LA STRAFOTTENZA DEL PADRINO – MATTEO MESSINA DENARO DURANTE LA SUA PRIMA ORA D’ARIA NEL CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA DELL’AQUILA È APPARSO “SORRIDENTE” – LE NORMATIVE EUROPEE SULLA PRIVACY NON PERMETTONO DI CONTROLLARE UN DETENUTO 24 ORE SU 24 CON LE TELECAMERE, I SECONDINI DOVRANNO SORVEGLIARLO DAL CORRIDOIO – IL BOSS POTREBBE CONTINUARE LA CHEMIOTERAPIA IN CARCERE – LA DESCRIZIONE DELLA CELLA E...

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1. PRIMA ORA D'ARIA DI MESSINA DENARO, 'SI MOSTRA SORRIDENTE'

(ANSA) - All'interno del penitenziario di massima sicurezza de l’Aquila, Matteo Messina Denaro ha già fatto la sua prima ora d'aria, si è organizzato la cella ed è molto attivo, mostrandosi sempre sorridente con il personale che incrocia nel carcere, secondo quanto trapela da indiscrezioni che aggiungono: "il suo sarebbe un comportamento anomalo rispetto a come si comportano di solito i detenuti al 41 bis". A quanto si apprende da fonti informate, le sedute di chemioterapia potrebbero essere disposte in massima sicurezza in una struttura all'esterno del carcere.

 

2. LE BATTUTE DEL PADRINO, SORVEGLIATO A VISTA

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per “il Corriere della Sera”

MATTEO MESSINA DENARO - LA SUA CELLA MATTEO MESSINA DENARO - LA SUA CELLA

 

[…] Matteo Messina Denaro ha sorpreso chi ha assistito al suo ingresso nel supercarcere Le Costarelle dell'Aquila, all'1.20 del mattino di ieri. […]

 

A chi, nel compilare la scheda anagrafica, gli chiedeva: «Precedenti?», il boss, catturato con una falsa identità, ha accennato un sorriso e risposto: «Fino a stanotte ero incensurato poi non so che è successo». E al quesito successivo: «Residenza?», la primula rossa della mafia ne ha abbozzato un altro e risposto: «Non ho mai avuto una residenza».

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Non si è sottratto al colloquio con la psicologa. E poi ha tolto gli abiti - tutto griffato, dal giaccone di montone, al cappello, alla camicia - e si è sottoposto alla visita, in cui è apparso ben curato e senza criticità immediate. Non ha chiesto nulla. Né attrezzi da palestra, né libri, né altro. E alla domanda specifica se avesse cenato o volesse qualcosa da mangiare ha risposto: «Non ho cenato, non avevo fame, ma non mi va nulla. Grazie».

 

Poi è stato accompagnato nella sua stanza di detenzione. Misure regolari: 4 metri per tre con bagno angolare, letto, mobiletto e tavolo, tutto inchiodato a terra, tv chiusa in un box priva di accesso ai canali regionali, per evitare messaggi in codice, e niente cucinotto. Per motivi di sicurezza fornello e cibo da preparare gli verranno forniti al mattino e ritirati la sera. […]

MATTEO MESSINA DENARO INFERMIERE CLINICA MADDALENA PALERMO MATTEO MESSINA DENARO INFERMIERE CLINICA MADDALENA PALERMO

 

 A rendere più difficile la sorveglianza anche norme europee che, a tutela della privacy, non consentono più di accendere le telecamere nelle celle 24 ore su 24 sorvegliando il detenuto da remoto come accadeva ai tempi di Riina. Se non per problemi di salute. A meno che le sue condizioni di paziente oncologico lo richiedano, gli agenti dovranno sorvegliare dal corridoio. Per le sedute di chemioterapia ci si appoggerà all'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, che ha un reparto dedicato ai 41 bis.

MATTEO MESSINA DENARO DOPO L ARRESTO MATTEO MESSINA DENARO DOPO L ARRESTO

 

Oggi in una riunione con il primario Mutti si valuterà la possibilità di svolgere il trattamento in una stanza attrezzata nel carcere senza portare il detenuto all'esterno come raccomandano i sindacati della polizia penitenziaria: «Meglio non sottoporre gli agenti a rischi e sforzi per evitare che venga bucata la rete di protezione come è accaduto in passato […]

 

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