C’È LO SCONTRO TRA SERVIZI ISRAELIANI DIETRO ALLA DISFATTA DELL'ASSALTO DI HAMAS – DA UN LATO IL MOSSAD, CUSTODE DELLA PROIEZIONE MILITARE E DELL’ATTIVISMO DI POLITICA ESTERA, DALL'ALTRO LO SHIN BET, GARANZIA DELLA SICUREZZA INTERNA. SONO IN CONTRASTO DA TEMPO E PORTANO AVANTI DUE “DIPLOMAZIE PARALLELE”. CON LO SHIN BET PRONTO A OGNI TIPO DI ALLEANZA PUR DI CONTRASTARE I NEMICI IRRIDUCIBILI DEL PAESE (VEDI GLI ACCORDI DI ABRAMO) – ORA SCATTA LO SCARICABARILE PER L'OFFENSIVA PALESTINESE CHE HA SORPRESO LE DIFESE ISRAELIANE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Andrea Muratore per https://it.insideover.com/ del 5 febbraio 2023

 

mossad - servizi segreti israele mossad - servizi segreti israele

Il Mossad, custode della proiezione militare e dell’attivismo di politica estera, da un lato. Lo Shin Bet, garanzia della sicurezza interna, dall’altro. Non una faida, ma sicuramente una gara di popolarità quella che va in scena tra le principali agenzie di sicurezza di Israele in una fase critica seguita al ritorno al potere di Benjamin Netanyahu.

 

Al centro del dibattito, l’estensione degli accordi di Abramo, che per il Mossad hanno una chiara proiezione securitaria e strategica e per lo Shin Bet, invece, sono in accordo con il nuovo governo il perno per il contrasto muscolare agli avversari del Paese. In ordine crescente di pericolosità, Hamas, i guerriglieri libanesi di Hezbollah e l’arcinemico Iran. Dunque è una diplomazia parallela quella portata avanti dagli apparati di intelligence in una fase convulsa per il Paese.

 

shin bet - servizi israeliani di intelligence interna 3 shin bet - servizi israeliani di intelligence interna 3

Il governo di estrema destra e iper-nazionalista di Netanyahu ha dato in mano a Itamar Ben Gvir, tribuno radicale di Potere Ebraico, uno strategico ministero per la Sicurezza Nazionale operante negli ambiti di controllo sul fronte interno e ha invece nel moderato del Likud Eli Cohen il nuovo ministro degli Esteri.

 

Si pone dunque per Israele il dilemma sulla necessità di proseguire o meno con la linea di politica estera di soft e hard power seguita a lungo con l’apertura ai Paesi Arabi. In particolare, la scelta è tra lo status quo e l’inserimento dei nuovi Accordi di Abramo in una politica estera più assertiva.

 

benjamin netanyahu benjamin netanyahu

La strategia del Mossad

Il Mossad, che ha condotto senza esitazione la “guerra ombra” all’Iran nel Medio Oriente e nelle sue propaggini teme di perdere, in quest’ottica, il sostegno e l’appoggio decisivo degli Stati Uniti alla linea di mano libera seguita finora, che ha portato all’attacco a siti militari iraniani in Siria, a colpire le navi che portavano armi a Hezbollah e a eliminare gli scienziati nucleari di Teheran.

 

[…]

 

mossad - servizi segreti israele mossad - servizi segreti israele

Gabriele Carrer e Emanuele Rossi su Formiche hanno a tal proposito riconosciuto l’importanza di una vera e propria strategia diplomatica del Mossad, il cui direttore David Barnea ha di recente organizzato una visita a Gerusalemme del presidente del Ciad, Paese cruciale per la lotta al jihadismo in Africa, Mahamat Deby. “Da un lato, le intelligence (su tutte il Mossad) muovono le proprie attività per definire un’agenda che travalica i termini — temporali e operativi — dei governi, dimostrando la centralità degli apparati nel sistema di amministrazione del Paese”, scrivono Carrer e Rossi.

 

shin bet - servizi israeliani di intelligence interna shin bet - servizi israeliani di intelligence interna

“Dall’altro (abbinato e conseguente) c’è la necessità anche per Israele di essere più presente in Africa — continente dove si muove parte dell’attuale e futura competizione tra medie e grandi potenze” e in cui, invece, lo Shin Bet presidia con il suo ex esponente Ron Levy, la strategia del ministero degli Esteri rivolti a un attore ben più ambiguo, il Sudan. Paese assai più autocratico del Ciad, così come lo è la Giordania in cui Ronen Bar, direttore dello Shin Bet, ha accompagnato in visita Netanyahu. Il citato Carrer ha dato visibilità a questi dati di fatto in un thread Twitter.

 

Lo scontro sugli accordi di Abramo

Il Mossad dà un’interpretazione a trecentosessanta gradi degli accordi di Abramo e vive ancora con le linee guida inaugurate nel 2020 dal quinto governo Netanyahu. “Bibi” ha invece una proiezione più diretta col suo sesto esecutivo, di matrice securitaria: gli Accordi di Abramo come garanzia dell’ottenimento del minimo disturbo possibile nella gestione del fronte interno, del giro di vite sulla Palestina e del rilancio degli insediamenti a Gaza e in Cisgiordania. In mezzo, diplomatici come Cohen provano a far coesistere le due anime.

