"FACCIO UNA VITA DA MISERABILE, NON MI SEMBRA GIUSTO" - LA TRISTE STORIA DI LEOPOLDO SOCCHE, 64ENNE DIVORZIATO, CHE DAL 4 GIUGNO SCORSO DORME NELLA SUA FIAT PANDA ALLE PORTE DI PADOVA - L'UOMO GUADAGNA 1200 EURO AL MESE LAVORANDO COME VIGILANTE: 400 NE DEVE DARE ALLA SUA EX MOGLIE, E QUELLO CHE GLI RIMANE NON BASTA PER L'AFFITTO. L'UOMO HA DUE FIGLI, DI CUI UNO DISABILE - SOCCHE: "SONO CARDIOPATICO, HO AVUTO UN INFARTO E HO DUE STENT CORONARICI" - E' IL DESTINO DEI PADRI SEPARATI A CUI LA LEGGE NON DA' TUTELE MA SOLO MAZZATE. ANCHE GRAZIE ALLO SPIRITO DEI TEMPI PER IL CUI MASCHIO VA SOLO PUNITO...

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Dimitri Canello per www.corriere.it

 

leopoldo socche 2 leopoldo socche 2

Una storia triste, di dignità violata, di voglia di ribellarsi a un destino ingiusto, di determinazione a non arrendersi. Leopoldo Socche, 64 anni, dal 4 giugno scorso dorme in auto alle porte di Padova, nella sua Fiat Panda bianca rimasta la sua unica dimora. Divorziato, un’ex moglie di origini ucraine che riceve un assegno di mantenimento di 400 euro, un figlio disabile, un’altra figlia, due nipoti.

 

Socche lavora per conto di Civis all’Università di Padova come vigilante, percepisce uno stipendio base di 800 euro, che arriva a 1200 grazie agli straordinari che ogni giorno l’uomo si sobbarca per provare a resistere. In questi ultimi giorni in cui il caldo picchia duro, dormire in auto è ancora più difficile, fra temperature impossibili e ragazzi che rendono le ore di sonno un autentico incubo.

leopoldo socche 1 leopoldo socche 1

 

Lo racconta lui stesso davanti alla sede dei Servizi sociali in pieno centro cittadino: «Mi hanno svegliato diverse volte – racconta il signor Leopoldo – non c’è rispetto e questo mi rende ancora più difficile la vita. Lavoro per conto di Civis all’Università di Padova dal 2020, prima ero stato dirottato in epoca Covid all’ospedale di Cittadella. Quando mi sono separato sono cominciati i problemi, perché con grande fatica ho trovato un piccolo monolocale di 15 metri quadri.

leopoldo socche 3 leopoldo socche 3

 

I conti sono presto fatti. 680 euro di affitto intestato a me, 400 di mantenimento, più la benzina per spostarmi dalla provincia alla città. Ho sforato il budget che avevo, non ho neppure i soldi per mangiare e l’amico che mi aveva affittato un magazzino dove alloggiavo dopo qualche mese mi ha comunicato che non poteva più tenermi dentro».

 

Socche parla con la sofferenza dipinta in viso, quando racconta il peregrinare fra Comune di Padova, Caritas, Comune di Limena dove risiede e Servizi sociali: «Per un po’ di tempo ho avuto un aiuto dalla Caritas – racconta – ma poi le cose sono cambiate. Ho scritto una lettera ai Servizi sociali, ma non ho ottenuto nulla.

 

Il Comune di Padova, a cui mi sono rivolto, mi ha detto che devo bussare a Limena, dove risiedo, ma anche qui non ho ottenuto nulla, se non tanta rabbia e frustrazione». Socche si sfoga subito dopo: «Faccio una vita da miserabile – ammette – e non mi sembra giusto. Ho valori cristiani molto alti, che mi aiutano a reggere in questa situazione».

 

leopoldo socche 4 leopoldo socche 4

[…] «Sono cardiopatico, quattro anni fa ho avuto un infarto e ho due stent coronarici. Spero che qualcuno mi aiuti». Lo sta facendo il sindacato Adl Cobas, ieri presente con il suo rappresentante Marco Zanotto: «Questo è solo un esempio – spiega Zanotto – dei contratti di lavoro povero firmati da altri sindacati. Ecco il risultato, ossia una persona privata della propria dignità. […]».

 

Dall’Università di Padova, infine, solo una laconica presa d’atto della situazione: «Abbiamo un contratto d’appalto con Civis – spiegano – e non possiamo controllare le condizioni dei suoi dipendenti. Ci dispiace e ci auguriamo per il signor Socche che venga presto trovata una soluzione».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!