Estratto dell’articolo da “La Verità”
Non è reato dare dei «porci» a tre politici su Facebook perché «ormai l'insulto è consueto». Con questa motivazione la Procura di Venezia ha chiesto di archiviare l'accusa contro un uomo di 60 anni che aveva insultato su Facebook alcuni amministratori pubblici. L'insulto ai politici nella dialettica quotidiana, ha sostenuto il pm, è ormai talmente consueto da perdere la forza lesiva e ridursi «a un ordinario metodo» attraverso il quale «criticare la loro azione».
I bersagli dell'ingiuria erano tre esponenti di Italia viva, apostrofati come «i tre porci». Gli interessati hanno reagito denunciando l'uomo per diffamazione a mezzo stampa. […]
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