RISCHIANO IL PROCESSO I DUE CARABINIERI ACCUSATI DI AVERE BENDATO, FOTOGRAFATO E DIFFUSO L’IMMAGINE DI GABRIEL NATALE HJORTH, MENTRE ERA IN STATO DI FERMO IN UNA CASERMA PER L’OMICIDIO DEL VICEBRIGADIERE MARIO CERCIELLO REGA - LA PROCURA DI ROMA HA CHIUSO LE INDAGINI E SI PREPARA A RICHIEDERE IL RINVIO A GIUDIZIO DEI DUE MILITARI DELL'ARMA...

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Gabriel Christian Natale Hjorthè Gabriel Christian Natale Hjorthè

(ANSA) - Rischio processo per due carabinieri accusati, a seconda delle posizioni, di avere bendato Chistian Gabriel Natale Hjorth, mentre era in stato di fermo in una caserma di via in Selci per la vicenda di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma nel luglio scorso, e scattato una foto poi diffusa. La Procura di Roma ha chiuso le indagini, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti di due militari dell'Arma in servizio all'epoca dei fatti in via in Selci. In particolare i pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Michele Prestipino e dall'aggiunto Nunzia D'Elia, contestano al carabiniere Fabio Manganaro l'accusa di misura di rigore non consentita dalla legge per avere bendato il giovane californiano, mentre al collega Silvio Pellegrini il reato abuso d'ufficio e pubblicazione di immagine di persona privata della libertà per avere scattato la foto, poi diffusa.

Gabriel Christian Natale Hjorth Gabriel Christian Natale Hjorth

 

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