1- SI PUO’ CROCIFIGGERE UNA PERSONA PRENDENDO PER ORO COLATO ACCUSE DI UNO COL VOLTO MASCHERATO E LA VOCE CONTRAFFATTA CHE, INTERVISTATO DA “REPORT”, SPACCIANDOSI PER UN DIRIGENTE DI WIND AFFERMA CHE LUIGI GUBITOSI, IL CANDIDATO DI MONTI A DIRETTORE GENERALE DELLA RAI, FU SPONSORIZZATO A WIND DA LETTA-BISIGNANI? - 2- CARO TRAVAGLIO, GENTILE GABANELLI, ALMENO I PENTITI DI MAFIA MOSTRANO LA FACCIA - 3- CAMUFFANDOSI, CHIUNQUE PUO’ SPUTTANARE CHIUNQUE, SENZA UNO STRACCIO DI PROVA - 4- PERCHE’ LA GABANELLI, NEI SUOI ARTICOLI SUL ‘’CORRIERE DELLA SERA”, O TRAVAGLIO SUL SETTIMANALE “A”, GRUPPO RCS-CORRIERE, NON SI DIVERTONO A DOMANDARE A FERRUCCIO DE BORTOLI SE CONOSCE LUIGI BISIGNANI E QUANTO IL CELEBRE PIDUISTA-FACCENDIERE-TANGENTARO-ECCETERA HA CONTRIBUITO AL SUO RITORNO AL CORRIERE? - 5- LE INTERCETTAZIONI IN CUI BISIGNANI PARLA DI "PAOLO E FERRUCCIO" E DI MARIO CALABRESI

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Vittorio Malagutti per il Fatto

LUIGI GUBITOSI E LAPO ELKANN - copyright PizziLUIGI GUBITOSI E LAPO ELKANN - copyright Pizzi

Luigi Bisignani chi? Il giorno dopo la sua nomina a direttore generale della Rai, il manager di lungo corso Luigi Gubitosi ci tiene a far sapere che è tutto un equivoco. Che lui Bisignani proprio non l'ha mai conosciuto. Nemmeno una telefonata con il lobbista piduista, da poco condannato a 20 mesi di carcere (patteggiati). Insomma, niente di niente.

LUIGI BISIGNANI AGLI INTERNAZIONALI DI TENNIS FOTO ANSA jpegLUIGI BISIGNANI AGLI INTERNAZIONALI DI TENNIS FOTO ANSA jpeg

E allora il misterioso personaggio che cinque anni fa raccontò il contrario alla trasmissione televisiva Report si dev'essere sbagliato. Questa la versione di Gubitosi, che, comprensibilmente, proprio non ci sta a essere dipinto come un amico di Bisignani, il quale, peraltro, prima dell'arresto di un anno fa (e forse anche adesso) s'intratteneva amabilmente e abitualmente con alti dirigenti di grandi banche e aziende. Alla larga da mister P4, si schermisce Gubitosi con amici e portavoce.

In effetti, i ritrattini standard pubblicati ieri dalla gran parte dei giornali descrivono il nuovo direttore generale della Rai come un uomo schivo, riservato, gran lavoratore, lontano da salotti e mondanità. Certo Gubitosi è persona pacata e riflessiva, ma chi lo conosce bene non ricorda di averlo mai visto con gli abiti da frate trappista che in queste ore gli sono stati cuciti addosso.

FAZIO E GABANELLIFAZIO E GABANELLI

Sposato, un figlio adolescente, il manager fino a ieri a capo della filiale italiana di Bank of America- Merrill Lynch, frequenta Cortina e la Costa Azzurra, ed è socio del club Aniene, che conta tra gli iscritti molti vip o sedicenti tali di Roma. Giusto un anno fa, a fine maggio del 2011, Gubitosi festeggiò i 50 anni con un party da 300 invitati in un club di Saint Tropez.

PAOLO GIACCIO LUIGI GUBITOSI - Copyright PizziPAOLO GIACCIO LUIGI GUBITOSI - Copyright Pizzi

Napoletano di nascita, famiglia dell'alta borghesia, classe 1961, il manager scelto da Mario Monti per prendere il timone della Rai ha fatto una gran carriera in Fiat, a Torino, tra il 1986 e il 2005. È entrato con Romiti ed è uscito con Sergio Marchionne, vittima di una delle tante purghe decise dall'amministratore delegato col maglioncino nero. Gubitosi è cresciuto sotto l'ala di Francesco Paolo Mattioli, a lungo direttore finanziario del gruppo del Lingotto.

