“LE RAGIONI DEL SANGUE” - DOPO I RADICAL CHIC, TOM WOLFE TIRA UN CAZZOTTONE AL SOGNO DEL MULTICULTURALISMO DE SINISTRA, STARRING MIAMI

Wolfe torna al romanzo con “Le ragioni del sangue” in curi si cucina alla brace le tante tribù di immigrati, che affollano la città senza alcuna idea di convivenza e si muovono in una società frammentata in cui le regole del proprio gruppo etnico sono superiori alla legge…

Condividi questo articolo


Alessandro Gnocchi per "Il Giornale"

Le tragedie e le polemiche di queste settima ne hanno riportato al centro dell'attenzione il dibattito sull'immigrazione, sulle frontiere, sul multiculturalismo. Alcuni romanzi in uscita affrontano il tema di petto, con prospettive, come è normale che sia, molto diverse fra loro.

Le ragioni del sangue (Mondadori) di Tom Wolfe è forse quello più atteso. Il grande scrittore statunitense ha scelto di ambientare la sua storia a Miami. È l'autore stesso ha spiegare il motivo: lacittà della Florida è l'unica al mondo in cui oltre metà del la popolazione sia di recente immigrazione.

TOM WOLFE E IL SUO LIBRO IL RICHIAMO DEL SANGUETOM WOLFE E IL SUO LIBRO IL RICHIAMO DEL SANGUE

I cubani sono i più numerosi. I bianchi non ispanici, diventati una minoranza con incredibile rapidità, ora sono appena il 12 per cento degli abitanti. Inoltre, a Miami, gente proveniente da un altro Paese ha preso legittimamente il potere e il controllo delle istituzioni. Il laboratorio perfetto per Wolfe, acuto osservatore dei mutamenti sociali.

La metropoli multietnica del XXI secolo, che potrebbe essere anche nel nostro futuro, è protagonista de Le ragioni del sangue . Le diverse comunità vivono una accanto all'altra ma sono piccoli mondi chiusi agli «stranieri». Manca ogni ipotesi di convivenza, figuriamoci quanto fascino eserciti lo Stato. Non c'è collante ideologico né religioso che tenga. Tutto è frammentato.

Attraversare i quartieri di Miami, racconta Wolfe, è come passare da piccola patria a piccola patria. In questo caos, ci si aggrappa al concetto arcaico di tribù. All'interno di ogni en clave dominano le ragioni del sangue, come recita il titolo (quello originale, Back to Blood , era ancora più esplicito). Le regole del proprio gruppo etnico sono superiori alla legge, un intralcio da aggirare. È un fallimento totale così riassunto da uno dei personaggi: «Tutti odiano tutti».

IL LIBRO DI TOM WOLFE IL RICHIAMO DEL SANGUEIL LIBRO DI TOM WOLFE IL RICHIAMO DEL SANGUE

Il protagonista è il poliziotto di origine cubana Nestor Camacho. Con un gesto eroico, egli salva la vita a un clandestino in fuga da Fidel Castro. Tutto bene? Al contrario. Nestor, pur evitando la morte in mare all'aspirante rifugiato, ne causa l'arresto e il probabile rimpatrio. Se il profugo avesse toccato il suolo americano, avrebbe invece avuto diritto all'asilo politico.

La vicenda finisce sui giornali, e Nestor si trova bandito dalla sua stessa famiglia, che lo considera un traditore della comunità. Neppure può contare su una reale solidarietà dei colleghi in divisa. Per loro, Nestor, che non parla lo spagnolo e non ha mai visitato Cuba, resta uno straniero. Tutti in questo libro vorrebbero essere qual cos'altro perché non riescono a essere statunitensi (e forse neppure lo desiderano).

tom wolfe bluetom wolfe blue

Ghislaine, di cui Camacho è innamorato, è immigrata haitiana di seconda generazione ma si finge francese purosangue. Il fratello della ragazza, invece, vorrebbe essere un vero duro, e si mimetizza tra gli adolescenti delle gang afroamericane.

Parti esilaranti del libro sono dedicate ai magnati russi, pieni di soldi e innamorati dell'arte (strepitoso il ritratto dei collezionisti alle prese con la fuffa contemporanea di Art Basel, la fiera svizzera che in dicembre si trasferisce a Miami Beach). Ma questi benefattori e affaristi provenienti dalle steppe un tempo sovietiche non saranno per caso mafiosi o venditori di fumo venuti a conquistare le­poche zolle ancora disponibili di terra di nessuno? Gli anglos bianchi invece sembrano accontentarsi di vivere da reclusi in strade esclusive. Sono zombie convinti di essere ancora in piena forma.

pannofino nero wolfepannofino nero wolfe

Nel nuovo mondo, sindaco e forze dell'ordine non hanno le mani libere perché subiscono il ricatto delle varie etnie in grado di controllare il territorio. L'ipocrisia del politicamente corretto è un male che si rivela talvolta necessario: nascondere il disagio dietro una cortina di belle parole serve a sedare gli animi, anche se alla lunga complica il problema, moltiplicando le rivendicazioni. A Miami i funzionari più eroici cercano almeno di garantire l'uguaglianza davanti al codice penale. Impresa titanica.

TOM WOLFETOM WOLFE

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO