Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”
Dopo oltre sette mesi di cambi di colore e chiusure l' Italia torna gialla. Rimane l' incognita della Valle d' Aosta che dovrebbe restare un' ulteriore settimana in arancione, ma ha numeri da giallo e chiede di poter ottenere il via libera al passaggio. Da nord a sud del Paese la ripartenza è dunque una realtà. Il monitoraggio di oggi consentirà al ministro della Salute Roberto Speranza di firmare l' ordinanza che da lunedì «libera»» anche la Sardegna e la Sicilia.
Ma già domani sono previste nuove aperture e soprattutto regole per favorire il turismo. È la «ripartenza graduale» voluta dal presidente del Consiglio Mario Draghi che lunedì riunirà la cabina di regia per programmare - soprattutto anticipare - alcune date già previste dal decreto in vigore dal 26 aprile.
Riaprono le piscine all' aperto e gli stabilimenti balneari. Un primo passo per accogliere i turisti, favorito dall' eliminazione della quarantena di 5 giorni per chi arriva dai Paesi dell' Unione europea. L' unico obbligo rimane quello di effettuare un tampone nelle 48 ore precedenti all' imbarco e ripeterlo al momento di arrivare in Italia.
A Palazzo Chigi si riesaminano le date delle prossime aperture per valutare eventuali anticipi come chiedono i governatori e le associazioni di categoria. L' elenco è lungo ma alcune scadenze sono già state fissate, anche se per la conferma si continuerà a monitorare l' andamento della curva epidemiologica.
La decisione deve riguardare - oltre al coprifuoco alle 23 perché Draghi ha già fatto sapere che al momento non si potrà andare oltre questo orario - i centri commerciali nel fine settimana, le piscine al chiuso, la consumazione al bancone del bar, la cena nei ristoranti al chiuso, i banchetti dei matrimoni, i parchi tematici.
In uno di questi giorni si riunirà il Consiglio dei ministri e il nuovo calendario sarà messo a punto per entrare in vigore nella settimana successiva, dopo aver esaminato il monitoraggio del 21 maggio che tiene conto degli effetti delle riaperture cominciate il 26 aprile. E stabilirà il livello di rischio delle varie regioni sulla base dei nuovi parametri che terranno conto dei nuovi contagiati e dell' Rt ospedaliero, vale a dire il numero di persone ricoverate nei reparti Covid e nelle terapie intensive.
Cambia l' orario del coprifuoco che sarà in vigore dalle 23 alle 5. È l' orario limite per il presidente del Consiglio che al momento non ha intenzione di accogliere le richieste dei ministri del centrodestra e di Fratelli d' Italia sullo spostamento a mezzanotte o addirittura sull' eliminazione del divieto di circolazione notturno.
Riaprono le palestre. Riaprono i ristoranti al chiuso dalle 5 alle 18 con consumo al tavolo. Ma potrebbero essere decisi ulteriori allentamenti: consentire la consumazione al bancone del bar e l' apertura fino alle 23. È la data che migliaia di coppie attendono. Perché potrebbe essere quella del via libera ai banchetti per i matrimoni.
Il protocollo è già stato preparato e attende di essere approvato dal Comitato tecnico scientifico. Le regole sono stringenti e prevedono, tra l' altro, l' obbligo per gli invitati di presentarsi con la certificazione verde che dimostra di aver avuto il Covid ed essere guariti, oppure di essersi vaccinati con la doppia dose, oppure di aver effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Proprio il 15 giugno potrebbe essere la data di entrata in vigore del pass verde europeo che consente ai cittadini dell' Unione - ma anche a quelli del G7 - di viaggiare liberamente.
Ripartono le fiere e i convegni. È fissata la riapertura dei parchi tematici, che però hanno chiesto un' anticipazione e non è escluso riescano ad ottenerla. Scade il decreto in vigore dal 26 aprile. Non ci sono date fissate per la riapertura delle discoteche e delle sale da gioco.