Mattioli, un fedelissimo di Cesare Romiti, era forse il più romano (e il meno sabaudo) della prima linea dei dirigenti Fiat. E Gubitosi, a dispetto dei lunghi anni trascorsi alle dipendenze degli Agnelli, è rimasto profondamente romano per abitudini e frequentazioni. Nel 2005 è tornato a lavorare nella capitale nel gruppo telefonico Wind, prima come direttore finanziario, poi (dal 2007) con i gradi di amministratore delegato.

TRAPANI GUBITOSI E GALATERI DI GENOLATRAPANI GUBITOSI E GALATERI DI GENOLA

Casa ai Parioli, buone entrature in Vaticano, ottimi rapporti con Gianni Letta il romano (e romanista) Gubitosi si è legato al giro di Giovanni Malagò, il presidente del circolo Aniene. E Malagò vuol dire Luca Cordero di Montezemolo, da sempre suo ottimo amico. Un club di amici di cui fanno parte il presidente della Bnl Luigi Abete e Aurelio Regina, capo degli industriali del Lazio.

PIERFERDINANDO CASINI GIOVANNI MALAGO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLOPIERFERDINANDO CASINI GIOVANNI MALAGO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

Lo stesso ambiente a cui, negli ultimi due-tre anni si è molto avvicinato anche l'ex banchiere e attuale ministro dello Sviluppo, Corrado Passera. Del resto, un manager che per una decina d'anni è stato ai vertici della direzione finanziaria di un gruppo delle dimensioni Fiat non ha potuto fare a meno di entrare in contatto con i più importanti banchieri italiani.

Tra gli amici di Gubitosi va per esempio segnalato Gaetano Miccichè, potente direttore generale di Intesa. Non è un caso, allora, che l'anno scorso, quando anche la banca milanese presentò una lista di amministratori in vista dell'assemblea di Parmalat, anche l'allora numero uno di Wind fu inserito tra i candidati al consiglio. Non se ne fece niente. Parmalat andò ai francesi di Lactalis.

GAETANO MICCICHE DG INTESA S PAOLOGAETANO MICCICHE DG INTESA S PAOLO

Gubitosi di lì a poco arrivò al capolinea della sua esperienza al gruppo telefonico, ceduto dall'egiziano Naguib Sawiris ai russi di Vimpelcom. Anni impegnativi. C'era da governare un indebitamento monstre di oltre 8 miliardi e nel 2010 l'ultimo bilancio formato da Gubitosi si è chiuso in perdita per 250 milioni di euro.

Lasciata Wind, l'ex manager telefonico ha lavorato alcuni mesi a Merrill Lynch. Una poltrona però se l'è conquistata anche nel consiglio del gruppo Maire Tecnimont, una grande azienda impiantistica guidata da Fabrizio Di Amato. Che è un grande amico di Montezemolo, di Malagò. E anche di Gubitosi.

DAGOREPORT

È il primo ottobre 2010 e all’ora di pranzo Vittorio Farina, stampatore di importanti quotidiani, socio e grande amico di Luigi Bisignani, gli telefona. Argomento di discussione la partita Unicredit. Il candidato scelto da pochissime ore per diventare Amministratore delegato, Federico Ghizzoni, non piace a nessuno dei due mentre Bisi intrattiene ottimi e continui rapporti (gli fa persino da Ghostwriter) con Enrico Tommasi Cucchiani, oggi nel consiglio di Banca Intesa. Bisi  definisce Ghizzoni : “un capo filiale, un brav’uomo”. Inadeguato al compito. Il discorso scivola presto su “un progettino” da costruirgli intorno a un tavolo dove lo aiuterà gente “come Paolo e Ferruccio”. Gente che sa capire “il sistema”. PAOLO MIELI FERUCCIO DE BORTOLI ERNESTO GALLI DELLA LOGGIAPAOLO MIELI FERUCCIO DE BORTOLI ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA

