PER VINCERE LA GUERRA CON HAMAS, ISRAELE DEVE ESSERE IMPREVEDIBILE “COME UN CANE PAZZO” – L’ATTACCO NELLA STRISCIA DI GAZA NON È SOLO UN’OFFENSIVA TERRESTRE, MA UN’AZIONE INTEGRATA DA CIELO E MARE –IL VERO OBIETTIVO RESTANO I TUNNEL: TEL AVIV HA NEL SUO ARSENALE BOMBE SPECIALI CHE PENETRANO PER DODICI METRI NEL SOTTOSUOLO, E LIQUIDI CHE FANNO ESPLODERE LE GALLERIE. MA IL RISCHIO È DI UCCIDERE ANCHE GLI OSTAGGI IN MANO AI TERRORISTI. PER QUESTO, DEVONO ENTRARE I CORPI SPECIALI…

-

Condividi questo articolo


 

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

benjamin netanyahu benjamin netanyahu

Israele ha sempre dovuto innovare il suo modo di combattere. La sorpresa è l’unico fattore che gli ha garantito la vittoria affrontando nemici su più fronti. […]

 

Quando le brigate israeliane si sono mosse in maniera prevedibile, come in Libano contro Hezbollah nel 2006, i risultati sono stati disastrosi. Per questo anche nella nuova offensiva di Gaza i generali cercano di applicare l’imperativo di Moshe Dayan, il condottiero della Guerra dei Sei giorni: «Dobbiamo lottare come un cane pazzo». Le azioni devono sempre essere determinate e soprattutto inattese.

L OPERAZIONE DI TERRA ISRAELIANA NELLA STRISCIA DI GAZA L OPERAZIONE DI TERRA ISRAELIANA NELLA STRISCIA DI GAZA

 

[…] Il primo elemento che emerge dalla notte più lunga di Gaza è che non si è trattato di un’offensiva terrestre, ma di un’azione integrata da cielo, terra e mare. In passato, prima gli aerei hanno bombardato e dopo sono entrati in azione i tank e le squadre d’assalto.

 

Adesso invece tutto avviene contemporaneamente, con una serie di mosse sincronizzate: i caccia lanciano bombe a pochi metri dai blindati che avanzano e lo stesso fanno le navi lanciamissili, appoggiando tutti insieme le incursioni in profondità delle forze speciali.

 

Una somma di raid simultanei senza una linea del fuoco netta, che hanno trasformato la parte settentrionale della Striscia in un unico campo di battaglia. Gli strateghi della Nato teorizzano da oltre vent’anni una campagna del genere, che richiede un coordinamento perfetto e una piena condivisione della situazione sul terreno, ma nessuno era stato in grado di realizzarla.

 

 

attacco israele a gaza attacco israele a gaza

Israele sta tentando di farlo a Gaza, in un dedalo di palazzi dove decine di migliaia di abitanti sono stati coinvolti nelle sparatorie, senza possibilità di fuga. I generali confidano nei visori sofisticati dei droni e dei blindati, assistiti dall’intelligenza artificiale, per distinguere tra miliziani e civili ma le perdite tra la popolazione saranno comunque drammatiche.

 

Molti guerriglieri usciranno dai rifugi per ostacolare le irruzioni, esponendosi così al tiro di jet e artiglieria. Il numero di capi jihadisti uccisi continua a crescere: sono di rango medio-basso, probabilmente colpiti alla testa delle loro truppe.

 

aiuti umanitari a gaza aiuti umanitari a gaza

Le colonne corazzate, entrate nella Striscia ma rimaste ai margini, devono proteggere con cannoni e mortai gli incursori che stanno combattendo più all’interno per scardinare la rete sotterranea dei tunnel di Hamas.

 

Le Israeli Defence Forces ieri hanno dichiarato di averne distrutti 150, facendo capire che sono stati il bersaglio principale dei blitz sincronizzati. Anonimi ufficiali hanno detto che sono state usate bombe aeree di nuovo tipo: forse una versione delle “bunker buster” da due tonnellate, che penetrano per dodici metri nel sottosuolo prima di generare un’onda di fuoco e pressione che si espande nei cunicoli.

 

gaza distrutta dagli attacchi israeliani 1 gaza distrutta dagli attacchi israeliani 1

La resistenza delle catacombe però non può essere sconfitta dal cielo: richiede un lento assedio sul campo. Gli israeliani hanno progettato un arsenale di trivelle, sonde telecomandate, perforatrici semoventi. Hanno creato esplosivi speciali come Emulsa, un gel mescolato ad acqua che viene fatto scorrere nelle gallerie: nel 2014 ne sono servite tra nove e undici tonnellate per smantellare un singolo caposaldo sotterraneo. Attività lunghe, che imporranno ai soldati di mantenere per giorni il controllo delle zone dove si trovano gli snodi della ragnatela scavata da Hamas. E che vanno condotte con enorme cautela, per non mettere a rischio la vita degli ostaggi.

LA SITUAZIONE SUL TERRENO NELLA STRISCIA DI GAZA - 29 OTTOBRE 2023 LA SITUAZIONE SUL TERRENO NELLA STRISCIA DI GAZA - 29 OTTOBRE 2023 soldati israeliani soldati israeliani mappa della zona di evacuazione di gaza mappa della zona di evacuazione di gaza attacco israeliano su gaza 1 attacco israeliano su gaza 1 attacco israeliano su gaza 4 attacco israeliano su gaza 4 attacco israeliano su gaza 5 attacco israeliano su gaza 5 attacco israeliano su gaza 4 attacco israeliano su gaza 4 artiglieria israeliana contro gaza artiglieria israeliana contro gaza attacco israeliano su gaza 1 attacco israeliano su gaza 1 attacco israeliano su gaza 2 attacco israeliano su gaza 2 attacco israeliano su gaza 8 attacco israeliano su gaza 8 distruzione a gaza distruzione a gaza il volantino di israele con l appello a evacuare gaza nord il volantino di israele con l appello a evacuare gaza nord gaza distrutta dagli attacchi israeliani gaza distrutta dagli attacchi israeliani daniel hagari daniel hagari gaza distrutta dagli attacchi israeliani gaza distrutta dagli attacchi israeliani gaza distrutta dagli attacchi israeliani 2 gaza distrutta dagli attacchi israeliani 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…