"LE DONNE DEVONO FARE FIGLI, NON CARRIERA" - LA RUSSIA VA VERSO IL DIVIETO D'ABORTO - PER LA PRIMA VOLTA IL MINISTERO DELLA SANITÀ SOSTIENE LE PROPOSTE ULTRACONSERVATRICI DELLA CHIESA RUSSA ORTODOSSA: A MOSCA SONO PREOCCUPATI PER IL CALO DEMOGRAFICO IN TEMPI DI MOBILITAZIONE E MORTI SUL FRONTE IN UCRAINA – IL CREMLINO VUOLE NUOVA “CARNE DA CANNONE” PER LE GUERRE CHE VERRANNO?

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per www.repubblica.it

 

VLADIMIR PUTIN E IL PATRIARCA KIRILL VLADIMIR PUTIN E IL PATRIARCA KIRILL

In Russia vige un nuovo comandamento: “Donna, farai figli, non carriera”. È in pericolo come mai, da quando tornò legale nel 1955 dopo il divieto staliniano, il diritto d’aborto in Russia. Vacilla sotto le spallate di un governo sempre più preoccupato dal calo demografico in tempi di mobilitazione e caduti al fronte e di una Chiesa Russa Ortodossa sempre più padrona dello Stato.

 

L’ultimo assalto è arrivato dalla Repubblica di Mordovia, prima regione della Federazione russa ad avere introdotto il “reato d’influenza all’aborto”, bislacca invenzione giudiziaria che vieta di “influenzare” le donne a interrompere una gravidanza “attraverso la persuasione, le offerte, la corruzione, l’inganno o imponendo altre richieste”.

 

Mikhail Murashko Mikhail Murashko

Per anni il ministero della Sanità aveva sostenuto, dati alla mano, che il divieto di aborto non aumentasse affatto il tasso di natalità […] Dopo l’inizio dell’offensiva in Ucraina […] la Russia ha urgente bisogno di compensare le perdite che subisce sul campo di battaglia.

Settimane fa il ministro della Sanità Mikhail Murashko è arrivato a dire che le donne dovrebbero fare figli presto invece che proseguire gli studi o fare carriera: una “responsabilità” nei confronti del Paese […] Murashko ha anche appoggiato pubblicamente le proposte della Chiesa d’introdurre “controlli rigorosi” sulla vendita delle pillole abortive nelle […]

 

il patriarca kirill con putin 2 il patriarca kirill con putin 2

[…] A parole la legislazione russa è tra le più progressiste al mondo: consente alle donne di abortire fino alla 12esima settimana di gravidanza e, in casi eccezionali come lo stupro o la morte del marito, fino alla 22esima. Ma di fatto, nel pubblico, la strada è lastricata di ostacoli. Dal 2011, ad esempio, su pressione della Chiesa, è in vigore quella che qui viene chiamata la “settimana del silenzio”, un tempo di riflessione obbligatorio che va dai 2 ai 7 giorni prima della procedura durante i quali la donna viene costretta a sottoporsi a una consulenza che dovrebbe essere volontaria. I medici vengono ricompensati se la donna ci ripensa […]

 

Fedor Lukyanov Fedor Lukyanov

Alle spalle c’è la Chiesa che continua la sua crociata per un divieto totale. Il patriarca Kirill propone da anni di rimuovere l’aborto dalle prestazioni coperte dal servizio sanitario nazionale. Dal suo punto di vista, i contribuenti non dovrebbero pagare per l’infanticidio. A dargli man forte il capo della Commissione patriarcale per la famiglia, Fjodor Lukjanov, che ha persino suggerito che le donne abortiscano soltanto con il consenso del coniuge. […] Le donne però non ci stanno. L’anno scorso la domanda di farmaci abortivi in Russia ha raggiunto il massimo storico: sono stati venduti in totale 1,4 milioni di farmaci che inducono aborti e 2,2 milioni di pillole del giorno dopo, rispettivamente il 60% e 53% in più rispetto al 2021.

 

Zalina Marshenkulova Zalina Marshenkulova

Il motivo dell’impennata? […] “il lancio dell’operazione militare speciale della Russia in Ucraina, le sanzioni occidentali, il calo dei redditi della popolazione e la parziale mobilitazione”. Per dirla con le parole della femminista Zalina Marshenkulova, la Russia ha bisogno di “carne da cannone” per alimentare l’offensiva russa in Ucraina, ma le donne finché possono si oppongono.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...