Le lampadine
Thomas Edison insegna: la luce viene prodotta dal passaggio della corrente elettrica nel filamento di tungsteno all'interno della lampadina e quando il filamento si riscalda, si accende la luce.
Visto però che vetro e calore sono una pessima combinazione e che nelle vecchie lampadine a incandescenza li hai entrambi, assicurati che la base sia correttamente sigillata: in caso contrario potrebbe infatti fondere, modificando la pressione del gas riscaldato all'interno della lampadina. E il "boom" sarebbe così assicurato.
La lacca
Oltre alle controversie sullo strato di ozono, se non viene conservata nel modo giusto la lacca per capelli può trasformarsi in un'arma esplosiva. Ecco perché viene raccomandato di non lasciare mai le bombolette al sole: le particelle di liquido e aria sono infatti sottoposte a una forte pressione all'interno della bomboletta e il calore dei raggi solari finirebbe con l'aumentare tale pressione, spingendo le particelle a muoversi ancora più velocemente, finché la bomboletta non esplode.
La stufa a legna
Quando si verifica un'esplosione all'interno di una stufa a legna, la colpa è in genere della fiammata di ritorno (ovvero, il flusso inverso di scarico nella canna fumaria), che può formare una sacca di ossigeno che colpisce il fuoco, spargendo così dappertutto polvere e cenere. Da qui il consiglio di far controllare la canna fumaria da un esperto se decidi di installare una stufa a legna (o magari l'hai ereditata).
La porta di vetro del box doccia
Psycho a parte, c'è un altro modo in cui la tua doccia potrebbe trasformarsi in un incubo ed è quando la porta di vetro del box esplode spontaneamente. Per fortuna non si tratta di un fenomeno comune, il che però significa che è anche più difficile capirne le cause.
Una teoria è che il vetro temperato vada letteralmente in frantumi per la pressione provocata dalle fluttuazioni estreme della temperatura, mentre una seconda ipotesi è che il vetro possa avere una malformazione non rilevata (come ad esempio una piccola intaccatura ) che faccia così esplodere l'intero pannello.
La macchina per il caffè
L'avresti mai pensato che la tua macchina per il caffè potesse esplodere? Vero, succede di rado, ma quando capita, la colpa è probabilmente della valvola della pressione difettosa.
Lo scaldabagno
Quando lo scaldabagno esplode (perché può davvero succedere) le conseguenze possono diventare catastrofiche: per non correre rischi, controlla che la valvola di limitazione della pressione non perda (può indicare un eccesso di calore o di pressione nel serbatoio); che non ci sia odore di uovo marcio (è il possibile segnale di una perdita di gas) e che il serbatoio non faccia rumori (può significate la presenza di sedimenti al suo interno, che possono provocarne il surriscaldamento). In ogni caso, se vedi o senti qualcosa di insolito, chiama subito uno specialista.
Il telefonino e il computer portatile
Che uno smartphone possa esplodere non è solo una leggenda metropolitana e la colpa va ricercata nella batteria al litio (che si trova anche nei computer portatili) che immagazzina energia che poi rilascia lentamente per far funzionare il tuo dispositivo.
Se però tale rilascio avviene in un colpo solo (perché magari il telefonino è stato esposto al calore o ha preso dei colpi, o c'è magari un difetto di fabbrica), la batteria non può reggere la pressione e quindi esplode.
La farina
Più che preoccuparti di un'eventuale esplosione del forno a gas, dovresti preoccuparti di quella della farina che stai usando per cuocere la torta che hai nel forno. Essendo infatti un carboidrato, la farina è costituita da molecole di glucosio altamente infiammabile e quando queste particelle sono sospese nell'aria come polvere e vengono quindi accese da una fonte di calore, possono esplodere come fossero dei piccoli fuochi d'artificio
Le bottiglie di birra
Mettere nel freezer una confezione di birre per farle raffreddare più velocemente è una buona idea, a patto però che non te le dimentichi nel congelatore. Quando infatti la birra è congelata, la sua struttura molecolare cambia e l'acqua si espande e, a quel punto, il danno è fatto.