Dalla posta del “Venerdì di Repubblica”
Sono un marito sessantenne, fedele da quasi 40 anni alla stessa persona. Questa persona cinque anni orsono, unilateralmente, senza dare spiegazioni, ha deciso di interrompere ogni rapporto intimo. Durante questi cinque anni ho rispettato la sua scelta sapendo che a una certa età si può manifestare un calo del desiderio sessuale.
Nel caso di mia moglie si può dire che più di un calo si tratta di una sparizione. Qualche giorno fa mia moglie è rientrata a casa, e mi ha sorpreso in gesti molto privati. La sua reazione è stata scomposta ed esagerata. Mi sono giustificato anche se non vedevo la necessità, dicendole che io il calo del desiderio non l'ho ancora avuto ed in qualche modo dovevo sopperire alla sua latitanza.
Mi sono beccato del pervertito ed altri epiteti volgari e irripetibili. Le ho chiesto se avesse preferito che mi trovassi un'amante o andassi con una professionista. Non ho avuto risposta, mi ha solo detto, allora è colpa mia? Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa. Data la delicatezza sull'argomento gradirei che omettesse le mie generalità.
Risposta di Natalia Aspesi:
Se l'argomento è delicato, perché lo sottopone a me? Non sono un medico, un sessuologo, uno psicologo e neppure un gerontologo. Potrei solo suggerirle, in certe circostanze, di chiudere la porta, per il resto non ne penso niente in quanto trattasi di una situazione piuttosto diffusa da sempre; che ognuno risolve come può, possibilmente in accordo.
Può darsi che sua moglie, trattandosi di un fatto non del tutto clamoroso, avrebbe potuto avere una reazione spiritosa oppure far finta di niente o limitarsi ad alzare gli occhi al cielo. Evidentemente, per ragioni vostre che io non conosco, si è invece molto arrabbiata: forse con se stessa per non sopportare più quei rapporti, forse con lei, perché può aver pensato che allora i vostri abbracci non erano amore ma semplice fisiologia: non partecipazione ma egoismo.