 

Mossad Mossad

Lo Shin Bet gioca la politica estera funzionalmente all’obiettivo di Netanyahu di erigere una fortezza in Israele e non manca di alzare muri tutt’altro che metaforici: a fine gennaio ha revocato d’arbitrio i permessi di ingresso in Israele a 230 palestinesi risiedenti nella Striscia di Gaza, accusandoli di essere membri di Hamas o loro fiancheggiatori.

 

Inoltre, sta innalzando i livelli di guardia contro attentatori interni e sostenitori di Hezbollah, fatto comprensibile dopo la recente ondata di attentati ma che fa gioco alla strategia di una politica estera di stampo unicamente securitario. A cui il Mossad, “falco” interventista in diverse circostanze, non vuole però pienamente cedere il passo. Conscio che è dai legami politici di sistema, dalle alleanze politiche a tutto campo e dalla creazione di un clima disteso e non divisivo che si giudicherà la prospettiva di messa in sicurezza di Israele.

 

Benjamin Netanyahu e Antony Blinken Benjamin Netanyahu e Antony Blinken

Naftali Bennett e Yair Lapid, tra 2021 e 2022, da primi ministri hanno capito questo dato di fatto, espandendo gli Accordi di Abramo a prescindere dalla volontà di avere alleati di primo piano contro Hamas, Hezbollah e l’Iran. Netanyahu sembra contraddire sé stesso dopo il ritorno al potere.

 

E alle spalle del premier si apre la “guerra” tra le spie di Tel Aviv. Interpreti di visioni diverse della politica estera e della rete di alleanze. Con lo Shin Bet pronto a ogni tipo di alleanza pur di contrastare i nemici irriducibili del Paese. Esattamente come i falchi del nuovo governo.

shin bet - servizi israeliani di intelligence interna shin bet - servizi israeliani di intelligence interna SHIN BET SHIN BET Benjamin Netanyahu e Antony Blinken Benjamin Netanyahu e Antony Blinken shin bet 2 shin bet 2 SHIN BET SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI SHIN BET SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI SHIN BET SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI SHIN BET SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI MOSSAD MOSSAD

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH – L’INCHIESTA SUI RAPPORTI TRA I GRUPPI ULTRAS E LE SOCIETÀ INTER E MILAN, POTREBBE PRESTO ARRIVARE NELLA CAPITALE E SQUARCIARE IL VELO DI OMERTÀ SUI LEGAMI TRA CURVE DI ROMA E LAZIO E IL MONDO DI MEZZO CRIMINALE - LE RELAZIONI PERICOLOSE TRA I SUPPORTER LAZIALI E GLI ULTRÀ INTERISTI - CHISSÀ SE, NELLE PROSSIME SETTIMANE, VERREMO A SAPERE QUAL È LA VERA RAGIONE DELL’IMPROVVISO E INCOMPRENSIBILE ESONERO DI DANIELE DE ROSSI E DELLE CONSEGUENTI DIMISSIONI DI LINA SOULOUKOU...

NON È CON LE GUERRE CHE SI ESTIRPA IL TERRORISMO – ISRAELE POTREBBE INVADERE IL LIBANO GIÀ QUESTA SETTIMANA MA NON CAMBIERA' GRANCHE' – NETANYAHU E I SUOI ALLEATI FINGONO DI NON CAPIRE CHE PER RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE 

BISOGNA CREARE UNO STATO PALESTINESE - PER CREARE UN “NUOVO ORDINE” DI PACE IN MEDIO ORIENTE, TEL AVIV HA BISOGNO DI AVERE DALLA SUA PARTE LE OPINIONI PUBBLICHE INTERNAZIONALI: FARE GUERRA E ELIMINARE I CAPI DI HAMAS E HEZBOLLAH NON BASTERA' - IL MESSAGGIO DI NETANYAHU AGLI IRANIANI: "PRESTO SARETE LIBERI". IL PENTAGONO INVIA ALTRI SOLDATI E AEREI DA CACCIA IN MEDIO ORIENTE

DAGOREPORT - LA GUERRA D’ATTRITO NEL CENTRODESTRA NON SI FERMA A UCRAINA, AUTONOMIA, RAI, BANCHE E CANONE, MA SI ARRICCHISCE DI UNA NUOVA SORPRENDENTE ATTRICE PROTAGONISTA: BARBARA D’URSO – A VIALE MAZZINI SI MORMORA CHE DIETRO L’OSPITATA DELLA CONDUTTRICE A “BALLANDO CON LE STELLE” (COSTO: 70MILA EURO) CI SIA LO ZAMPINO DI TELEMELONI. UNA PIZZA IN FACCIA A PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE HA ALLONTANATO “BARBARIE” DA MEDIASET E NON VUOLE VEDERLA NEMMENO SULLE ALTRE RETI – L’AFFONDO DI GASPARRI SULLE BANCHE E SU ELON MUSK, L’AUTONOMIA, IL POSIZIONAMENTO INTERNAZIONALE: TUTTE LE SCHERMAGLIE TRA FRATELLI D’ITALIA, FORZA ITALIA E LEGA…