1- AIUTO, ARRIVANO I “PORNODEM”! MILITANTI HARD E STRIP-TEASE ALLE FESTE DELL'UNITà - 2- PD DIVISO TRA BOICOTTAGGI IN NOME DEL BUON GUSTO E LO STRIP IN NOME DELLA CASSA - 3- IL "BUNGA BUNGA" DEMOCRATICO FA IMBUFALIRE L'ALTRA METÀ DEL CIELO: TALE MANUEL DETTO “IL VICHINGO” HA PAREGGIATO IL CONTO APERTO DALLA BALLERINA JESSICA - 4- LO "SCANDALO" DELLA GIOVANE SEGRETARIA DI UN CIRCOLO PD DELLA PROVINCIA DI PISA CHE AVEVA DECISO DI GIRARE UN FILM PORNO INDOSSANDO UNA MASCHERINA - 5- SEGNO DEI TEMPI RIDURRE IL PALCOSCENICO DELLE FESTE DELL'UNITà, CHE HANNO SEGNATO LA CULTURA DEL PAESE, A UNA RIBALTA DI AVANSPETTACOLI DA FESTA STRACAFONAL -

Condividi questo articolo


Luca Telese per "il Fatto quotidiano"

pdpornopdporno

Che cosa si nasconde dietro l'ennesima notizia di uno spogliarello alla Festa democratica? Che cosa raccontano le gonne che si sollevano nelle locandine, i reggiseni che volano sui palchi, le dirigenti che si nascondono dietro le mascherine hard e i dibattiti sullo strip sì strip no, innescato dall'ennesimo caso giornalistico?

pdpornopdporno

Ieri su Repubblica, Antonello Caporale ci ha raccontato divertito, ma con la penna intinta nel vetriolo, della festa di Campiano, un paese alle porte di Ravenna, dove è andata in scena la polemica (con invito al boicottaggio) fra le donne del partito - che volevano impedire lo show nel nome del buon gusto - e i dirigenti della federazione, che volevano procedere allo spogliarello nel nome del tutto esaurito.

pdpornopdporno

E ci ha raccontato di una grottesca par condicio, quella che ha portato uno spogliarellista maschio, tale Manuel detto "il vichingo", a pareggiare il conto aperto dalla ballerina Jessica, salendo sul palco per la gioia delle osservatrici del gentil sesso. E le cronache ci hanno raccontato, persino di un'ipotesi di alternativa bocciata, ovvero la proiezione del (bel) documentario di Lorella Zanardo su "Il corpo delle donne", da cui la giovane intellettuale ha anche tratto un saggio (edito dalla Feltrinelli).

Questo caso, segue di poco altri segnali ammonitori, come il dibattito sul perizoma-sì perizoma-no, e come l'annunciato - e poi ritirato - invito a una pornostar durante la festa di Campi Bisenzio del 2009. All'epoca, ad organizzare un dibattito sul sesso era stato l'assessore Pier Natale Mengozzi (con delega alle politiche della salute abitativa), che voleva sul palco l'attrice hard fiorentina Laura Panerai. "Aveva confermato la sua presenza fino all'ultimo - spiegarono gli organizzatori dell'evento - ma alla fine ha dato forfait senza spiegazioni. Eppure il nostro sarebbe stato un dibattito normalissimo".

pdpornopdporno

Segno dei tempi: all'epoca quindi era stata l'autocensura a prevalere sul piacere della dissacrazione. Ma era pur sempre per un dibattito. Mentre poco più di un mese fa, "lo scandalo" (si fa per dire) era deflagrato a San Miniato dove si era scoperto che una dirigente del partito di Pier Luigi Bersani divideva la passione per la politica con quella per l'hard.

pdpornopdporno

E il cortocircuito fra le due vite era diventato inconciliabile quando una giovane segretaria di un circolo Pd della provincia di Pisa aveva deciso di girare un film porno. Indossava una mascherina durante le scene roventi, ma era stata riconosciuta confrontando le immagini del film intitolato E' venuto a saperlo mia madre con quelle del suo profilo su Facebook. Ieri qualche buontempone ha titolato: "È venuto a saperlo Bersani".

Eppure, in questo slittamento progressivo verso la frontiera dell'hard c'è qualcosa che dovrebbe far riflettere. Ancora nel 1989, la rigidità del puritanesimo comunista faceva sì che la festa di Cuore di Montecchio venisse occupata da una rappresentanza di una sezione del partito locale, e che un compagno prendesse il microfono apostrofando duramente Michele Serra (raccontò lui stesso l'episodio): "Come può l'Unità contribuire all'edificazione del socialismo se il supplemento che tu stesso dirigi ospita parolacce tette, culi e turpiloquio ?".

pdpornopdporno

In realtà, quella di Cuore era davvero satira e la "Classifica dei culi e delle tette", pubblicata dal settimanale era un esercizio di vigilanza algebrico sulle copertine scollacciate dei settimanali. La festa dell'Unità era però intrisa di pedagogia e anche i fondali della gara del tappo venivano vagliati dalla commissione organizzatrice delle feste.

Adesso i controlli sono saltati, le Feste democratiche si fanno ("Democratic party") la pedagogia scompare perché non si sa bene cosa insegnare, e gli spettacoli della porno-politica inseguono il gusto del pubblico. Questo però, mentre nel resto del mondo cresce la domanda di erotismo e crolla quella di spogliarello. A Parigi il Moulin Rouge rischia la chiusura e si dibatte sui tagli, il pubblico diserta gli spettacoli e lo striptease diventa davvero un retaggio archeologico, la risposta dello star system alle pruderie del secolo Novecento.

pdpornopdporno

Lo spogliarello democratico, dunque, non dovrebbe suscitare nessuna reazione moralistica e nemmeno toni indignati, ma nemmeno essere considerato come un normale segno dei tempi, uno spettacolo come gli altri. Parlino pure di sesso, i democratici, se vogliono, dibattano e mostrino il cinema erotico, ma non degradino il palcoscenico delle feste, che hanno segnato la cultura del paese, a una ribalta di avanspettacoli da festa strapaesana. Fuori tempo massimo.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…