RIFORME ALL’ITALIANA – IL DIVORZIO BREVE POTEVA ESSERE ANCHE FURBO, INVECE RESTA L'INUTILE DICHIARAZIONE DEL GIUDICE O DEL PUBBLICO UFFICIALE – ORA ARRIVA IL DDL SUGLI ACCORDI PREMATRIMONIALI

Il professor Carlo Rimini: “Il legislatore dovrebbe prevedere che al momento del divorzio un coniuge abbia diritto di ottenere dall’altro una somma che rappresenti una vera ed effettiva compensazione per le rinunce fatte a favore della famiglia. Il coniuge debole (spesso ancora la moglie) non cerca una assistenza vitalizia e parassitaria”…

Condividi questo articolo


Alessia Morani Alessia Morani

DOPO DIVORZIO BREVE ARRIVA DDL ACCORDI PREMATRIMONIALI

 (ANSA) - Dopo il via libera definitivo al divorzio breve giunge in Parlamento anche un ddl sugli accordi prematrimoniali. A depositare il testo sono gli stessi relatori del provvedimento sul divorzio, Alessia Morani (Pd) e Luca D'Alessandro (Fi).

 

"La collaborazione tra me e Luca D'Alessandro continua, infatti abbiamo presentato insieme un disegno di legge sugli accordi prematrimoniali". Così a "Dentro i fatti con le tue domande", l' approfondimento di Sky TG24 HD condotto da Federica de Sanctis, l'esponente del PD Alessia Morani, relatrice assieme al deputato di Forza Italia Luca D'Alessandro della legge sul divorzio breve approvata ieri.

 

 

Carlo Rimini* per “la Stampa

 

DIVORZIO REFERNDUM DIVORZIO REFERNDUM

Chi l’avrebbe detto che l’Italia sarebbe diventata uno degli Stati in cui è più facile ottenere il divorzio. Eravamo agli ultimi posti di questa classifica perché il presupposto di tre anni di separazione pronunciata dal giudice per depositare la domanda di divorzio era del tutto inattuale, lontanissimo da ciò che accade negli altri ordinamenti europei. Soprattutto non si riusciva a comprendere a chi giovasse costringere i coniugi a questo limbo che certamente non costituiva da alcun punto di vista una difesa dell’unità della famiglia.

Ora, quanto ai tempi, siamo allineati con ciò che accade in molti altri Stati europei. Alcune leggi di Paesi che ci sono vicini consentono il divorzio immediato, senza imporre che vi sia un periodo anche breve di separazione, ma – dopo la riforma della fine dell’anno scorso – l’Italia è fra i pochi Stati che consentono la pronuncia del divorzio senza la sentenza di un giudice. La combinazione della legge approvata oggi e di quella approvata nel novembre 2014 produce l’effetto per cui due coniugi senza figli possono divorziare in sei mesi senza nemmeno passare da un tribunale e dallo studio di un avvocato, ma solamente recandosi due volte innanzi al sindaco, per separarsi prima e per divorziare poi. La combinazione di rapidità e semplicità è da primato.

Si poteva fare di più? Forse sì; soprattutto si poteva fare meglio. Innanzitutto vale la pena di chiedersi quale senso abbia che la nuova legge mantenga comunque l’istituto della separazione dichiarata dal giudice o accertata da un pubblico ufficiale. In molti Stati europei è previsto un periodo di separazione, ma è sufficiente una separazione di fatto che sono i coniugi stessi a dichiarare al giudice del divorzio.

DIVORZIO 1a97d694 DIVORZIO 1a97d694

 

torte per divorziati torte per divorziati

Il Parlamento ha evidentemente fatto una scelta frutto di un compromesso, costringendo i coniugi ad un doppio passaggio formale. Si poteva comunque realizzarla in modo tecnicamente più accurato. La nuova legge produrrà infatti un effetto paradossale che farà sprecare gran tempo ai nostri tribunali. Dopo un anno dall’inizio del giudizio di separazione, mentre ancora la causa sarà pendente per la soluzione delle questioni economiche o per quelle relative ai figli, ciascun coniuge potrà iniziare la causa per il divorzio e vi saranno quindi due giudizi contemporaneamente pendenti, magari di fronte a due tribunali diversi.

 

party di divorzio party di divorzio

Era tanto difficile prevedere che, dopo un anno dall’inizio del giudizio di separazione, questo si converta in divorzio se uno dei coniugi lo chiede? Una possibilità ben nota al diritto europeo. Si sarebbe evitato l’enorme dispendio di energie che comporterà la gestione di due fascicoli.


Si dovevano inoltre riformare le conseguenze economiche del divorzio. Oggi, dopo il divorzio, il coniuge più debole ha diritto di percepire, a tempo indeterminato, un assegno mensile che gli consente di mantenere il tenore di vita matrimoniale. La norma significa che la solidarietà economica fra coniugi sopravvive al divorzio. Era una scelta comprensibile nel 1970.

 

Oggi non ha invece alcun senso prevedere che si può divorziare in sei mesi, ma il legame economico dura tutta la vita. Il legislatore dovrebbe prevedere – ed è un peccato che l’occasione sia stata perduta – che al momento del divorzio un coniuge abbia diritto di ottenere dall’altro una somma che rappresenti una vera ed effettiva compensazione per le rinunce fatte a favore della famiglia. Il coniuge debole (spesso ancora la moglie) non cerca una assistenza vitalizia e parassitaria, ma pretende solo un’equa compensazione per i sacrifici fatti durante il matrimonio.

Comunione divorziato Comunione divorziato


*ordinario di diritto privato nell’Università di Milano




 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…