FRANCESCO SEMPRINI per la Stampa
Era stata arrestata già 24 volte Angelina Barini, la prostituta fermata per la morte di Andrea Zamperoni, lo chef originario di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, e dipendente di Cipriani Dolci, trovato morto mercoledì sera in un motel del Queens dopo che per quattro giorni si erano perse le sue tracce.
La donna era una vecchia conoscenza del New York Police Department, il suo nome era legato ai reati di detenzione e cessione di droghe illegali, oltre al possesso di refurtiva. L' arresto più recente risale al 19 dicembre scorso per taccheggio, ovvero sette mesi prima che lei e il suo protettore, attualmente braccato dalla polizia presumibilmente assieme ad altri individui della cosiddetta «banda dei motel», causassero la morte di tre persone, l' ultimo dei quali è Andrea.
Lunedì pomeriggio la donna 41 enne, è apparsa davanti al giudice federale Steven Gold del Eastern District of New York, a Brooklyn, vestita in tuta grigia e scarpe da ginnastica. Si è limitata a rispondere «sì, vostro onore» quando ha confermato di essere una prostituta e di aver dato a Zamperoni ecstasy liquida dopo che lui l' aveva pagata per sesso.
Non si è tuttavia dichiarata colpevole o innocente. L' avvocato che le è stato assegnato, Mildred Whalen, non ha ancora determinato con esattezza di che nazionalità sia, forse di origini italiane o ispaniche. Barini resta in carcere senza possibilità di rilascio su cauzione, con l' accusa di cospirazione per distribuzione e possesso per spaccio di una o più sostanze contenenti fentanyl, potente analgesico oppioide che sta causando una vera strage negli Stati Uniti.
Dettagli inquietanti emergono dai documenti depositati in tribunale, di cui La Stampa ha ottenuto una copia, e in cui è contenuta la deposizione di Joshua Futter, l' agente speciale della sezione investigativa del Dipartimento della Sicurezza nazionale rilasciata lo scorso 23 agosto. Ovvero due giorni dopo il ritrovamento di chef Andrea nella stanza numero 15 del Kamway Lodge di Elmhurst, stamberga nota per i giri di prostituzione e droga, e l' arresto di Barini.
È stata infatti la donna ad aprire la porta agli agenti giunti mercoledì alle 20 e 30 sul luogo del delitto sulla base di una segnalazione anonima. Il decesso di Zamperoni risale però alla mattina di domenica, dopo un forte malore accusato dal 33 enne che ha iniziato a perdere sangue dal naso e dalla bocca. Barini - sembra - voleva chiamare soccorsi ma il suo protettore si sarebbe opposto, causando la morte dello chef.
L' altro elemento che emerge è che nelle oltre 72 ore successive al decesso, la prostituta, il suo protettore e altri individui, tutti immortalati dalle telecamere di sorveglianza del motel, avrebbero fatto diversi sopralluoghi nella stanza numero 15 per capire come sbarazzarsi del corpo. Non ultima l' ipotesi di farlo a pezzi e metterlo in una valigia, probabilmente la stessa rivenuta vuota nella stanza degli orrori assieme a liquido rosa, pipe di vetro, bottiglie di candeggina, una sega elettrica.
Una organizzazione a delinquere rodata, visto che non era la prima volta che agivano. A loro sono riconducibili altri due decessi per overdose di droghe e fentanyl in altri due motel non lontani. Il primo risale al 4 luglio quando a morire è stato il 51 enne Jesus Rosario, il secondo all' 11 luglio e la vittima risponde al nome di Jean-Alessandro Silvero, la cui madre è comparsa lunedì in tribunale. Tutte e tre le volte la donna è stata immortalata dalle telecamere di sorveglianza, e chissà a quanti altri casi non denunciati può essere ricondotta la gang. Ciò vuol dire che la morte di Andrea poteva essere evitata, sia prestando i tempestivi soccorsi al manifestarsi del malessere, sia se la donna fosse stata fermata prima, visto che era ben nota alle forze dell' ordine.
«Non ci credo. Non sono cose vere, quindi a me non interessano», ripete dalla sua casa di Casalpusterlengo (Lodi) Oriella Ave Dosi, la madre di Andrea. Intanto il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, ha reso noto che l' indagine conoscitiva aperta sulla morte di Zamperoni non potrà avere sviluppi sebbene l' indagine in Usa sarà seguita dal funzionario di collegamento. Ieri intanto a Manhattan tutto il personale del gruppo Cipirani ha voluto rendere omaggio in forma strettamente privata e alla presenza del fratello Stefano, a Chef Andrea. La salma potrebbe rientrare in Italia già domani.
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