DALLE STELLE DI HOLLYWOOD AGLI SFOLLATI: L'INCREDIBILE PARABOLA DEL ROOSEVELT HOTEL DI NEW YORK - UN TEMPO L'ALBERGO, INAUGURATO NEL 1924 IN ONORE DEL 26ESIMO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, ERA UNA DELLE METE PREFERITE DELLE STAR AMERICANE MA ORA, DOPO LA CHIUSURA PER COVID, È DIVENTATO UN RIFUGIO PER MIGRANTI - LA "GRANDE MELA" È IN PIENA EMERGENZA IMMIGRATI, CON OLTRE 100 MILA PERSONE ARRIVATE DALLA PRIMAVERA...

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Estratto dell'articolo di Gabriele Romagnoli per “la Stampa”

 

Una storia universale è quella del Roosevelt Hotel, la nuova Ellis Island di New York. Festeggerà un secolo di vita il 22 settembre del prossimo anno […] Residenza di lusso, set cinematografico, chiuso per pandemia, riaperto per ospitare parte della marea di immigrati che si è riversata sulla città. Le cifre impressionano: 100mila dalla primavera, accolti in 200 siti, di cui 140 alberghi. […]

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Nella hall c'è la stessa moquette elegante che accolse le troupe cinematografiche. In una di queste sale Michael Douglas nei panni di Gordon Gekko in Wall street tenne il discorso in difesa dell'avidità. […] Obama organizzò qui una raccolta fondi durante la campagna elettorale. I pasti vengono distribuiti in parte nel ristorante, in parte nel vicino Vander Bar, trasformato in bivacco. Al bar i pubblicitari della serie televisiva Mad Men sorseggiavano Martini e decidevano strategie per réclame da mostrare ai clienti nella riunione successiva. Nella sala conferenze il video girato da uno dei "residenti" e caricato su "X" mostra file di sedie. Le occupano uomini e donne che hanno varcato il confine con un fagotto di averi, perdendone per strada la maggior parte. […]

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Il Roosevelt venne inaugurato nel 1924. Battezzato con il nome del ventiseiesimo presidente degli Stati Uniti, Nobel per la pace, uno dei quattro volti sul monte Rushmore, morto cinque anni prima. Quando, era il 31 ottobre del 2020, chiuse a causa della difficoltà di riempire le sue 1.015 stanze mentre infuriava il covid, il sito si congedò […] migliaia di uomini, donne e bambini per lo più partiti dalla miseria del Sudamerica […] Approdati in effetti, centinaia di loro, al lusso di un hotel che non avrebbero mai potuto permettersi e per il quale la città paga 383 dollari a stanza, per notte.

 

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Fu il primo al mondo a mettere la tv in camera, […] Nel pianterreno ci sono sale di vaccinazione. Chi l'effettua poi sale su uno dei pullman blu e viene trasportato altrove. Chi resta, aspetta. Fino a sette anni. La legge consente l'accesso, vieta il lavoro, offre il riparo, prende tempo per decidere a favore o contro l'ammissione. Il confine viene varcato in Texas, Arizona, Florida. Da lì governatori repubblicani spingono la marea verso le città governate da sindaci democratici. I costi per la sua gestione saranno, a New York, di oltre 4 miliardi nei prossimi due anni […]

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Da maggio al Roosevelt Hotel sono stati effettuati 41 arresti: per droga, prostituzione, abusi. Alcuni casi sono rientrati, altri sono usciti. Nel senso che il reato è stato trasportato sul marciapiede, nell'isolato accanto. I democratici di New York cominciano a esprimersi come, a suo tempo, quelli di Capalbio: sì, ma non qui. Eppure quattro abitanti su dieci hanno origini non americane.

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Non c'è un luogo altrettanto simbolico e paradossale. La Grand Central Station è così vicina che esisteva un tunnel per raggiungerla dall'albergo. […] E intanto, a una distanza ancora più ravvicinata, i turisti fanno la coda per salire sul Summit, il nuovo e più giocoso punto di osservazione sopra New York: specchi, palloncini, sporgenze.

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Dai bagni puoi quasi toccare le guglie del Chrysler Building. Puoi vedere, davvero vedere, chi entra e non esce dal Roosevelt Hotel? O possiamo fare finta di non guardare, di non leggere, di non aver appreso inconfutabilmente dalle pagine di Gaia Vince che stiamo vivendo nel «secolo nomade». Nei prossimi cinquant'anni tre miliardi e mezzo di persone si sposteranno per fuggire da flagelli naturali e umani, scaveranno il loro tunnel, troveranno il loro Roosevelt hotel. Quando andrà bene. Quando andrà male giaceranno in fondo al mare, o sotto la polvere. […]

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