1. ERDOGAN,POTREMMO SOSPENDERE RELAZIONI CON GLI EMIRATI
(ANSA-AFP) - La Turchia minaccia di sospendere le relazioni diplomatiche con gli Emirati Arabi, in risposta all'accordo con Israele. Lo ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan. "Ho dato istruzioni al nostro ministro degli Esteri, gli ho detto che potremmo sospendere le relazioni diplomatiche con il governo di Abu Dhabi o richiamare il nostro ambasciatore", ha dichiarato alla stampa a Istanbul.
manifestazione di palestinesi contro donald trump netanyahu e bin zayed
2. NETANYAHU, GRAZIE SISI, OMAN E BAHREIN PER SOSTEGNO ACCORDO
(ANSA) - "Ringrazio il presidente egiziano al-Sisi e i governi dell'Oman e del Bahrein per il loro sostegno allo storico trattato di pace tra Israele e gli Emirati Arabi che allargherà il circolo della pace e farà il bene dell'intera regione. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu.
3. GAZA E CISGIORDANIA IN FIAMME PER L'INTESA TRA EMIRATI E ISRAELE GLI USA: LA REGIONE ORA È SICURA
Francesca Paci per ''la Stampa''
C' è una vignetta che circola da ieri mattina sui media palestinesi, un primo quadrante con un arabo e un israeliano abbracciati sotto il tavolo e un secondo con la stessa coppia sopra, alla luce del sole. Lo storico accordo tra Israele e gli Emirati Arabi è sale sulle ferite dei palestinesi. «Tradimento» gridano i fedeli all' uscita dalla preghiera del venerdì. Ma anche fuori dalla moschea, nel quartier generale dell' Anp a Ramallah, l' umore è nero. Dopo oltre 13 anni di guerra civile tra la vecchia guardia di Fatah e gli irriducibili islamisti di Hamas, Gerusalemme, Nablus, Gaza, l' intera galassia palestinese si stringe intorno al fuoco in cui, con il combustibile di Iran e Turchia, bruciano le immagini dello sceicco di Abu Dhabi Mohammed bin Zayed, del premier Bibi Netanyahu e di Donald Trump.
manifestazione di palestinesi contro donald trump netanyahu e bin zayed
«Questa intesa renderà la regione più sicura» ripete il genero del presidente americano e consulente Jared Kushner, celebrando la terza fase della normalizzazione tra Israele e il mondo arabo, dopo la pace con Egitto e Giordania. Nel giro di tre settimane gli ex nemici ufficializzeranno la stretta di mano, rivelata giovedì ma perseguita da tempo. La notizia, che Trump rilancia come un successo diplomatico personale raggiunto otto mesi dopo il suo annunciato piano di pace tra israeliani e palestinesi, divide però, se possibile ancor di più, il Medioriente: da una parte gli Stati sunniti, arabi e non, che dal Qatar alla Turchia, basculano sul fronte iraniano, dall' altro le petrol-monarchie del Golfo e l' Egitto di al Sisi.
«L' accordo, a cui si assoceranno presto altri Paesi, dall' Oman al Bahrein, sintetizza le comuni esigenze di sicurezza contro la minaccia iraniana, resa più concreta dall' accordo sul nucleare firmato da Obama» ci spiega l' analista israeliano Eytan Gilboa. Il vantaggio degli Emirati, continua, è nell' alleanza «con un polo d' eccellenza per l' innovazione e l' high tech», per Israele si tratta di recuperare terreno e forza al tavolo negoziale: «Adesso i palestinesi non potranno più nascondersi dietro il veto arabo alla normalizzazione e, d' altro canto, dovranno impugnare le proprie responsabilità dal momento che il mondo arabo ha detto loro forte e chiaro di avere altre priorità».
manifestazione di palestinesi contro donald trump netanyahu e bin zayed
L' orizzonte è gravido di nubi nere. Israele sospende per ora il piano di annessione dei territori palestinesi sdoganato a suo tempo proprio da Trump con la «Vision for Peace» (Netanyahu insiste però che non rinuncerà alla «sovranità» d' Israele). Ma nonostante l' endorsment di parti del mondo occidentale che, a cominciare dall' Unione Europea, si augurano un circuito virtuoso innescato dall' iniziativa israelo-emiratina, i palestinesi vedono allontanarsi il sogno di uno Stato indipendente. «Alcuni Stati arabi sono disposti a rapporti con Israele senza il consenso dei palestinesi, anzi senza alcun progresso nei negoziati di pace» osserva il think tank Mitvim Institute.
