RICCHI E CAPRICCI – BESTIARIO DELLE RICHIESTE PIÙ BIZZARRE DI CHI FREQUENTA ALBERGHI DI LUSSO: CHI CHIEDE DA 40 ANNI LA STESSA CAMERA E LA VUOLE SEMPRE IDENTICA, LA VASCA PIENA DI GHIACCIO PER ADAGIARCI LE OSTRICHE, LE TARANTOLE VIVE DA GUSTARE A PRANZO O CHI, PIÙ MODESTAMENTE, CHIAMA NEL BEL MEZZO DELLA NOTTE PER UN VIAGRA – MA I CLIENTI PIÙ FASTIDIOSI SONO QUELLI CHE...

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Costanza Cavalli per “Libero Quotidiano”

 

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Gli hotel di lusso sono una cristalleria e chiunque non sia abituato a starci, tra fattorini in smoking, pianoforti a coda e bagni in marmo, si sente un elefante.

 

Tra chi li frequenta abitualmente, invece, ci sono due grandi categorie: quelli che, senza il gene della vergogna, pensano di essere a casa propria e fanno tutto quello che gli pare; e quelli che adorano essere riveriti e sfruttano a fondo tutti gli agi che vengono offerti, e anche di più.

 

Della prima categoria, per esempio, fanno parte gli ospiti che buttano i gusci delle aragoste dal terrazzo cercando di fare canestro nella fontana nel giardino sottostante; nella seconda ci sono quelli che fanno il bagno con il maggiordomo accanto - bisogna rabboccare l' acqua calda - il quale è costretto a vederli, completamente nudi, mentre fanno le loro abluzioni.

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Maggiordomi, governanti, camerieri sono come i preti: conoscono i peccati di tutti ma sono invalicabili custodi delle stramberie dei ricchi. Però, visto che non si può dire il peccatore ma il peccato sì, abbiamo raccolto una carrellata di bizzarrie ed eccessi.

 

La galleria italiana vip è composta da Cortina d' Ampezzo, Milano e Roma. Nei luoghi di vacanza, uno delle peggiori minacce per i nervi dei maitre è l' ospite fisso, identico a se stesso come gli alberi, che ovviamente chiede da quarant' anni la stessa camera.

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E quando dice «la stessa», intende esattamente quella: stessi armadi, stesso comò, stesse stampe alle pareti. Se l' hotel, nel frattempo, ha raggiunto e superato il nuovo millennio con una ristrutturazione, non gli importa.

 

Se necessario, la camera viene persino ridipinta, com' era una volta, e anche i numeri vengono ripristinati: se la camera era la 348, ma dopo l' ammodernamento è diventata la 211, torna a essere la 348. Almeno questo è abbastanza semplice: basta tenere la vecchia targhetta e riavvitarla alla porta tutti gli anni.

 

MANIACI DELL' ORDINE

Sfogliando le tante tipologie di ospiti, fra i più fastidiosi ci sono i fissati per la pulizia e soprattutto i maniaci dell' ordine.

 

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Ma le governanti sono ben attrezzate: appiccicano a ogni mensola un' etichetta con scritto il tipo di indumento che lì verrà riposto: «Magliette - Michele», «Mutande - Silvia», e così via.

 

Esistono anche quelli convinti delle proprietà taumaturgiche del sapone di Marsiglia. Le cameriere sono così invitate a depositare una saponetta tra le lenzuola, perché, sostiene l' ospite, evita i crampi notturni.

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Al capo opposto di coloro che vogliono la loro stanza sempre uguale, ci sono quelli che chiedono cambiamenti radicali, e fra essi si narra di un amante di Elvis Presley: quadri, fotografie, libri sul tema e il portachiavi dell' hotel con la sua immagine.

 

Pare che abbia agghindato così casa sua e quindi, per non soffrire di malinconia, chiede di vedere il leggendario ciuffo a banana del suo oggetto di culto anche in vacanza. Almeno, finora non ha chiesto un sosia da compagnia.

 

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All' hotel Plaza sulla Fifth Avenue di New York, scriveva su Bloomberg il giornalista Brandon Presser, pare che sbarchi il peggio dei casi umani: 282 camere distribuite su 20 piani pronte a esaudire qualsiasi desiderio.

 

Lo staff divide gli ospiti in varie categorie, per prendere meglio le misure: i «V1» sono sovrani, regine, capi di stato; i «Dv» o distinguished visitors (ospiti illustri) sono quelli che spendono di più, soggiornano per lunghi periodi, prenotano molte camere insieme.

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Altro metodo per inquadrare i clienti è sapere da dove vengono: gli asiatici vogliono il bollitore in camera perché si preparano i noodle, gli americani vogliono un minibar dal contenuto "rinforzato", gli uomini d' affari europei chiedono sempre di poter lavare camicie o abiti, e bisogna farlo in fretta.

 

VASCHE DI OSTRICHE

I veri ricchi prenotano due suite: una per loro e una per il bagaglio. D' inverno capita di dover riempire la vasca da bagno con miscele di sale, olio e rose.

 

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Ma c' è anche chi la vasca la vuole piena, sì, ma di ghiaccio: «Vorrei adagiarci delle ostriche», spiegò una volta un cliente.

 

Di notte, le telefonate arrivano per Viagra,  accompagnatrici (in gergo si chiamano «coperte» e non è un supplemento di piumoni), preservativi (a qualche maggiordomo è capitato di arrivare troppo tardi e di trovare gli ospiti già «in posizione»).

 

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O da ninfomani che vorrebbero servizio in camera da "quel" cameriere. Infine c' è la categoria "sorelle stronze di Cenerentola": clienti insopportabili e con pretese strampalate. A una signora caddero dalla finestra dei mirtilli, il cameriere le offrì un' altra porzione ma l' ospite voleva esattamente quelli caduti.

 

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Toccò andare nel giardino a recuperarli, uno a uno. Un' altra telefonò disperata alla concierge perché in camera erano finiti i fazzolettini di carta e sua figlia si era dovuta soffiare il naso nella carta igienica.

 

Un signore fece arrivare dall' Africa una tarantola viva da gustare a pranzo. A un maggiordomo è toccato rimboccare le coperte e leggere un libro per un' ora e mezza per far addormentare quattro trentenni. Ma ogni tanto qualcuno sgancia 8mila euro di mancia: e raccogliere i mirtilli, improvvisamente, non è più così male.

 

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