UN SUPER SEGUGIO A CAPO DELLA POLIZIA - VITTORIO PISANI HA ARRESTATO MOLTI BOSS DI CAMORRA, COMPRESO L’IMPRENDIBILE MICHELE ZAGARIA - NEL 2011 UNA SGANGHERATA INCHIESTA DELLA DDA PARTENOPEA LO TRAVOLGE COL SOSPETTO DI AVER FAVORITO UN INFORMATORE, SALVATORE LO RUSSO, SOPRANNOMINATO DAI NEMICI "TOTORE ’O CAPITONE" PER IL SUO ESSERE VISCIDO: L’INCHIESTA SI CONCLUDERA’ CON DOPPIA ASSOLUZIONE - IN UNA INTERVISTA, PISANI DISSE CHE NON C’ERANO MOTIVI PER DARE LA SCORTA A ROBERTO SAVIANO, SANTINO DELL’ANTIMAFIA MILITANTE DI SINISTRA…

-

Condividi questo articolo


vittorio pisani vittorio pisani

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori e Simone Di Meo per “La Verità”

 

[…] Il nuovo capo della Polizia è Vittorio Pisani […] La carriera in polizia di Pisani inizia a 20 anni quando ottiene il premio «Luigi Calabresi» quale miglior allievo vicecommissario. A Napoli arriva nel 1991, a 24 anni. Giovanissimo funzionario, inizia a farsi le ossa nella sezione Omicidi della Squadra mobile. Il capoluogo campano è sconquassato dalla guerra di camorra tra l’Alleanza di Secondigliano e il clan Mazzarella.

 

vittorio pisani (a destra) durante l arresto di michele zagaria vittorio pisani (a destra) durante l arresto di michele zagaria

È il tempo delle autobombe e degli attentati coi kalashnikov in pieno centro. Uno dopo l’altro, killer e padrini finiscono nella rete di questo taciturno e giovane segugio che arriva dalla Calabria. Prima di passare al Servizio centrale operativo a Roma, fa in tempo a stringere le manette ai polsi di Pietro Licciardi, Giuseppe Lo Russo e Gaetano Bocchetti: tutti e tre ai vertici della Cupola napoletana.

 

Allo Sco arriva invece con l’obiettivo di catturare uno dei leader della Sacra Corona Unita, Raffaele Prudentino. Lo prenderà sei mesi dopo in Grecia. Nel 2004 torna a Napoli con i gradi di capo della Mobile. Dopo qualche mese, scoppia la faida di Scampia, un tribale conflitto tra i figli del boss Ciruzzo ’o milionario e un gruppo di «scissionisti»: quasi 70 morti ammazzati in un anno. E il lavoro della Mobile è fondamentale per ricostruire ruoli e responsabilità di quella mattanza.

VITTORIO PISANI VITTORIO PISANI

 

Tanto che, nel giro di qualche tempo, Pisani può rivendicare di aver decapitato quasi da solo il cartello dei secondiglianesi. Finiscono in galera Raffaele Amato, Paolo Di Mauro, Domenico Pagano, Giuseppe Dell’Aquila, Vincenzo Licciardi ed Edoardo Contini. Nel 2010 riesce ad arrestare Antonio Iovine, primula rossa dei Casalesi. Nel 2011 una sgangherata inchiesta della Dda partenopea lo travolge col sospetto di aver favorito un informatore, Salvatore Lo Russo, soprannominato dai nemici Totore ’o capitone per il suo essere viscido e sgusciante. Pisani viene allontanato dalla città in forza di un divieto di dimora firmato dal gip su richiesta della Procura.

 

vittorio pisani vittorio pisani

Ritorna in silenzio allo Sco mentre quasi tutti i cronisti di giudiziaria e di nera fanno i cecchini con le pallottole gentilmente offerte da Lo Russo. Potrebbe chiudersi nel cono d’ombra, il super poliziotto. Invece no. Da indagato, Pisani piomba a Casapesenna e stana da un bunker sotterraneo l’altro grande super ricercato della camorra casertana, l’imprendibile Michele Zagaria.

 

Pisani viene rinviato a giudizio, e qualcuno – sui giornaloni – maliziosamente ricorda quando, in una intervista, l’ex capo della Mobile disse che non c’erano motivi per dare la scorta a Roberto Saviano, santino dell’antimafia militante di sinistra. Per Pisani, le minacce della camorra allo scrittore non esistevano. Il processo «Megaride» è però un disastro per la pubblica accusa e per i suoi tifosi.

 

vittorio pisani il giorno dell arresto di michele iovine vittorio pisani il giorno dell arresto di michele iovine

Lo Russo mente platealmente, si contraddice. Pisani smonta le ricostruzioni dei pm. E viene assolto in primo grado e in appello. ’O capitone stavolta non riesce a scivolare via dalla rete: finisce sott’inchiesta e condannato per calunnia. Arriva il momento dei risarcimenti. Pisani sbarca al ministero dell’Interno e poi all’Aisi, il servizio segreto interno. Diventa dirigente generale della polizia di Stato e, nel febbraio 2023, ad appena 55 anni, ottiene la nomina a prefetto.

 

VITTORIO PISANI VITTORIO PISANI

Al suo posto, come vicedirettore dell’Aisi, il capo Mario Parente e il direttore del Dis, Elisabetta Belloni, spingerebbero oggi per una soluzione interna con un possibile profilo già individuato. Pisani prende il posto dell’attuale capo Lamberto Giannini. Quest’ultimo, appena cinquantanovenne e grande esperto di terrorismo (lui e Franco Gabrielli hanno contribuito a smantellare le nuove Br) prenderà il posto di prefetto di Roma. Lo stesso ricoperto a suo tempo dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La cerimonia di passaggio di consegne dovrebbe avvenire lunedì 22 maggio. […]

VITTORIO PISANI - ARRESTO DI MICHELE ZAGARIA VITTORIO PISANI - ARRESTO DI MICHELE ZAGARIA VITTORIO PISANI VITTORIO PISANI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…