Dopo Abu Dhabi arriveranno altre capitali, presto, s' ipotizza, arriverà Riad. Per ora, i palestinesi restano al palo.
4. "LE ANNESSIONI DI NETANYAHU SONO SOLO RINVIATE NOI PALESTINESI CHIEDIAMO AIUTO ALLA LEGA ARABA"
Francesco Semprini per ''La Stampa''
donald trump e benjamin netanyahu
L' accordo tra Emirati Arabi Uniti e Israele, patrocinato dagli Stati Uniti, non ferma le annessioni dei territori, semplicemente le rimanda. È un accordo che mira a salvare il governo Netanyahu dalla crisi e a evitare la sconfitta di Trump alle presidenziali. Chiediamo un intervento deciso della Lega araba». A spiegare la «vera natura» dell' intesa sul Medio Oriente è il maggior generale Sobhi Abou Arab, membro di spicco dell' Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e capo delle Forze di sicurezza nazionale che controllano, tra l' altro, Ain el-Hilweh a Sidon, il più grande campo rifugiati del Libano.
Generale, cosa pensa dell' accordo?
«Ciò che hanno fatto gli Emirati è un allontanamento dal consenso diffuso del mondo arabo, e una sfida alla sua iniziativa di pace, in particolare a uno degli articoli più importanti nel quale si stabilisce che la normalizzazione delle relazioni con Israele avrà luogo solo dopo l' istituzione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini stabiliti il 4 giugno 1967 e con Gerusalemme capitale. L' articolo prevede inoltre una soluzione giusta per risolvere la questione dei rifugiati palestinesi secondo le risoluzioni di legittimità internazionale. I Paesi arabi sono pertanto tenuti a prendere misure punitive contro il passo degli Emirati».
Lo considera un tradimento?
«Il popolo palestinese, guidato dall' Olp, ha svolto un ruolo importante nel fermare il piano di annessione israeliano, non è la normalizzazione degli Emirati che ferma Israele.
Al contrario, è un incoraggiamento e una ricompensa per lo Stato occupante per i soprusi compiuti a danno del nostro popolo, dei suoi interessi, del suo futuro e dei suoi diritti nazionali che godono di un ampio consenso arabo e internazionale. Respingiamo pertanto l' accordo e lo consideriamo un modo per legittimare l' occupazione e salvare il governo di Netanyahu dalla sua situazione difficile e dalla crisi. La normalizzazione con l' occupazione israeliana è equivalente alla resa e alla sottomissione, e non cambierà le sorti del conflitto, piuttosto renderà l' azione israeliana contro i palestinesi più violenta».
Cosa chiedete ai vostri alleati?
«Chiediamo alla Lega araba di rifiutare l' accordo in quanto prevede un normalizzazione finta e pericolosa, soprattutto perché coincide con un' insistenza israeliana sull' attuazione del piano di annessione semplicemente rinviandolo, non cancellandolo. Questo passo, funzionale agli sforzi di Trump di non perdere alle imminenti elezioni presidenziali va anche contro gli interessi del popolo emiratino ed è una negazione degli interessi di tutti i popoli arabi di fronte alle ambizioni israeliane».
Cosa intende fare l' Autorità palestinese?
donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan 5
«Ha richiamato il suo ambasciatore negli Emirati. Il prossimo passo è convocare un vertice arabo per assumere fermo rifiuto dell' intesa. Al contempo tutte le forze e le fazioni palestinesi, in particolare Fatah e Hamas, devono portare a compimento il processo di riconciliazione palestinese e convocare il Consiglio nazionale palestinese e il Comitato esecutivo per intraprendere i passi necessari a fermare questo accordo dannoso. E' indispensabile essere uniti per attivare un' efficace resistenza».
Escludete quindi di dare fiducia a Trump?
«L' accordo uccide la speranza per la soluzione dei due popoli e due Stati, destabilizzerà permanentemente la regione perché non c' è pace negando al popolo palestinese i suoi diritti nazionali e il ritorno alla sua terra. Quando Trump ha annunciato che avrebbe fatto l' accordo del secolo, poi ha dichiarato Gerusalemme capitale di Israele, ha sospeso gli aiuti alle istituzioni educative e sanitarie e all' Unrwa (l' agenzia Onu, ndr), e ha fatto tutto quanto fosse possibile per perdere la fiducia della leadership palestinese. E' dalla parte di Israele e contro di noi».
mike pompeo recep tayyip erdogan