bardonecchia migranti1 bardonecchia migranti1

Peccato che i respingimenti sempre più numerosi dal lato francese abbiano costretto a usare quei locali per dare un alloggio di emergenza ai migranti scaricati ogni giorno dal furgone bianco della polizia francese che li riporta indietro. Parigi nega che ci siano mai stati problemi di «sconfinamento» o «attuazione troppo brutale o zelante» delle norme previste per i controlli di frontiera.

 

LA CHIUSURA

Le recenti cronache parlano però di una chiusura molto più ermetica del confine, il 9 febbraio erano stati dei gendarmi a respingere Beauty, nigeriana incinta e malata, e a lasciarla alla stazione di Bardonecchia. La donna è stata poi trasportata in ospedale ed è morta dopo aver partorito il piccolo Izrael. Il 10 marzo erano invece dei doganieri a fermare Cédric Herrou che trasportava nella sua auto un'altra donna incinta e la sua famiglia. La donna ha poi partorito in ospedale e Cédric è stato convocato dalla polizia per aiuto all'immigrazione illegale.

 

BLITZ BARDONECCHIA BLITZ BARDONECCHIA

«Non sarebbe meglio agire cum grano salis invece di prendersi per dei Rambo?» scriveva ieri Nice Premium, sito che segue da vicino le vicende al confine. In un rapporto del gennaio 2017 Amnesty International Francia denunciava dei «respingimenti verso l'Italia effettuati senza le garanzie né il rispetto dei diritti delle persone», dei respingimenti «organizzati senza nessuna formalità, fatti in modo che le persone non riescano ad esercitare i loro diritti».

 

Per ora l'accordo tra Italia e Francia sullo svolgimento dei controlli transfrontalieri è sospeso, ma «sarà di sicuro ripristinato, dopo gli incontri in Italia, di comune accordo» dicono a Parigi. Intanto, il prefetto di Torino Renato Saccone ha visitato i locali dell'ong Rainbow4Africa alla stazione dell'Alta Val Susa, per «ringraziare gli operatori e i volontari per l'ottimo lavoro che stanno facendo».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....