1- ELLEKAPPA: “INNESCATO IL TIMER DI MENTI RAFFINATISSIME CONTRO IL QUIRINALE” - “SI AVVICINA IL TINTINNARE DELLE ELEZIONI” (ARRIVANO BOMBE COME AI TEMPI DI FALCONE-BORSELLINO QUANDO ANDREOTTI VENNE “AZZOPPATO” E SALÌ AL COLLE SCALFARO?) - 2- SALLUSTI: “NAPOLITANO INVOCA UNA VELOCE APPROVAZIONE DELLA LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI (OLTRE CHE LA DISTRUZIONE DI QUELLE CHE LO RIGUARDANO) CHE LUI STESSO FECE MARCIRE IN PARLAMENTO TRA GLI APPLAUSI DEGLI ANTIBERLUSCONIANI” - 3- TRAVAGLIO: “L’ORA È GRAVE. MAI, NEMMENO DOPO LA DISFATTA DI CAPORETTO, LA PATRIA FU ALTRETTANTO IN PERICOLO. IL NEMICO CI ASCOLTA: SI PONGA DUNQUE PRONTAMENTE MANO ALLA LUNGAMENTE AUSPICATA LEGGE BAVAGLIO CHE, MAI COME ORA CHE ASCOLTANO ANCHE NOI, SI È RESA COSÌ URGENTE. DUNQUE SI ATTIVI LA MOBILITAZIONE GENERALE E NON SI ESCLUDANO MISURE ESTREME COME LA SERRATA DELLE EDICOLE” -

Condividi questo articolo


1 - VIGNETTA...
Ellekappa per "la Repubblica" - "Innescato il timer di menti raffinatissime contro il Quirinale" - "Si avvicina il tintinnare delle elezioni".

ALESSANDRO SALLUSTIALESSANDRO SALLUSTI

2 - NAPOLITANO HA PAURA...
Alessandro Sallusti per "il Giornale"

Il presidente Napolitano ha paura. Paura che la sua immagine, costruita cristallina e super partes, venga infangata da una storiaccia tutta italiana fatta di veleni, sospetti e intercettazioni telefoniche probabilmente illegali, finite sui giornali. La vicenda è nota, e riguarda l'ipotesi di una trattativa, agli inizi degli anni Novanta, tra Stato e mafia per mettere fine alla stagione delle stragi in cambio di una attenuazione del regime di carcere duro per i padrini delle cosche.

NICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANONICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANO

Roba vecchia, che coinvolge esponenti dei governi di allora, da Ciampi a Conso, da Martelli a Mancino. E proprio quest'ultimo, chiamato in causa di recente per falsa testimonianza, chiede aiuto oggi al Quirinale. Telefonate con gli stretti collaboratori del capo dello Stato e con Napolitano stesso che potrebbero far desumere un interessamento del Colle per mettere tutto a tacere. Ma come, il custode della Costituzione che si interessa dei destini giudiziari di vecchi compagni d'armi (politicamente parlando)?

Napolitano, come fece Scalfaro a suo tempo sulle accuse per i fondi neri, urla il suo «non ci sto». Campagna diffamatoria basata sul nulla, dice, autoassolvendosi e invocando una veloce approvazione della legge sulle intercettazioni telefoniche (oltre che la distruzione di quelle che lo riguardano) che lui stesso fece marcire in Parlamento tra gli applausi degli antiberlusconiani. Le reazioni dei vertici politici, da Casini a Fini, sono di unanime solidarietà.

PIERO GRASSOPIERO GRASSO

Improvvisamente sparisce quella libertà di stampa, di intercettazione e di sputtanamento invocata negli anni scorsi per fare fuori Berlusconi. Tutto d'un tratto le alte cariche dello Stato non devono più affidarsi alla magistratura e difendersi nei processi, come i cittadini comuni, ma sottrarsi per diritto divino ai processi stessi.

vignetta mancino vincinovignetta mancino vincino

L'uomo più amato dagli italiani è nella palta. E per uscirne, invece di spiegare, si aggrappa alle leggi salva presidente, invoca il silenzio dei giornali, ipotizza complotti. Che se ci sono non sono diversi da quelli usati, con il suo silente consenso e a volte plauso, per fare fuori il governo di centrodestra. Questo non ci consola, né fa giustizia dei torti. Ci fa solo sorridere vedere come leggi, etica e morale vengano sterzate, dai più, a seconda dei casi.

