Estratto dell’articolo di Valentina Lupia e Luca Ianniello per www.repubblica.it
SIT-IN AL LICEO RIPETTA DI ROMA
«Altro che caruccia, le darei du b....» e anche «ma quando me la fai scop…?». Sono due tra le frasi che gli studenti e le studentesse del liceo artistico Ripetta imputano a un «componente del personale Ata». Potrebbe essere un bidello, un amministrativo o un’altra figura assunta dal ministero dell’Istruzione che lavora all’interno della scuola, fuorché un docente.
I contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire, tanto che «la dirigente scolastica Annunziata Iacolare ha avviato un’indagine interna», spiega Anna Paola Sabatini, direttore dell’Ufficio scolastico regionale che si è già interessato alla vicenda.
Gli approfondimenti partiranno dalle testimonianze delle ragazze coinvolte e da quanto ha raccolto il Collettivo studentesco Ripetta Pinturicchio. «Negli ultimi due mesi» l’uomo «si è permesso di scrivere a una studentessa, in amicizia», dopo averla trovata sui canali social. […]
Intanto stamattina, prima dell’ingresso a scuola, si è tenuto il sit-it dal titolo «Ripetta in lotta contro oppressioni e molestie», che è stato anche essere una «chiamata cittadina» ad altre realtà studentesche che hanno voluto supportare il collettivo. Perché «il governo non ci difende, allora ci penseremo da sole».
A rispondere sono stati gli studenti e le studentesse dell’organizzazione Osa e alcune ragazze dell’Augusto e dell’Albertelli: “Non siete sole, anche nelle nostre scuole ci sono casi”. A fermarsi durante il sit-in è stata anche una docente: "“Se queste ragazze non avessero parlato non avremmo scoperto nulla di tutto questo su di lui”. […]
Non sarebbe comunque il primo caso a Roma e nel Lazio. Di recente un bidello di una scuola media di Latina è stato condannato a sei anni: era stato arrestato il 7 ottobre 2022, durante l’orario scolastico, dopo che la vittima, due anni dopo i fatti del 2019, aveva raccontato ai genitori di aver subito abusi sessuali. E nel 2022 un docente al tempo 33enne aveva fatto delle avances, in chat, a una sua studentessa minorenne a pochi giorni dall’uscita delle pagelle.
Era successo al liceo Albertelli. Repubblica aveva potuto vedere la chat integrale e tra le frasi inviate dal professore, che nel frattempo si era trasferito in un’altra scuola, si leggeva “Ragazza, tu attenti alla mia vita” o anche “Vi siete divertite? Rimorchio?”, riferendosi alle sue ex alunne. Fino a inviti a uscire insieme, per bere una birra o vedere una mostra.