Maria Elena Barnabi per http://www.cosmopolitan.it
Ogni volta che intervisto la gente del porno (come quella volta che avevo sentito Rocco Siffredi o le registe hard), mi stupisco di come siano in grado di leggere la vita e le persone. Mi stupisco della quantità di verità assolute che mi raccontano. Come se dentro avessero una saggezza antica e istintiva che gli viene dall'aver fatto l'amore con tantissime persone diverse, dall'aver penetrato e dall'essersi fatti penetrare, dall'aver leccato e dall'essersi lasciati leccare, per ore, giorni, anni, in un loop di psicodrammi sessuali.
L'unica cosa che conta è saper scopare con chiunque, entrare in connessione con chiunque abbiano davanti, indipendentemente da chi sia. È un lavoro a togliere, quello del pornoattore, un lavoro che ti porta il più possibile vicino all'essenza dell'essere persona. E quando hai tolto tutto, ti resta la capacità di capire e di agire con uno sguardo, un gesto, una parola. Ecco perché per parlare delle regole perfette del pompino perfetto ho scelto di intervistare una donna che si presenta come donna del porno, non tanto per farmi raccontare le tecniche (ché ormai come si lecca, succhia e titilla lo sappiamo tutti), ma perché svelasse l'attitude giusta.
LA PORNOSTAR PAOLA SAULINO
Lei è l'aspirante showgirl/pornostar/artista/attrice Paola Saulino, che forte della sua laurea in comunicazione con indirizzo arte contemporanea, qualche mese fa ideò il Pompa Tour, ovvero fellatio gratis a tutti coloro che fa avessero votato no al referendum costituzionale. La cosa l'ha resa famosa anche all'estero: la pornostar inglese Harriet Sugar Cookie l'ha intervistata proprio per farsi rivelare i segreti del blow job perfetto, e insieme hanno realizzato un tutorial che puoi vedere qui.
Ho scelto di sentire lei perché in questo video pone molto l'accento non tanto sulle pratiche, ma sul comportamento. Mi è sembrato un approccio interessante. E infatti Paola mi racconta che da anni studia la pnl, la programmazione neurolinguistica (una tecnica di counseling e comunicazione) e che spesso applica le tecniche della pnl al sesso «Nella fellatio, per esempio, anche quando hai un rapporto occasionale, lo scopo non deve esser mai solo l'orgasmo.
Se vuoi fargli un pompino a regola d'arte, gli devi rimandare un'immagine migliore di se stesso. Devi farlo stare bene, farlo sentire meglio, fargli capire che sei stata contenta di quello che gli hai fatto. Altrimenti, sarà solo l'ennesimo rapporto orale che ha ricevuto. In un mondo in cui il porno è alla portata di tutti, mettere un senso dietro a una fellatio significa attribuirgli una mediazione estetica: il sesso, anche quando è occasionale, può diventare sentimento, comunicazione, volontà di esprimersi, concetto».
E quali sono i segreti per raggiungere tale scopo? Paola ha ideato una sigla, un acronimo che è una dichiarazioni di intenti per la fellatio. «La sigla che tutti dobbiamo tenerci a mente è OPDAP. Ogni lettera sta per una parola chiave che ci può ispirare mentre stiamo praticando un rapporto orale su un uomo: O sta per occhi, P per parole, D per donare e donarsi, A per adattarsi e infine P sta per plauso». Voilà, la spiegazione.
O COME OCCHI
La O di occhi rappresenta il contatto visivo. «Per stabilire una connessione il tuo partner durante il sesso orale, guardalo negli occhi sempre», spiega Paola. «Così puoi anche capire se la cosa gli sta piacendo. Secondo la mia esperienza, forse solo lo 0,5 per cento degli uomini non ama incrociare lo sguardo di chi ha in bocca il suo pene. Gli altri, praticamente tutti, lo trovano molto sexy».
P COME PAROLE
«Impara a verbalizzare ciò che stai facendo, descrivi le tue azioni. Mentre sei lì che passi da una parte all'altra dell'asta, oppure dall'asta ai testicoli, fermati e di' che cosa stai facendo in quel momento e che cosa andrai a fare», raccomanda Paola. «Perché il dirty talking non è solo usare appellativi trasgressivi. È anche, e soprattutto, dire quello che sta succedendo, è statuire un principio di realtà».
D COME DONARE E DONARSI
«Il sesso orale fatto bene è una questione di generosità e di simpatia, intesa proprio come "sentire con"», dice l'esperta. «È quella cosa che tanto contraddistingue le donne del cinema di Tinto Brass: Stefania Sandrelli, con il suo corpo e il suo sorriso, era sexy perché si offriva con generosità. E poi, se ci fai caso, la Sandrelli sorrideva sempre nei film di Tinto. Quindi, quando fai sesso orale, ogni tanto fermati, guardalo negli occhi e sorridigli. L'uomo impazzisce quando una donna sorride perché capisce che lei prova piacere nel dargli piacere».
A COME ADATTARSI
«Essere disponibili e malleabili è una dote meravigliose, nel sesso e nella vita», sostiene Paola. «Adattarsi significa capire gli altri e fare cose che normalmente non faresti con l'unico scopo di implementare la comunicazione e di superare i propri limiti. Quante donne, per esempio, sono molto rigide sulla questione dello sperma?
Dicono che non ne amano il sapore, che l'odore è spiacevole, che la sola idea di ingerirlo provoca loro conati di vomito. A parte che se non ti piace l'odore del tuo uomo, probabilmente non lo ami davvero, ma comunque a parte questo: è davvero così difficile, per una volta, o due, o tre, andare incontro ai desideri del proprio partner e provare a regalargli un rapporto orale completo? Adattarsi significa anche lasciarsi andare, provare ad alzare l'asticella, non avere paura di provare cose nuove».
P COME PLAUSO
«Siccome stiamo parlando di un erotismo gioioso, è bello ricevere i complimenti per aver reso contento qualcuno», sostiene la Saulino. «Anzi, una consuetudine del genere in una coppia rodata è importantissima, è appagante per entrambi: all'uomo permette di ringraziare, alla donna di sentirsi apprezzata. Ma anche se il rapporto è occasionale, bisogna sempre rinforzarsi positivamente e dire: "Ti è piaciuto, sono stata brava?". Sentirsi rispondere: "Sei stata bravissima", è la giusta e degna fine di un rapporto costruito per dar piacere ad entrambi».