Fulvio Bufi per il corriere.it
Tragedia sul litorale domiziano. Nel tratto di mare antistante il Lido dei Gabbiani a Castel Volturno, in provincia di Caserta, il gestore dello stabilimento è morto a causa di un malore dopo essersi tuffato in acqua per salvare dei bambini che non riuscivano a tornare a riva.
Stamattina intorno a mezzogiorno Rahhal Amarri, origini marocchine, 42 anni e da circa venti residente nel Casertano, è stato il primo ad accorgersi delle grida di aiuto che provenivano da un gruppo di bambini chiaramente in difficoltà tra le onde, oggi piuttosto alte. Si è immediatamente tuffato per soccorrerli, mentre il bagnino attivava la procedura prevista in questi casi, mettendo in mare l’imbarcazione di salvataggio.
Due i piccoli bagnanti incapaci di opporsi alla corrente che continuava a trascinarli a largo. L’uomo ne ha raggiunto uno e lo ha trascinato fino a riva, mentre a salvare l’altro bambino è arrivato un pescatore che lo ha provvidenzialmente tirato sulla sua barca. Ma in quei momenti concitati Rahhal Amarri ha pensato che ci fossero ancora persone che rischiavano di annegare e ha provato quindi a raggiungere nuovamente il largo. Ma non ce l’ha fatta.
Colpito da un malore causato con tutta evidenza dall’eccessiva fatica alla quale si era sottoposto per compiere il primo salvataggio, ha perso conoscenza. È stato il bagnino, aiutato a sua volta da altre persone presenti in spiaggia a portarlo sul bagnasciuga e a tentare di rianimarlo. Inutilmente.
All’arrivo del 118 l’uomo era già morto. Al Lido dei Gabbiani è intervenuta la Capitaneria di Porto che sta ricostruendo nei dettagli la dinamica della tragedia per poi riferirne alla magistratura. Non è escluso che il pubblico ministero decida di disporre l’autopsia.
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