1 – A GENOVA, UN NEONATO NIGERIANO MUORE DOPO LA CIRCONCISIONE IN CASA: ARRESTATE LA MADRE E LA NONNA DEL PICCOLO - IL "SANTONE" CHE HA PRATICATO L’INTERVENTO E’ STATO CATTURATO ALLA FRONTIERA DI VENTIMIGLIA MENTRE PROVAVA A SCAPPARE IN FRANCIA - PER EVITARE ALTRI INUTILI DECESSI, I MEDICI CHIEDONO DI INSERIRE LA CIRCONCISIONE NELLE PRESTAZIONI ESSEZIALI DEL SERVIZIO SANITARIO
2 – NEONATO CIRCONCISO MUORE, ARRESTATI MADRE,NONNA,SANTONE
Laura Nicastro per Ansa
IL FIOCCO AZZURRO SULLA CASA DEL BAMBINO NIGERIANO MORTO A GENOVA PER LA CIRCONCISIONE
Una circoncisione fatta in casa, un intervento rituale diventato fatale per un bimbo di poco più di un mese, a Genova. Il terzo caso da dicembre dopo quelli accaduti in provincia di Roma e di Reggio Emilia. Il piccolo, origini nigeriane, è morto in casa dissanguato.
La madre, la nonna, e l'uomo che ha praticato l'intervento, tutti nigeriani sono stati arrestati per omicidio preterintenzionale, l'uomo anche per esercizio abusivo della professione medica. Il "santone", 34 anni, è stato bloccato a Ventimiglia, su un treno, mentre cercava di andare in Francia.
Era in fuga dopo che le donne lo avevano cercato per dirgli che il piccolo stava male. La tragedia si è consumata nella notte tra martedì e mercoledì, nell'abitazione dove le due donne, 25 e 49 anni, vivevano insieme al compagno della nonna, nel quartiere di Quezzi.
UNA DELLE DUE DONNE ARRESTATE PER LA MORTE DEL NEONATO CIRCONCISO A GENOVA
Secondo quanto ricostruito dagli uomini della squadra mobile, agli ordini del primo dirigente Marco Calì, l'intervento sarebbe stato fatto martedì mattina. Il piccolo avrebbe perso sangue per tutto il giorno.
Un sintomo sottovalutato dalle due donne che solo a tarda notte si sarebbero rese conto della gravità. A quel punto avrebbero chiamato il 'santone' per chiedere aiuto. L'uomo, invece, ha fatto le valigie e preso il primo treno diretto in Francia. Prese dalla disperazione le due donne hanno chiamato i soccorsi dopo le tre del mattino.
Quando i medici sono arrivati il piccolo era morto ed hanno avvertito la polizia. Le due donne sono state portate in questura (il padre del piccolo si trova all'estero per lavoro: gli è stata comunicata la notizia per telefono) dove sono state interrogate tutta la mattina.
E' stata la nonna, in Italia da 20 anni, a ricostruire l'accaduto. Ha spiegato di aver chiamato l'uomo, conosciuto nella comunità nigeriana, e che lo stesso aveva fissato per martedì l'intervento. Gli uomini della mobile hanno geolocalizzato il santone, che era in treno con moglie e figli, e lo hanno raggiunto a Ventimiglia.
L'uomo è in stato di fermo. Il sostituto procuratore Daniela Pischetola, che coordina l'inchiesta, ha disposto l'autopsia e sequestrata l'abitazione. Gli inquirenti stanno cercando di capire se l'uomo sia stato pagato e se praticasse quell'intervento abitualmente.
"E' urgente trovare una soluzione. Il tema è complesso - ha twittato il ministro della Salute Giulia Grillo - e bisogna confrontarsi con le autorità religiose. Ma l'assoluta priorità è individuare un protocollo per la sicurezza dei bambini". Sono stimate in circa 3000 all'anno le circoncisione clandestine in Italia. L'Ordine dei medici chiede di inserire la circoncisione rituale nei Lea (livelli essenziali di assistenza) o, in subordine, chiede una una legge ad hoc affinché sia accessibile a chi la richiede in strutture pubbliche e private, nei primi mesi di vita del bambino, e a costi calmierati.
"La situazione sta diventando drammatica - dice Filippo Anelli - l'unica soluzione possibile è dare alle famiglie la possibilità di effettuare l'intervento chirurgico in ambiente sterile e con personale qualificato, a carico del Servizio sanitario nazionale, pagando un ticket".
Solo la Regione Toscana garantisce l'accesso alla circoncisione per motivi religiosi gratuitamente mentre molte regioni non danno nessun tipo di accesso e alcune chiedono un ticket che per le associazioni di volontariato appare troppo alto per persone socialmente deboli (da 250 a 1500 euro). In Liguria è ammessa la circoncisione terapeutica con il pagamento di un ticket. E mentre politica e medici si interrogano su come arginare questo fenomeno sulla porta di casa della famiglia nigeriana resta un fiocco azzurro. Ma non c'è nulla da festeggiare.