BiSIGNANI: eccoci

FARINA: eccomi

BISIGNANi: beh… mI ha detto il mio... barbetta , l’impressione è devastante cioè non parla neanche bene l’inglese FERRUCCIO DE BORTOLIFERRUCCIO DE BORTOLI

 

FARINA: sì, sì guarda

 

BISIGNANI; no, che era l’unica cosa che pensavamo… che fosse insomma no, dice proprio hai presente un brav’uomo, un brav’uomo... proprio

un capo, ecco un capo filiale un capo centro-nord una cosa del genere hai capito, dl questo stiamo parlando eh

 

FARINA: sì, sì MIELI DE BORTOLI GALLI DELLA LOGGIA MARCHETTIMIELI DE BORTOLI GALLI DELLA LOGGIA MARCHETTI

  Luigi BisignaniLuigi Bisignani

BISIGNANI; ed è preoccupatissimo che… i fondi le cose che poi ci  mettono un minuto a capirla per cui dice questa bisogna veramente costruire ….dice guarda, visto che avete fatta ‘sta cosa costruiamola bene perché qui tra quattro mesi ci mandano a casa…ho parlato perché mi aveva chiamato Robi e gli ho detto: “guarda che a questo bisogna fargli proprio un progettino vero… vedi cosa bisogna fare ma.. è devastante quello che mi ha detto perché…:

 FARINA: e questo sì  è emozionato davanti ai giornali e ha cominciato a sparare cazzate (…)

 

BISIGNANI:  Ma poi iniziasse a parlare bene almeno l’inglese…manco quello...

  BISIBISIMAURIZIO MOLINARI - MARIO CALABRESI - GIORGIO NAPOLITANOMAURIZIO MOLINARI - MARIO CALABRESI - GIORGIO NAPOLITANO

 FARINA: Invece sotto chi ci mettono? Te l’ha detto lui?

 

BISIGNANI: ma no, niente, niente, stanno brancolando nel buio più totale….

 

Farina: (…) Ma c’è qualcuno che se ne va

 

Bisignani: Mo, ma bisogna evitare che se ne va da qualcuno (…) ma a questo bisogna fargli proprio una cosa fatta bene adesso… Mario Calabresi in Hotel PatriaMario Calabresi in Hotel Patria

  SGARBI E BISIGNANISGARBI E BISIGNANI

Farina: Ma quando te la affidano…

 

Bisignani: e credo la settimana prossima, ma io dico che a ‘sto punto è nell’interesse comune.

 

Farina: Certo, certo…

  BISIGNANIBISIGNANI

Bisignani: ….Quattro mosse intelligenti bisogna fargliele…bisogna farlo incontrare con Ferruccio, con Paolo, con gente che capisce il sistema eh…

 MARIO CALABRESI INCONTRA BISIGNANI

MARIO CALABRESIMARIO CALABRESI

Un'altra persona che secondo Bisignani è in grado di “capire il sistema” è Mario Calabresi. I lettori della Stampa conoscono la storia dell’incontro da Giugno del 2011, quando, vista l’aria attorno al nome Bisignani, il direttore Mario Calabresi decideva di uscire allo scoperto. Poche parole, nascoste a dovere in una lunga riflessione su Bisi, dal sapore autoassolutorio: «Lo scorso autunno incontrai un giorno Bisignani, che non avevo mai visto prima, e, come molti altri esponenti del governo nelle stesse settimane, mi raccontò di un presidente del Consiglio assente e distratto».«Avergli parlato una volta», concluse Calabresi: «Non fa di un uomo un delinquente». Prevenire è meglio che curare. Nella conversazione che segue, invece, datata 24 novembre 2010, lo stampatore Vittorio Farina e Luigi Bisignani, parlano di Calabresi in termini entusiastici.

(…) Bisignani: «Questo direttore è un bel personaggio eh, vieni a vederlo alla “Ilte”»

Farina: «Ma chi è questo, il direttore di?» LUIGI BISIGNANILUIGI BISIGNANI

Bisignani: «La Stampa»

Farina: «Ah, ah, con lui stai eh»

Bisignani: «Eh»

Farina: «Ah, quell’appuntamento che avevi già da un po’ di tempo» (…)

 

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