TU VUO’ FA L’ITALIANO - SONO AUMENTATI I CITTADINI AMERICANI CHE VOGLIONO OTTENERE UN PASSAPORTO ITALIANO: A BATTERSI SONO SOPRATTUTTO I FIGLI O I NIPOTI DEGLI IMMIGRATI CHE VEDONO NELL'ITALIA UNA SORTA DI POLIZZA ASSICURATIVA, UN MODO PER GARANTIRSI UNA MAGGIORE LIBERTÀ DI MOVIMENTO IN FUTURO – C’È CHI SOGNA DI TRASFERIRE LA FAMIGLIA CON I BAMBINI PER NON DOVER PAGARE I COSTI ESORBITANTI DELL’ISTRUZIONE E ANZIANI CHE…

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Juliana Calistri, 46 anni, è cresciuta a Chicago, ma ha sempre respirato aria italiana in casa. I nonni sono cresciuti a Bagni di Lucca, in Italia, e sebbene suo padre fosse nato a Chicago, ha imparato a parlare prima l’italiano che l’inglese.

 

Ha sempre voluto ottenere la cittadinanza italiana, ma secondo le leggi italiane, alle donne di discendenza italiana nate all'estero, fino ad oggi era riconosciuta la facoltà di trasmettere la cittadinanza solo ai figli nati dopo il 1 gennaio del 1948, ovvero dopo l'entrata in vigore della Carta Costituzionale. Il padre di Juliana è nato nel ’47 e quindi non ha potuto ottenere la cittadinanza rinunciando negli anni a lottare. Ma Juliana durante il lockdown ha capito che non doveva arrendersi ed è arrivata alla storica sentenza del 2009 che aveva dato ragione a chi si era opposta alla legge sul lignaggio materno.

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Ha contattato Italian Citizenship Assistance, un'agenzia che aiuta le persone a ottenere i passaporti italiani e si è unita a centinaia di altre persone che hanno contattato l'agenzia negli ultimi mesi. Marco Permunian, il fondatore, ha raccontato: «Il numero di persone che ci ha contattato tra maggio è aumentata di cinque volte rispetto allo scorso anno». Juliana, infatti, è solo una delle tante persone, figli di immigrati che sogna di tornare in Italia. Sognano di ritrovare la libertà perduta nel loro Paese dopo che la pandemia e la politica degli ultimi anni hanno mandato in frantumi i sogni di libertà degli immigrati.

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Ma la verità è che avere un passaporto europeo è una sorta di polizza assicurativa, un modo per garantire la libertà di movimento in futuro. Alcune nazioni, come Cipro, Santa Lucia, Grenada, Malta, Turchia e Montenegro, offrono la cittadinanza a persone che acquistano proprietà all'interno dei loro confini o investono. Altri la offrono ai figli e ai nipoti di immigrati.

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Nell’ultimo periodo la richiesta di cittadinanza per discendenza è diventata popolare tra gli americani con radici in altri paesi. Ma nella maggior parte del mondo, la cittadinanza per discendenza familiare è difficile o meno vantaggiosa da ottenere per un titolare di passaporto statunitense, perché la cittadinanza viene trasmessa solo da genitore a figlio, perché il paese non consente la doppia cittadinanza (il che significa che l'americano dovrebbe rinunciare alla sua cittadinanza americana) o perché il secondo passaporto non offre vantaggi come opzioni di viaggio ampliate o istruzione gratuita.

 

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Ma chi punta sull’Italia non ci rinuncia facilmente. La signora Triola, direttrice marketing di Wethos che vive a Los Angeles, ha iniziato a cercare di ottenere la cittadinanza italiana nel 2018, ma ha lasciato stare il progetto dopo aver avuto difficoltà a rintracciare i documenti e i certificati dei nonni. Ma di recente, ha deciso di riprendere in mano la sua domanda: «Sembra che ci sia più libertà se sei un cittadino UE». «Assistenza sanitaria a prezzi accessibili e congedo parentale retribuito garantito sono altri vantaggi dell'avere una cittadinanza italiana» ha continuato Triola.

 

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Dave Gallo, 73 anni, un pensionato di San Francisco, ha avviato la procedura di richiesta della cittadinanza italiana nel 2017 ed è stata approvata nel febbraio di quest'anno. La pandemia ha confermato che ha fatto la scelta giusta: «A San Francisco, non c'è niente per gli anziani tranne le case di riposo». Dopo aver visitato l'Italia per la prima volta nel 2015, il signor Gallo ha scoperto che sette cugini vivono ancora nel paese dei suoi nonni.

 

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E adesso sogna di tornare a vivere in quel paesino del nord Italia dove c’è poco traffico lì, il costo della vita è più economico, è circondato da vigneti e si vive la socialità in modo differente: «La pandemia ha creato così tanta incertezza che nessuno sa come sarà la vita per i prossimi 10-15 anni.Per una persona anziana, sarà ancora più difficile. Dove voglio trascorrere il resto della mia vita?». Per il signor Gallo, la risposta è chiara: «l'Italia».

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