LA SOCIETÀ AEROSPAZIALE EUROPEA HA DEPOSITATO IL BREVETTO PER “HYPERJET”, UN AEREO IN GRADO DI VOLARE A 5500 KM L’ORA - IN PRATICA PER UN VIAGGIO NEW YORK-LONDRA CI VORRÀ UN’ORA DI VOLO - IL VELIVOLO AVRÀ UNA FORMA A DELTA E UNA APERTURA ALARE DI CIRCA 60 METRI

Anche altri si stanno muovendo nella stessa direzione: sia per obiettivi militari, in modo da superare i limiti tecnici dei missili o dei caccia convenzionali, sia per rispondere alla domanda di un mercato a disposto a pagare care per il lusso della velocità - L’Hyperjet permetterebbe a vip e uomini d’affari di concentrare i viaggi intercontinentali in una sola giornata… -

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Arturo Zampaglione per “la Repubblica”

HYPERJET HYPERJET

 

Allacciatevi la cintura, tenetevi forte per il decollo verticale, bevete rapidamente la coppa di champagne e preparatevi ad atterrare a New York in poco più di un’ora o a Tokyo in meno di tre: questa è la promessa dell’Hyperjet, un aereo dall’aspetto fantascientifico capace di imbarcare venti passeggeri, di raggiungere 5500 chilometri l’ora, ossia quattro volte e mezzo la velocità del suono, e di rivoluzionare, secondo i piani della Airbus, tutto il mondo del trasporto aereo.

 

La società aerospaziale europea ha appena depositato presso le autorità americane la domanda di brevetto per l’Hyperjet, detto anche “Concorde 2.0”. Nessun esperto ritiene che la sua realizzazione sia imminente, ma è chiaro che, a più di dieci anni dal pensionamento del Concorde, l’Airbus stia puntando di nuovo ai voli supersonici come nuova frontiera del settore.

IL MURO DEL SUONO IL MURO DEL SUONO

 

Del resto anche altri si stanno muovendo nella stessa direzione: sia per obiettivi militari, in modo da superare i limiti tecnici dei missili o dei caccia convenzionali, sia per rispondere alla domanda di un mercato ristretto ma disposto a pagare care per il lusso della velocità. Secondo i documenti ufficiali dell’Airbus, ad esempio, l’Hyperjet permetterebbe a vip e uomini d’affari di concentrare i viaggi intercontinentali in una sola giornata.

 

Fu il pilota americano Chuck Yager a rompere per primo nel 1947 la barriera del suono, volando appunto alla velocità di Mach 1. L’industria militare si diede subito da fare: l’SR-71 Blackbird, il famoso aereo-spia del Pentagono, era capace di volare a Mach 3, cioè tre volte la velocità in cui si propaga il suono, che è di circa 1191 chilometri all’ora.

 

air france concorde 2000 air france concorde 2000

E ovviamente gli F-22 Raptor, con cui il Pentagono martella le postazioni dello Stato Islamico, raggiungono ora Mach 2,25. Ma nel trasporto civile i progressi sono stati lenti e contraddittori, per ragioni per lo più legate ai costi, alla sicurezza e all’inquinamento acustico.

 

Gli unici velivoli, entrambi sfortunati, a tentare la strada supersonica per usi commerciali (oltre che per orgoglio nazionale) furono il Tupolev Tu-144 sovietico e il Concorde anglo-francese. Nel dicembre 1968 il prototipo del Tupolev fece il primo volo inaugurale sui cieli di Mosca, battendo sul tempo, per appena due mesi, l’esordio del Concorde. Ma la storia del Tu-144 fu sempre costellata da disastri, a cominciare da quello del 1973 all’Air Show di Parigi. In tutto portò a termine solo 55 voli commerciali, prima che il progetto venisse accantonato e i pochi velivoli esistenti relegati a trasporti e addestramento.

armamenti russi tupolev tu 160 bombardiere armamenti russi tupolev tu 160 bombardiere

 

Il Concorde ebbe più successo, almeno per qualche anno. Finanziato generosamente da un trattato bilaterale tra Londra e Parigi, costruito da Aérospatiale e British aircraft corporation, raggiungeva Mach 2,04. In tutto ne furono assemblati 20 modelli, di cui 16 a uso commerciale: dal 1976 cominciarono a volare dagli aeroporti di Heathrow e Charles de Gaulle fino al JFK di New York, impiegando metà del tempo della concorrenza. Ma anche prima dello spaventoso incidente del 2000 che distrusse un Concorde durante il decollo da Parigi, il programma era diventato troppo costoso ed era osteggiato dagli ambientalisti. Così fu bruscamente interrotto nel dicembre 2003.

flap boeing 777 flap boeing 777

 

Adesso l’Airbus ci riprova. Secondo le prime descrizioni, l’Hyperjet potrà servirsi di ogni tipo di aeroporto, senza richiedere piste speciali. Avrà una forma a delta e una apertura alare di circa 60 metri. Affidato a due piloti, avrà la cabina relativamente piccola perché gran parte dello spazio sarà occupato dai maxi-serbatoi di carburante.

 

Sarà munito di vari motori di tipo convenzionale e di un sistema missilistico sul retro: quest’ultimo entrerà in funzione dopo il decollo verticale realizzato con i turbojet. A quel punto la velocità salirà da Mach 1 fino a Mach 4,5, permettendo di arrivare a destinazioni in tempi record. Un’ora sola tra Londra e New York? Sembra un sogno, specie durante questa estate difficile per milioni di passeggeri rinchiusi per ore interminabili nella pancia dei Boeing 777 o degli Airbus 330.

 

AIRBUS 330 AIRBUS 330

I dirigenti dell’Airbus sono convinti di poter ridurre sensibilmente, rispetto al Concorde e grazie ai progressi tecnologici, il rumore del Hyperjet al momento in cui infrangerà il muro del suono. Fanno anche capire che potrebbe avere anche usi militari, ad esempio trasportando velocemente dei commandos nelle zone calde. Di sicuro sarebbe meno vulnerabili ad azioni terroristiche: perché alla sua velocità diventerebbe «quasi invulnerabile» per i sistemi tradizionali della contraerea.

 

 

 

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