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Estratto dell'articolo di Marco Carta per www.repubblica.it
«Siamo ostaggio delle bande di rapinatori che aggrediscono i nostri clienti e i turisti. Così non è più possibile andare avanti. Ormai Roma sembra Beirut». Sangue, violenza, grida e terrore. Una notte di guerriglia urbana nel salotto buono della città, con decine di bottiglie di vetro lanciate contro la discoteca Sharivari di via dei Nari, a pochi passi dal Pantheon, uno dei più famosi locali di Roma.
A seminare il panico, nella notte tra domenica e lunedì, è stata una comitiva di giovani nordafricani, che si sono presentati all’ingresso della discoteca intorno alle 4 del mattino, pochi minuti prima dell’orario di chiusura.
«La nostra vigilanza non li ha fatti entrare perché era troppo tardi» racconta il titolare Fabrizio Martiradonna. Il rifiuto, però, avrebbe fatto scatenare la violenza inaudita. «Sono stati dieci minuti, ma sembravano dieci ore - aggiunge ancora sotto choc Martiradonna - Io non ho mai visto tanta violenza.
Hanno preso da un sacco nero le bottiglie di vetro e hanno iniziato a tirarcele contro. Le aveva lasciate in strada un’attività commerciale della zona, una cosa che non dovrebbe essere permessa. Sono andati avanti per dieci minuti, hanno distrutto sette vetrine, ferito i clienti. Sembravano stregati. Uno di loro si è ferito da solo prendendo a testate un portone. Mai visto una violenza del genere».
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Piazza Venezia, che hanno fermato un 27enne egiziano. Per lui niente arresto però. Il giovane è stato solo denunciato per il reato di danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi. Mentre i complici si sono allontanati a piedi mescolandosi tra i turisti. […]
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