3 – I CRETINI DELLA CIRCONCISIONE DOMESTICA
Renato Farina per “Libero Quotidiano”
Un rito per strappare un po' di pelle a un bimbetto vale una vita? Ovvio che no. Eppure questi sacrifici umani, una vera e propria forma d' infanticidio, si stanno ripetendo con frequenza in Italia. Ieri a Genova è morto un piccino nato un mese prima. Era capitato la settimana scorsa a Bologna, era accaduto in precedenza tre mesi fa a Monterotondo, in Lazio. Succede così.
Le famiglie africane di religione musulmana, obbedendo alle prescrizioni coraniche, chiamano in casa un santone, una specie di macellaio. Un tale bravo a recitare versetti coranici, molto meno a maneggiare la forbice e il bisturi, ma con il vantaggio di essere raccomandato dal locale imam.
Così, circoncidendo il figlio ancora lattante, più piccolo è più sei ritenuto fedele, e gli garantisci il paradiso, risulti pienamente incluso nella comunità religiosa ed etnica: hai pagato l'obolo per l' appartenenza a un mondo parallelo e con regole tutte proprie.
GERMANIA SENTENZA CONTRO LA CIRCONCISIONE jpeg
Veniamo all' ultimo caso. A Genova la nonna e la mamma nigeriane hanno ospitato in casa questo tale con i suoi attrezzi assassini. Visto che dal pisellino della creatura infelice il sangue zampillava come una fontana, le donne hanno chiamato il 118: niente da fare, troppo tardi.
L' autore del misfatto ha cercato coraggiosamente di espatriare, ed è stato arrestato a Ventimiglia. Per i tre l' accusa di omicidio preterintenzionale.
Non ci sono obiezioni sensate, mediche o sociali, alla circoncisione dei maschi. Non ha nulla a che fare con l' infibulazione femminile, che è una vera e propria mutilazione sessuale, una pratica che il codice penale vieta espressamente in tutti i Paesi europei, ed ha il solo scopo di trasformare delle bambine in future docili prede votate unicamente al piacere dei loro padroni.
DIFFERENZE CON GLI EBREI
La circoncisione è prevista come iniziazione dei maschi ebrei e musulmani. Al di là di queste religioni codificate, l' asportazione del prepuzio è un costume ancestrale. Ha radice simboliche e persino igieniche. Ricordo che ne appresi l' esistenza facendo una ricerca in quinta elementare sulle tribù del Madagascar. Diceva la Treccani che il prepuzio del primogenito veniva mangiato dal papà avvolto in foglie di banano.
Nulla da eccepire: a essa è stato sottoposto persino Gesù Bambino, difficile sostenere che Giuseppe e Maria fossero barbari crudeli. Ma accidenti, c' è modo e modo. Gli ebrei hanno personale specializzato, che ha patenti mediche, oltre che essere stato inserito in un elenco di specialisti autorizzati dal rabbino. Mai un incidente che si ricordi, anche se l' operazione è eseguita a domicilio.
il fratello delle due ragazze viene circonciso
Invece in ambiente musulmano ci si serve spesso di mediconi senza alcuna cultura dell' igiene. Per evitare complicazioni, spesso i bambini subiscono il "taglio" al rientro durante le festività nei Paesi islamici d' origine. Specie in Egitto, Nigeria, Senegal, Ghana. Il Corano non prescrive che l' operazione sia fatta entro otto giorni dalla nascita come per gli ebrei, ma nelle famiglie dei migranti hanno tutti fretta per mostrarsi fedeli e senza cedimenti ai costumi locali.
QUESTIONE IN PARLAMENTO
Sono cinquemila i bambini musulmani nati o residenti in Italia che ogni anno ricevono questa "purificazione". In realtà tante famiglie, più integrate, aspettano qualche anno e, con la diagnosi di fimosi ottengono gratuitamente di far circoncidere il bimbo in ospedale, con ogni regola d' igiene salvaguardata. Altrimenti in certe Regioni è praticata pagando un ticket da 250 a 400 euro. Questo ticket può essere saldato a rate.
Ora in Parlamento ci si sta accorgendo del fenomeno. Giustamente ci si scandalizza, e si chiede di punire duramente questi potenziali infanticidi. Giusto. Ma non risolverebbe niente. Tra obbedienza religiosa e minaccia del carcere secondo voi che cosa scelgono le mamme nigeriane spaventate a morte dal voodoo, in mescolanza magica con il Corano?
Ma sì, facciamo in modo che la circoncisione sia passata dalla mutua. Entri - come ha chiesto la forzista Licia Ronzulli - tra i Lea (livelli essenziali di assistenza) offerti obbligatoriamente dalla sanità pubblica, gratis o con modico contributo.
Per salvare dei bambini è una spesa che si fa non proprio volentieri, ma piuttosto di esporre delle creature al rischio di morte, strappandoli ai santoni vampiri, sia benedetta anche questa spesa. È vero che finanziare la circoncisione con i soldi pubblici significherà far pagare anche ai cattolici, ai buddisti e pure agli atei un rito musulmano, ma ce ne faremo una ragione. Se poi l' infante sopravvissuto a suo tempo per riconoscenza ci sgozzerà, amen. Non siamo mica cannibali.