SPECCHIETTO DELLE MIE BRAME - È STATO ARRESTATO IL RE DELLA "TRUFFA DELLO SPECCHIETTO": E' UN PREGIUDICATO DI 35 ANNI, IN SORVEGLIANZA SPECIALE - L'UOMO SIMULAVA DI ESSERE STATO COLPITO A PIEDI SUL CIGLIO DELLA STRADA PER TRUFFARE GLI AUTOMOBILISTI E CHIEDERGLI CENTINAIA DI EURO IN CONTANTI - PER CHI NON VOLEVA PAGARE, PARTIVANO LE MINACCE: "TU NON SAI CHI HO DIETRO LE SPALLE IO", FACENDO LEVA SUI LEGAMI CON LA FAMIGLIA CASAMONICA...

-

Condividi questo articolo


truffa specchietto truffa specchietto

C. Moz. per “il Messaggero”

 

Alle vittime dava l'impressione di essere un uomo innocuo, vagamente confuso, uno che sostanzialmente non punta a truffarti per poi iniziare a minacciarti spacciandosi come affiliato di un importante clan o padre di un pugile professionista. «Uno con gli occhi da pesce lesso», metteranno poi a verbale di fronte agli agenti di polizia del commissariato Colombo le tante vittime che negli ultimi quattro anni sono cadute nella sua rete.

truffa specchietto truffa specchietto

 

Almeno una decina tra la Garbatella e l'Ostiense, raggirate dal 2018 a poche settimane fa con la truffa dello specchietto da Maurizio Bevilacqua, pregiudicato di 35 anni. Ma non è solo questo reato a comporre la carriera criminale dell'uomo, legato a doppio filo con la famiglia Casamonica. Nel suo passato si contano anche rapine e scambi di persona. Gli agenti del commissariato Colombo lo hanno fermato in casa, sempre alla Garbatella, procedendo all'esecuzione di un provvedimento di carcerazione per numerose condanne mai scontate. Un cumulo di pene, in sostanza, per quattro anni, cinque mesi e 11 giorni di reclusione.

 

truffa specchietto truffa specchietto

L'EXCURSUS

Si trovava già in regime di sorveglianza speciale ma non aveva perso il vizio di uscire di casa e truffare malcapitati occasionali. L'ultimo episodio il 35enne ha provato a metterlo a segno solo qualche settimana fa e la polizia, seguendolo ha avuto ulteriore conferma che fosse lui l'autore di altre truffe messe a segno, con le stesse modalità, anche in passato. Gli agenti già erano riusciti ad attribuirgli numerosi reati, con più di 10 vittime, culminati nel giugno del 2019 con l'esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

truffa specchietto truffa specchietto

Terminato il periodo in carcere e sottoposto in regime di sorveglianza speciale, il Bevilacqua, però, ha continuato a delinquere. Da ultimo, recentemente, seguito dagli agenti in borghese aveva provato qualche giorno fa a mettere a segno l'ennesima truffa dello specchietto ma il tentativo è naufragato. L'uomo è stato rintracciato presso la sua abitazione, uno dei tanti appartamenti tra i lotti popolari della Garbatella, dove risiede da tempo con la moglie. All'inizio ha provato a opporre resistenza, millantando anche un malore poi ha desistito.

 

LA TECNICA

truffa specchietto truffa specchietto

La tecnica usata nel corso degli anni per truffare automobilisti e scooteristi era sempre la stessa: Bevilacqua simulava di essere stato colpito a piedi sul ciglio della strada o a bordo di un'auto o di una moto. Da qui partivano le richieste per un accordo bonario: «Dammi un centinaio di euro senza che ci mettiamo a fare la contestazione», diceva l'uomo. In molti ci cascavano ma per tutti coloro che si rifiutavano, scattavano le minacce, verbali e in alcuni casi fisiche.

specchietto rotto specchietto rotto

 

«Tu non sai chi ho dietro le spalle io», diceva il Bevilacqua alle sue vittime, facendo leva sui contatti che aveva con la famiglia Casamonica e mostrandosi come appartenente al clan. In altre occasioni il 35enne diceva di essere «il padre di un pugile campione del mondo, minacciando di spaccare la faccia alle povere vittime», fino a costringerle a recarsi presso il più vicino bancomat per prelevare i soldi e consegnarli quello che riuscivano a ritirare.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...