DA Leggo
CARABINIERI ALLA SCENA DEL CRIMINE
Orrore a Roma. Ha ucciso la madre durante la scorsa notte con una fiocina da sub e poi ha appiccato un incendio in casa per cancellare le tracce e farlo passare per un incidente domestico. Il giallo è stato risolto dai carabinieri della compagnia dell’Eur, quartiere bene nel quadrante sud ovest della Capitale, dopo l’esame medico legale. Anche l’omicida è rimasto ferito ad un occhio con l’arpione con cui, poco prima, aveva ucciso sua madre.
vigili del fuoco alla scena del crimine
Secondo la ricostruzione degli investigatori, il giovane ha colpito più volte la donna con un coltello da sub e anche con una fiocina, fino ad ucciderla. La vittima Manuela Fiorucci, 65 anni era impiegata in una Asl ed ha cercato di difendersi dalla furia del figlio William Leo di 26 anni, pure lui dipendente Asl ed ex alunno del liceo scientifico “Primo Levi”.
Le ferite profonde che la donna aveva sulle mani hanno mostrato l’estremo tentativo di difesa dai colpi mortali del figlio. Una mano è stata trapassata dalla fiocina che il figlio le ha sparato da una distanza ravvicinata.
Ma l’orrore non finisce qui. Per tentare di occultare l’accaduto, il ragazzo ha appiccato il fuoco nell’appartamento, ha chiamato il 112 dando l’allarme e si è ferito con la fiocina a un occhio. Il matricidio si è consumato all’Eur, in via di Grotte dell’Arcaccio.
Quando ieri mattina sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione e della compagnia Eur, la donna era già morta mentre il 26enne è stato portato in ospedale in gravissime condizioni. Non è ancora chiaro il movente. Nel passato del giovane non sembrano esserci ombre né sembra fosse in cura per problemi psichici.
I vicini lo descrivono come un ragazzo tranquillo. In un primo momento, era sembrato che la morte della vittima fosse da attribuire alle fiamme divampate nell’appartamento. Ma il quadro è cambiato dopo che, da un esame attento del cadavere della donna da parte del coroner, è emersa una profonda ferita alla testa, oltre alle altre sul volto e sulle mani.
Quanto al figlio, è stato trovato con una fiocina conficcata in un occhio. Il rogo è divampato nella camera da letto, dove si è consumato il delitto: il fumo denso e acre sprigionato ha interessato anche una porzione della cucina, da dove i pompieri sono entrati per domare il rogo.