"DICEVANO CHE ERA MATTA. ERA UNA MORTE ANNUNCIATA" - CHI HA UCCISO GIUSEPPINA ARENA? - LA DONNA DI 52 ANNI CHE VIVEVA NELLE CASE POPOLARI DI CHIVASSO, VICINO TORINO, È STATA GIUSTIZIATA CON TRE COLPI DI PISTOLA AL COLLO E ALLA TESTA - IL SUO CADAVERE È STATO RITROVATO IN UNA ZONA NOTA PER LA PROSTITUZIONE MASCHILE, FUORI DAL PERCORSO CHE LA DONNA FACEVA QUOTIDIANAMENTE - LEI E IL FRATELLO AVREBBERO DA POCO EREDITATO 150MILA A TESTA: IL MALLOPPO E' IL MOVENTE?

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Massimo Massenzio per il “Corriere della Sera”

 

giuseppina arena giuseppina arena

«Chi può aver fatto una cosa così orribile a una persona buona come Giusi?». È la domanda che si fanno tutti i vicini di casa di Giuseppina Arena, 52 anni, giustiziata mercoledì con tre colpi di pistola sparati a bruciapelo nelle campagne di Chivasso, in provincia di Torino. Ed è lo stesso interrogativo a cui i carabinieri stanno cercando di trovare una risposta.

 

Giusi «la cantante», soprannominata così per la sua abitudine d'intonare continue filastrocche sulla sua vita di disagio e sofferenza, viveva in un alloggio popolare in via Togliatti 66, nello stesso complesso dove è cresciuto Khaby Lame, il tiktoker dei record.

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Casermoni di cemento immersi nel verde, dove tutti conoscono tutti. E nessuno riesce a dare una spiegazione a un omicidio compiuto con ferocia e determinazione.

 

Il killer ha usato una pistola calibro 7,65 come i bossoli recuperati sul sentiero fangoso che si inoltra nella boscaglia attorno al cavalcaferrovia dell'Alta velocità. I colpi mortali hanno raggiunto Giusi all'altezza dello zigomo destro e al collo, mentre un terzo proiettile l'ha ferita solo di striscio.

 

giuseppina arena carabinieri giuseppina arena carabinieri

Accanto al cadavere c'era la sua inseparabile bicicletta rossa, ma che cosa ci facesse la 52enne originaria di Siracusa in frazione Pratoregio resta un mistero. Quell'angolo isolato di campagna è fuori dai suoi percorsi abituali ed è un posto rinomato per la prostituzione maschile. Ma è possibile che qualcuno l'abbia convinta ad andarci, proprio nel giorno del suo compleanno.

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Qualcuno che sapeva che ogni mattina Giusi pedalava per sette chilometri per raggiungere il vicino paese di Montanaro, dove era cresciuta e dove vive ancora il fratello Angelo. Dalla provinciale, però, è necessaria una deviazione e le telecamere di videosorveglianza potrebbero rivelare se e quando Giusi ha imboccato la strada che porta sulle rive del torrente Orco. E soprattutto se qualcuno la stava seguendo.

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La pista principale porta all'eredità che Giusi e suo fratello avevano ricevuto alla morte della madre, due anni fa. I «bene informati» parlano di una cifra vicino ai 150 mila euro a testa: contanti e buoni fruttiferi in scadenza. Determinanti, in questo senso, saranno gli accertamenti sul conto corrente che la donna aveva aperto nella filiale delle Poste di Chivasso e di cui in pochi conoscevano l'esistenza.

 

casa giuseppina arena casa giuseppina arena

Del resto Giusi continuava a vivere con due cani e una quindicina di gatti in un misero alloggio al piano terra, la spesa continuava a farla gratis al banco alimentare e i volontari di una cooperativa sociale le portavano a casa le buste del pranzo.

 

Quelle che mercoledì sono rimaste fuori dalla porta. Perché Giusi è uscita alle 10, dicendo che sarebbe andata in chiesa, ma non ci è mai arrivata. Il suo cadavere è stato scoperto 8 ore dopo da un passante e sul suo vecchio cellulare Nokia sono state trovate tante telefonate senza risposta fatte dal fratello.

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Ai carabinieri, che lo hanno sentito come persona informata sui fatti, ha spiegato di essersi preoccupato non avendola sentita per tutto il giorno. Non resta che aspettare i risultati delle indagini e quelli dell'autopsia, che verrà affidata oggi. Ma i vicini di «Giusi la cantante» hanno già la loro verità: «Dicevano che era matta, ma l'hanno lasciata sola, tutti. È una morte annunciata».

 

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