Andrea Centini per “www.fanpage.it”
Una spettacolare aurora boreale a forma di dragone sputafuoco è apparsa nei cieli d'Islanda, lasciando letteralmente senza fiato chi ha avuto la fortuna di assistere all'incredibile fenomeno.
Le aurore polari, del resto, sono già contemplate tra gli spettacoli naturali più affascinanti cui si possa assistere sul nostro pianeta; veder emergere una gigantesca creatura mitologica tracciata da onde luminose e pulsanti rappresenta qualcosa di unico e indescrivibile, che i fotografi Jingyi Zhang e Wang Zheng non si sono lasciati sfuggire.
Scatto unico. A rendere ancor più suggestivo il loro scatto la piccola figura umana al centro dell'immagine, che sembra annichilita innanzi alla maestosità dell'immenso dragone, tinto di un verde brillante.
Si tratta della madre di Jingyi Zhang, che, accortasi dalla finestra di casa dello spettacolo nel cielo, è corsa sulla neve per ammirarlo da una prospettiva migliore. La posizione a braccia e gambe aperte lascia trasparire tutto lo stupore e l'incredulità per la meravigliosa aurora stagliata sulla volta celeste, danzata nel cielo lo scorso 6 febbraio. La fotografia è così bella che la NASA ha deciso di pubblicarla sul proprio blog come "immagine del giorno".
Cosa sono le aurore boreali. Le aurore boreali sono aurore polari che originano nell'emisfero settentrionale (esistono anche le aurore australi). Si tratta di fenomeni ottici che avvengono nella ionosfera, tra i 100 ed i 500 chilometri di altezza, innescati dal contatto del vento solare con i gas atmosferici (come ossigeno e azoto) e altre molecole, che eccitate dalla reazione sono spinte a rilasciare i fotoni.
stazione spaziale internazionale aurora boreale
Le strutture sinuose che si osservano danzare sulla volta celeste, come quelle del gigantesco drago in Islanda, sono plasmate dal campo magnetico terrestre e prendono il nome di archi aurorali. Sono caratterizzate da colori brillanti di varie tonalità, tra le quali spiccano il verde e l'azzurro.
Le aurore polari più intense e spettacolari sono più probabili durante i periodi di intensa attività del Sole, che collimano con l'espulsione di grandi quantità di particelle; poiché il Sole non presenta macchie solari da tempo – un sintomo della bassa attività -, i redattori della NASA ritengono l'apparizione del dragone davvero sorprendente.
aurora boreale 2 aurora boreale 12 aurora boreale 7 aurora boreale 8 aurora boreale 6 aurora boreale 5 aurora boreale 3 aurora boreale 4 aurora boreale 11