SOTTO LA STESSA CROCE - BERGOGLIO INVITA I “CUGINI” DELLA CHIESA ORTODOSSA DI MOSCA A STABILIRE UNA DATA FISSA E COMUNE PER LA PASQUA - CON UN ISLAM SEMPRE PIÙ FORTE, IL PAPA DEVE COMPATTARE I CRISTIANI

È questa anche l’interfaccia religiosa del dialogo col Cremlino, cui Bergoglio, nell’udienza concessa a Putin, ha mostrato di non voler rinunciare - Se nella strategia del Papa l’accordo interconfessionale tra i cristiani è la priorità, la parte più difficile del suo lavoro è neutralizzare con abili mosse le diffidenze interne a entrambe le chiese…

Condividi questo articolo


Silvia Ronchey per “la Repubblica”

 

Papa Francesco e il patriarca supremo dei cattolici armeni, Karekin II Papa Francesco e il patriarca supremo dei cattolici armeni, Karekin II

La strategia ecumenica di Bergoglio procede sempre più rapida, in una fitta successione di messaggi politici e slittamenti simbolici. La disponibilità o l’invito a stabilire una data fissa per la Pasqua, vincolata al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera ma calcolata diversamente dal calendario giuliano e da quello gregoriano, è un altro messaggio alla chiesa ortodossa di Mosca.

 

Riallineare il calendario liturgico cristiano d’oriente e d’occidente è uno squadrare il foglio del dossier sull’ecumenismo, su cui il papa ha richiamato l’attenzione degli ortodossi di obbedienza russa tra le righe dell’omelia del 6 giugno a Sarajevo, definita la Gerusalemme d’occidente.

 

PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CON IL PATRIARCA DEI CRISTIANI ARMENI PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CON IL PATRIARCA DEI CRISTIANI ARMENI

Il processo era iniziato nella Gerusalemme d’oriente, quasi esattamente un anno fa, quando dall’incontro con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I era emerso l’intento ufficiale di una celebrazione congiunta tra cattolici e ortodossi del concilio di Nicea del 325: il primo concilio ecumenico che diciassette secoli fa, al tempo di Costantino I, espresse il primo symbolum fidei.

 

Da quella teologia trinitaria, precisata poi nel credo niceno—costantinopolitano del 381, la chiesa cattolica si staccò nel corso del medioevo formulando, sulla dottrina della processione dello Spirito Santo, la variante del Filioque, che fornirà la piattaforma dogmatica dello scisma del 1054, tuttora insanato nonostante la provvisoria unione “in effigie” del concilio di Ferrara—Firenze del 1438—39.

Papa Francesco incontra il Patriarca Bartolomeo Papa Francesco incontra il Patriarca Bartolomeo

 

È questa anche l’interfaccia religiosa del dialogo col Cremlino, cui Bergoglio, nell’udienza concessa a Putin il 10 giugno, ha mostrato di non voler rinunciare. Se nella strategia del papa l’accordo interconfessionale tra i cristiani è la priorità nella “terza guerra mondiale combattuta a pezzi”, la parte più difficile del suo lavoro è neutralizzare con abili mosse le diffidenze interne a entrambe le chiese.

 

Se l’apertura di Francesco a Putin ha incontrato, oltre a quelle degli stati occidentali, le pressioni contrarie degli uniati di Kiev, all’interno del fronte ortodosso l’equilibrio da stabilire è tra chiesa russa e patriarcato ecumenico. In questa luce vanno lette le parole augurali sul prossimo sinodo panortodosso.

Papa Francesco accanto al Patriarca Bartolomeo I Papa Francesco accanto al Patriarca Bartolomeo I

 

La visita più attesa ora è quella dell’inviato del soglio di Costantinopoli, Ioannis Zizoulas, metropolita di Pergamo e massimo teologo ortodosso vivente, che presenterà a Roma il 18 giugno l’enciclica di Francesco sull’ambiente, un inchino papale alla visione proposta da decenni dal patriarca Bartolomeo, sempre più distante dal tradizionalismo di Mosca.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PERCHE LA DUCETTA HA DATO ORDINE DI VOTARE SCHEDA BIANCA SULLA CONSULTA? PERCHÉ ALTRIMENTI SI SAREBBE RITROVATA IN QUEL POSTO MOLTE SCHEDE BIANCHE DA PARTE DI DEPUTATI E SENATORI DELLA SUA STESSA MAGGIORANZA – TRA I FRANCHI TIRATORI, SI CONTANO 3-4 PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA DEL TUTTO CONTRARI A VOTARE MARINI, CONSIGLIERE GIURIDICO DELLA MELONA E AUTORE DELLE LEGGE SUL PREMIERATO. ALTRI MALPANCISTI ERANO ANCHE DENTRO FRATELLI D’ITALIA (VEDI “LA TALPA” DELLA CHAT), MA IL GROSSO DEGLI “INFAMI” SAREBBE NELLE FILE DELLA LEGA - L’ELEZIONE DI MARINI SERVE COME IL PANE ALLA DUCETTA PER AVERE UN UOMO FIDATO ALL’INTERNO DELLA CONSULTA CHE SARA’ CHIAMATA A DARE IL SUO GIUDIZIO SULL’AUTONOMIA LEGAIOLA. SE VENISSE DICHIARA INCOSTITUZIONALE, SALTEREBBE OVVIAMENTE UN REFERENDUN DESTINATO ALLA SCONFITTA CON EVIDENTI RICADUTE DI CRISI SUL GOVERNO, VERO INCUBO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...