Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/
Mancano pochi minuti alle 5.00, in diretta su Rai Radio2 ci sono come ogni notte I Lunatici, Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Allo 06 3131, per intervenire al telefono, si prenota Sergio. La sua telefonata è una auto analisi che fa riflettere.
"Chiedete a tutti cosa stanno facendo svegli a quest'ora, la vostra trasmissione mi piace, perché chiunque può raccontarsi e svelare una parte di sé stesso. Io mi sto facendo uno speedball, una miscela tra bianca e nera, una miscela tra eroina e cocaina.
Chiamo da una grande città del nord Italia. Sono dipendente da parecchio. Ho provato a uscire ma non ci sono riuscito. La prima volta che l'ho fatto ero giovanissimo, sono stato nel tunnel per un periodo di nove anni. Sono andato in comunità ma l'esperienza è fallita. Sono riuscito a smettere per 17 anni ma dopo 17 anni, non so perché, sono ricaduto in questo inferno. Provo a smettere, ma non ci riesco. Dentro di me, da qualche parte, c'è ancora quella persona che per 17 anni è riuscita a dire basta.
Ho più di 40 anni. Un lavoro tranquillo. Ho una casa, ho tutto quello che potrebbe desiderare una persona normale. Ma sto rischiando di buttarlo via. Compro la roba in una famosa piazza del Nord Italia, in un posto che si chiama il Boschetto. Quanto spendo? Dipende. Certi giorni 50 euro, certi giorni 20. Dipende da quanto hai in tasca. Più ne prendi e più ne vuoi.
Sono arrivato al punto in questi giorni, visto che mi stanno accadendo diverse cose che mi stanno mettendo al muro, che o mi butto via o mi riprendo. Ho tanti casini, ho detto tante bugie, fatto tanti guai. Devo fare i conti con il passato. Spero di richiamarvi tra qualche settimana e di dirvi che sto di nuovo riuscendo a smettere. Non so se ce la farò. Ma ci voglio provare".
Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio hanno cercato di parlare con questo ascoltatore e di convincerlo a chiedere aiuto: "Il fatto che abbia chiamato la radio forse è già un segnale che sto chiedendo aiuto, almeno a me stesso. So bene che rischio di non riuscire più a tornare indietro. Chiederò aiuto a un medico, a uno psicoterapeuta, solo con certe figure riesco a parlare liberamente di quello che faccio. Loro non giudicano. Non so se riuscirò a salvarmi. Ma ci voglio provare. Abbiamo solo una vita. Io sto rischiando di sprecarla".