"SE QUALCUNO ARRECHERÀ DISAGI ALLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA BLOCCANDO LE STAZIONI, ANDRÀ INCONTRO AD UNA DENUNCIA” – IL SOTTOSEGRETARIO ALL'INTERNO SIBILIA SBOTTA CONTRO LE MINACCE DI BLOCCO DELLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA DEI GRUPPI NO-VAX – I SINDACATI: “I RISCHI CONNESSI A UNA SIMILE PROTESTA SONO EVIDENTI E SERVE UN PIANO DI SICUREZZA PER..."

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CARLO SIBILIA CARLO SIBILIA

DA www.ansa.it

 

"Se qualcuno domani arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone, commettendo di fatto un reato. Dovremo essere intransigenti".

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È quanto scrive in un tweet il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, commentando le minacce di blocco della circolazione ferroviaria di sedicenti gruppi no-vax. 

 

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Non solo minacce ma anche stalking. E' l'ipotesi al vaglio della procura di Genova che potrebbe contestarlo ai no vax e no green pass che nelle ultime ore hanno alzato il livello di insulti e minacce via social e via telefono. 

 

Lo spunto arriva dopo l'ultimo episodio nei confronti dell'infettivologo Matteo Bassetti che domenica sera è stato inseguito e minacciato da un no vax sotto casa. Il reato, se contestato, consentirebbe anche di intervenire con l'applicazione di misure cautelari come il divieto di avvicinamento alla persona offesa o, nei casi più gravi, agli arresti domiciliari.

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"Diciamo no alle minacce di bloccare i treni domani, 1 settembre, nelle maggiori stazioni italiane". Ad affermarlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che "auspichiamo un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta" no green pass. 

 

"I rischi connessi a una simile protesta sono evidenti e serve un piano di sicurezza per tutelare lavoratori e utenti", aggiungono i sindacati dei trasporti sottolineando quindi di "sostenere la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico". 

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Il trasporto ferroviario, proseguono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, "è un servizio pubblico essenziale (infatti è soggetto alle regole della legge sui servizi minimi per lo sciopero), che garantisce il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini. Chi decidesse di interromperlo arbitrariamente in nome della libertà a non vaccinarsi non avrebbe il sostegno del sindacato sia perché violerebbe la legge, sia perché il sindacato sostiene la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico. Il vaccino - affermano infine i sindacati - fino a questo momento è l'unica arma conosciuta per sconfiggere la pandemia e consentire alle persone di non ammalarsi, di vivere, di lavorare, di impegnare il tempo libero in varie attività e di viaggiare in sicurezza".

 

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