denis e francesca verdini foto barillari
La Procura di Roma ha chiesto l'assoluzione, con la formula perché il fatto non sussiste, per l'ex parlamentare Denis Verdini nell'ambito del processo svolto con il rito abbreviato in uno dei filoni della maxinchiesta sul caso Consip.
Il pm Mario Palazzi ha chiesto di fare cadere le accuse, con la stessa formula, anche per gli altri quattro imputati che avevano optato per questo tipo di rito: l'imprenditore Ezio Bigotti, l'ex parlamentare Ignazio Abrignani, l'ex ad di Grandi Stazioni Silvio Gizzi e l'ex ad di Consip, Domenico Casalino.
Nei loro confronti le accuse sono, a seconda delle posizioni di turbativa d'asta, traffico influenze illecite e concussione. Nei confronti dell'imprenditore Alfredo Romeo, che non aveva chiesto l'abbreviato, il rappresentante dell'accusa ha chiesto il non luogo a procedere per turbativa d'asta.
Nel procedimento compare anche Tiziano Renzi (accusato di traffico di influenze illecite e turbativa d'asta), padre dell'ex presidente del Consiglio. Per lui e altri sei imputati che hanno scelto il rito ordinario, tra cui l'ex parlamentare Italo Bocchino, la procura ha ribadito la richiesta di rinvio giudizio. In questo filone processuale si è costituto come parte civile l'ex ad di Consip Luigi Marroni in riferimento alle minacce ricevute dall'imprenditore fiorentino Carlo Russo.