Mattia Feltri per la Stampa
Dunque? Far finta di niente? Migliaia di morti nelle case di riposo e girarsi dall' altra parte? Così reagisce un buon numero di lettori alla rubrica di ieri, nella quale disapprovavo la profusione d' inchieste in tutta Italia, e l' appoggio entusiastico di alcuni partiti e giornali. La risposta è no. Non ci si gira dall' altra parte. Si cerca di capire la ragione del disastro e la magistratura indaga, se ha notizie di reato. Ma non se ne fa la solita corrida.
La Francia ha diciottomila morti, il quaranta per cento nelle case di riposo, ma non ho letto su "Le Monde" o sul "Figaro" di quattrocento inchieste avviate da quattrocento procure e, se ne hanno avviate quattro, se n' è data notizia in un trafiletto.
In Spagna secondo le stime gli anziani morti in ricovero sono almeno diecimila, la metà a Madrid, ma non ho letto sul "País" reportage su sequestri di documenti e sulle risultanze di colpevolezza appurate un quarto d' ora dopo. La nostra capacità di emettere sentenze in pagina nel tempo dell' istante a me fa orrore. Vederle emesse da gente di governo che dovrebbe starsene bella zitta, col casino che c' è e che, come tutti, ha contribuito ad alimentare, mi fa orrore e mi fa pena.
Vedere i microfoni tesi fra le labbra dei parenti delle vittime mi disgusta, perché i parenti delle vittime hanno il diritto di essere fuori di sé, ma la Giustizia (perdonate la maiuscola) ha il dovere di non esserlo mai. Che qualcuno abbia voglia di raccattare consenso con la caccia alla volpe sul dolore e sulla rabbia e sulla sete di vendetta nel mezzo della grande tragedia collettiva, mi conferma che il virus non ci migliora né ci peggiora: esalta quello che siamo.
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