 


Marco Travaglio per il "Fatto quotidiano"

LORIS D AMBROSIOLORIS D AMBROSIO

Corazzieri, palafrenieri, ciambellani, aiutanti di campo, assistenti al Soglio, guardie svizzere, marchesi del Grillo, magistrati democratici, giuristi, costituzionalisti, fuochisti, macchinisti, ferrovieri, uomini di fatica, ma soprattutto frenatori e pompieri sono pregati di convergere al segnale convenuto in piazza del Quirinale, possibilmente muniti di bandierine tricolori o pavesati di vessilli biancorossoverdi, e di cingere di un cordone protettivo il Sacro Palazzo a protezione dell'Illustre Inquilino, assediato da pm irresponsabili che intercettano falsi testimoni e "alcuni quotidiani" che "riempiono pagine con conversazioni telefoniche intercettate in ordine ad indagini in corso sugli anni della più sanguinosa strage di mafia", dando per giunta "interpretazioni arbitrarie e tendenziose e talvolta versioni perfino manipolate".

ilmale vignetta quirinale ilmale vignetta quirinale

L'ora è grave. Mai, nemmeno dopo la disfatta di Lissa, il disastro di Adua, la rotta di Caporetto, la Patria fu altrettanto in pericolo. Il nemico ci ascolta: si ponga dunque prontamente mano alla lungamente auspicata legge bavaglio che, mai come ora che ascoltano anche noi, si è resa così urgente. Dunque si attivi la mobilitazione generale e non si escludano misure estreme come il coprifuoco e la serrata delle edicole.

SCALFARI E NAPOLITANO ALLA FESTA DEL 2 GIUGNOSCALFARI E NAPOLITANO ALLA FESTA DEL 2 GIUGNO

Radio e tv, già opportunamente anestetizzate, trasmettano marce militari o, in caso di incursioni nella musica pop, brani esclusivamente tratti dal repertorio dei Tiromancino. Per motivi di ordine pubblico, è abolita dal dizionario la parola "trattativa". Il monito è uno solo, categorico e impegnativo per tutti: "Sopire e troncare", come disse il conte Zio, indimenticato padre della Patria assieme a don Abbondio e a Pinocchio. Twitter, facebook e gli altri social network rilancino pedissequamente gli ottimi messaggi di Sua Eccellenza il portavoce Cascella.

CARLO AZEGLIO CIAMPI - copyright PizziCARLO AZEGLIO CIAMPI - copyright Pizzi

Bene la stampa, con l'eccezione di quegli "alcuni quotidiani" (praticamente uno, il solito), che vanno isolati. Ottima l'Unità, che nel giorno delle intercettazioni titola: "Severino: ‘Verità sulle stragi mafiose ma basta illazioni'. Mancino e il Quirinale: nessuna violazione". Eccellente il video-messaggio dell'amico Eugenio. Peccato che accanto al secco e virile titolo "Scalfari: irresponsabili gli attacchi a Napolitano, c'è chi prende di mira lui per far cadere Monti", compaia l'articolo arbitrario, tendenzioso e manipolatorio dei cronisti Bolzoni e Palazzolo: "Dal Quirinale D'Ambrosio seguiva ogni sviluppo dell'inchiesta sulla trattativa, sperava in un ‘coordinamento' che di fatto sfilasse ogni potere d'indagine ai pm siciliani e ragionava sul da farsi con Mancino... Le telefonate intercettate stanno scoprendo un eccessivo attivismo al Quirinale sulla delicata inchiesta di Palermo e sfiorano più di una volta il nome di Giorgio Napolitano".

Giovanni ConsoGiovanni Conso

Onde evitare che la gente capisca, si raccomanda di disperdere con gli idranti i cronisti, troppo legati ai fatti, per non contraddire i commentatori. Monito per l'amico Corriere: non si può titolare "‘Il presidente parla con Grasso'. Il consigliere informava Mancino", vanificandogli sforzi dell'eccipuo Battista che, anziché meravigliarsi delle chiamate di Napolitano a Mancino, si sdegna giustamente perché sono finite nelle intercettazioni di Mancino; e quelli del fine Ainis, che dice "nessuna interferenza, semmai un richiamo e una vigilanza doverosi. Esercitati in modo trasparente. Insomma una bolla di sapone".

MARCO TRAVAGLIOMARCO TRAVAGLIO

Ma cribbio, sincronizzate gli orologi e coordinate gli interventi! Abrogate i fatti per non disturbare le opinioni! Benissimo gli amici giornali di centrodestra che nascondono tutto e il loro padrone sa perché. Magnifico il Foglio del patriota Giuliano, che giustamente lincia Ingroia, peccato non lo legga nessuno (all'uopo, si raccomanda di acquistare copie del Foglio da abbandonare fischiettando nei bar e sulle panchine ai giardinetti per dare massima diffusione). In caso di dubbi o incertezze residui, adottare la linea del consigliere D'Ambrosio dinanzi ai pm di Palermo: "Io, quando parlo di decreto, non parlo di decreto". Viva l'Italia, viva la Repubblica.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO