FRANCO COPPI E NICCOLO GHEDINI
AHIA! SILVIO BERLUSCONI È INDAGATO NELL’INCHIESTA RIAPERTA DALLA PROCURA DI FIRENZE SULLE STRAGI MAFIOSE DEL 1993 - LE INDAGINI PUNTANO A FARE NUOVI ACCERTAMENTI SULLE CONVERSAZOINI TRA GIUSEPPE GRAVIANO E IL CAMORRISTA UMBERTO ADINOLFI, IN CUI SILVIO SAREBBE STATO CHIAMATO IN CAUSA PIÙ VOLTE
COMUNICATO DEL 25/9/2019
L’indicazione dell’iscrizione del presidente Berlusconi da parte della Procura di Firenze non costituisce certamente una novità.
Il fatto era già ben noto così come altrettanto noto che si tratti di una iscrizione dovuta come con la consueta correttezza riconosciuto dalla stessa Procura Fiorentina.
Siamo certi che come già nelle precedenti occasioni tale ipotesi non potrà che risolversi in un’archiviazione.
Così è stato a Palermo, a Caltanissetta e nel passato anche proprio a Firenze. Gli elementi asseritamente nuovi che hanno comportato la riapertura delle indagini, unitamente al materiale già acquisito, non potranno che condurre alla già richiamata archiviazione.
Del resto l’assurdità dell’ipotesi è conclamata non solo dalle risultanze processuali ma dalle numerose sentenze passate in giudicato sul punto che hanno confermato che il Presidente Berlusconi è stato semmai vittima della mafia.
E tutti i provvedimenti assunti dai governi da lui presieduti vanno ulteriormente ad illustrare il suo costante impegno nel contrasto del fenomeno mafioso. Chiunque conosca Silvio Berlusconi e la sua storia non può che concordare con la totale assurdità e insussistenza di quanto in oggetto.
Sicuramente dunque non si potrà che addivenire ad una rapida chiusura del procedimento.
Prof. Avv. Franco Coppi
Avv. Niccolò Ghedini
2 Comunicato stampa
In relazione alle comunicazioni inviate alla Corte di Assise d’Appello di Palermo concernenti l’audizione del Presidente Berlusconi e alla veste che dovrà assumere, si deve ricordare che tale attività è stata svolta nel doveroso adempimento degli obblighi defensionali su una problematica ben nota, ampiamente riportata dalla stampa fin dal novembre 2017, già evidenziata dal giudice di I grado e tempestivamente e correttamente posta dalla stessa Procura Generale presso la Corte di Appello di Palermo nel corso di udienza. Ovviamente ogni decisione sul punto non potrà che spettare alla stessa Corte di Assise di Appello di Palermo.
Prof. Avv. Franco Coppi
Avv. Niccolò Ghedini