Veronica Passeri per Il Giorno-La Nazione-il Resto del Carlino
Riccardo Canesi, insegnante di geografia, è animatore del coordinamento nazionale Sos Geografia che ha promosso il ricorso al Tar.
Professore nessuno studia più geografia «La geografia è la Cenerentola delle materie. I geografi italiani non si sono battuti per darle un posto centrale, siamo pochi e non siamo una lobby potente. La politica ha fatto il resto: l' insegnamento di questa disciplina è stato eroso a tutti i livelli, dalle elementari alle superiori. E finora è stato permesso di insegnarla anche a docenti senza l' abilitazione».
Passa per materia nozionistica? «Magari ci fosse un sano nozionismo, non c' è nemmeno quello. Ma non si tratta di imparare a memoria le capitali, la geografia è il perché del dove e non solo il dove. Incredibile come un Paese come il nostro, toccato dalle migrazioni e quinta potenza turistica, possa dimenticarla. La geografia è un antidoto al razzismo».
I primi a saperne poco sono i politici, no? «Siamo un paese con una scarsa cultura geografica. La geografia non è il bla bla bla sulle lunghezze dei fiumi e le altezze delle montagne ma avere cognizione della complessità dei fenomeni e delle loro relazioni. Penso al dramma delle alluvioni, dei cambiamenti climatici, manca una cultura della prevenzione e poi, certo, se uno non sa che ogni 200 anni c' è una piena nell' alveo di quel fiume».
Ne sente di svarioni, eh? «Raccolgo tutti gli scivoloni riportandoli anche sul sito Sosgeografia.it fino a alla perla di trenta anni fa, «mucche allo stato ebraico» invece che allo stato brado (da cui prende il titolo anche un libro di Canesi, ndr), più recente la citazione del «buco dell' azoto» o del «lago Viakal». Poi ci sono quelli dei politici, come Beppe Grillo che ha parlato di Lagos come capitale della Nigeria».
Insomma l' ignoranza della geografia cresce «Negli anni ci si sono messi anche i social media con le fake news e la tv. In Rai 50 anni fa ma se un giornalista diceva svarioni veniva redarguito, oggi passa di tutto. Io ne sento almeno uno al giorno».
Per esempio? «Vedo cartine sbagliate, in una trasmissione l' Armenia era messa da tutt' altra parte. Fazio ha detto che Sant' Anna di Stazzema è sull' Appennino».
Le nuove tecnologie giocano un ruolo? «Non sono luddista, penso che vadano usate, con criterio e con dei limiti, anche a scuola. Ma, attenti, non basta un Gps a salvarti la vita perché alle volte si scaricano».
Facile perdersi senza un Gps. «Siamo al punto che bambini che vivono in piccole realtà perdono l' orientamento. Le cartine ti fanno ragionare, attivano procedure mentali, sviluppano facoltà».
Che speranza abbiamo di essere meno ignoranti? «Intanto a Carrara il 17 marzo per la scuola media e il 24 marzo per le superiori facciamo i campionati nazionali di geografia per i ragazzi mentre il 27 gennaio si terranno i giochi interregionali».