TU QUOQUE, IDIOTA! – NELLA FURIA DEI VANDALI PRONTI A RIMUOVERE OGNI TRACCIA DELLA STORIA CI FINISCE PURE GIULIO CESARE: A ZOTTEGEM, IN BELGIO, UNA STATUA DEDICATA AL CONQUISTATORE DELLE GALLIE È FINITA NEL MIRINO DI CRETINI IGNORANTI CHE GLI HANNO STRAPPATO UNA LANCIA E HANNO CANCELLATO IL NOME PER SOSTITUIRLO CON “KRAPUUL”, OVVERO FECCIA – IL SINDACO PROMETTE CHE I DANNI SARANNO PAGATI DAGLI AUTORI DEL GESTO. MA FORSE SAREBBE MEGLIO RISPEDIRLI A SCUOLA…

-

Condividi questo articolo


Matteo Sacchi per "Il Giornale"

 

la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 4 la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 4

Non bastavano una scarica di pugnalate (secondo la tradizione ventitré) a tradimento, nella Curia di Pompeo. Ora Cesare potrebbe ripetere il famoso «Tu quoque» anche contro i vandali fiamminghi. La cronaca è semplice e merita di essere riportata con quella brevitas che era così cara al conquistatore delle Gallie. Una statua di Lui, Giulio Cesare, è stata danneggiata in Belgio a latere delle manifestazioni «Black Lives Matters» che hanno portato anche alla distruzione, rimozione o imbrattamento di diverse effigi del re Leopoldo II (che in effetti colonialista lo fu alquanto) in tutto il Paese.

la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 3 la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 3

 

L'attacco contro la statua del Pater Patriae romano è avvenuto a Zottegem, nelle Fiandre orientali, nella notte tra sabato e domenica, secondo quanto riportano dai media locali prontamente ripresi dalle agenzie italiane. I vandali - saranno stati di più o di meno dei congiurati delle Idi di Marzo? - hanno strappato dal bronzo una anacronistica lancia (avrebbe avuto più senso un pilum) che Giulio Cesare teneva in mano. Inoltre è stato cancellato il nome del dittatore (parola assolutamente positiva in senso romano), mentre è comparsa la scritta «krapuul» (feccia).

 

la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 2 la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 2

Le autorità hanno aperto un'inchiesta per scoprire i colpevoli. Il sindaco, Jenne De Potter, ha promesso di far riparare la statua «a spese degli autori» dell'atto di vandalismo. E qui, ci perdoni Cesare, abbandoniamo la sua lezione (mai un commento nel De Bello Gallico) e andiamo un pochino al di là dei fatti. Bisogna essere cretini per valutare il comportamento di un uomo morto nel 44 a.C. con i canoni morali del XXI secolo. Ma, del resto, le persone che aggrediscono un pezzo di bronzo spesso non sono dei geni. Però, in questo caso, la questione assume toni che vanno oltre il ridicolo e sfiorano il surreale.

 

Cesare era un combattente e viveva in un mondo in cui guerra e schiavitù erano all'ordine del giorno. Ma questo era il suo parere sui Galli Belgi: «Tra i vari popoli i più forti sono i Belgi, ed eccone i motivi: sono lontanissimi dalla finezza e dalla civiltà della nostra provincia; i mercanti, con i quali hanno scarsissimi contatti, portano ben pochi fra i prodotti che tendono a indebolire gli animi».

 

la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 1 la statua di giulio cesare vandalizzata in belgio 1

Quasi antiglobalista. Evidentemente aveva affrontato Belgi capaci di battersi coi vivi e non solo con le statue dei morti. Li vinse ma stipulando anche una serie di trattati che contribuirono a portare la Gallia nel mondo romano, tanto che secoli dopo i galli ottennero la piena cittadinanza. Per gli standard dell'epoca poi non guasta ricordare che politicamente Cesare era legato ai populares... Era fortemente criticato per i suoi gusti sessuali alquanto ambigui (parola di Catullo) e capace di legarsi a Cleopatra.

 

Una mossa che sarà stata anche di Realpolitik, ma avere un figlio con una non romana e riconoscerlo non era proprio una di quelle cose inseribili nel mos maiorum o nel concetto di purezza del sangue romano. Non per niente un grande storico dell'antichità, molto di sinistra, Luciano Canfora, ha definito Cesare nel titolo di un suo libro Il dittatore democratico. Insomma abbattere la statua di chiunque (a meno che non sia il tiranno del momento) è una cosa sempre senza senso. Ma in questo caso anche col senno del poi... Cari vandali (intesi non come popolo, ma certo come barbari) avete proprio preso la statua del tizio, anzi del Caio, sbagliato.

giulio cesare giulio cesare LA MORTE DI GIULIO CESARE LA MORTE DI GIULIO CESARE giulio cesare giulio cesare giulio cesare giulio cesare

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

NON È CON LE GUERRE CHE SI ESTIRPA IL TERRORISMO – ISRAELE POTREBBE INVADERE IL LIBANO GIÀ QUESTA SETTIMANA MA NON CAMBIERA' GRANCHE' – NETANYAHU E I SUOI ALLEATI FINGONO DI NON CAPIRE CHE PER RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE 

BISOGNA CREARE UNO STATO PALESTINESE - PER CREARE UN “NUOVO ORDINE” DI PACE IN MEDIO ORIENTE, TEL AVIV HA BISOGNO DI AVERE DALLA SUA PARTE LE OPINIONI PUBBLICHE INTERNAZIONALI: FARE GUERRA E ELIMINARE I CAPI DI HAMAS E HEZBOLLAH NON BASTERA' - IL MESSAGGIO DI NETANYAHU AGLI IRANIANI: "PRESTO SARETE LIBERI". IL PENTAGONO INVIA ALTRI SOLDATI E AEREI DA CACCIA IN MEDIO ORIENTE

DAGOREPORT - LA GUERRA D’ATTRITO NEL CENTRODESTRA NON SI FERMA A UCRAINA, AUTONOMIA, RAI, BANCHE E CANONE, MA SI ARRICCHISCE DI UNA NUOVA SORPRENDENTE ATTRICE PROTAGONISTA: BARBARA D’URSO – A VIALE MAZZINI SI MORMORA CHE DIETRO L’OSPITATA DELLA CONDUTTRICE A “BALLANDO CON LE STELLE” (COSTO: 70MILA EURO) CI SIA LO ZAMPINO DI TELEMELONI. UNA PIZZA IN FACCIA A PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE HA ALLONTANATO “BARBARIE” DA MEDIASET E NON VUOLE VEDERLA NEMMENO SULLE ALTRE RETI – L’AFFONDO DI GASPARRI SULLE BANCHE E SU ELON MUSK, L’AUTONOMIA, IL POSIZIONAMENTO INTERNAZIONALE: TUTTE LE SCHERMAGLIE TRA FRATELLI D’ITALIA, FORZA ITALIA E LEGA…

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE