ABE MARIA! CON LA MINACCIA DI PYONGYANG, IL GIAPPONE PUÒ RIARMARSI

Il premier nazionalista Shinzo Abe schiera i missili Patriot contro la minaccia della Corea del Nord - Ma i missili anti-Pyongyang sono il primo tassello per un riarmo di Tokyo che richiede però la modifica della costituzione - Il Giappone sogna di poter lanciare la sfida alla superpotenza Cina… - -

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Gian Micalessin per "il Giornale"

KIM JONG UNKIM JONG UN

Le minacce sono un bluff, ma le conseguenze sono reali. Il Pacifico è un tavolo da poker impazzito dove i rilanci di un giocatore imprevedibile spingono tutti gli altri ad aumentare la posta. Così mentre Pyongyang chiede agli stranieri di abbandonare la Corea del Sud per evitare problemi «in caso di guerra», il Giappone del premier Shinzo Abe schiera i missili Patriot.

KIM JONG UN E I MISSILI COREANIKIM JONG UN E I MISSILI COREANI

Un'escalation che preoccupa anche la Nato vista la decisione del segretario generale Rasmussen di volare già domani a Seul e proseguire poi verso Tokyo. Le mosse del Giappone non vanno comunque scambiate per paura. Il posizionamento di tre batterie pronte a neutralizzare un attacco nordcoreano sono nel segno di quella svolta difensiva voluta dal primo ministro liberale Shinzo Abe dopo la vittoria elettorale di dicembre e il ritorno alla guida del Paese.

shinzo abeshinzo abe

Una svolta in cui la Corea è solo un tassello. Per il nazionalista Abe la partita più importante è infatti con Pechino. Il suo ritorno al potere è - del resto - frutto delle decise posizioni assunte sulle Senkaku, le isole al centro di una dura disputa territoriale con la Cina. Da sola neppure la contesa delle Senkuku basta, però, a spiegare perché il Giappone punti ad una revisione di quell'articolo 9 della Costituzione che gli impedisce di darsi un esercito all'altezza della propria statura politico-economica. Per capirlo bisogna guardare all'insieme della proposta di Shinzo Abe.

IL GIAPPONE SCHIERA I MISSILI PATRIOT CONTRO LA COREA NEL CENTRO DI TOKYOIL GIAPPONE SCHIERA I MISSILI PATRIOT CONTRO LA COREA NEL CENTRO DI TOKYO

La proposta di un premier che vuole liberare il Giappone dai sensi di colpa della Seconda Guerra Mondiale restituendogli il senso dell'onore e della tradizione. Un percorso di rinascita già indicato da Shinzo Abe nel best seller «Verso una bella nazione» pubblicato alla vigilia della prima nomina a premier. Percorso indicato da Shinzo Abe anche con controversi passi pubblici e privati.

STAZIONE RADAR NORDCOREANASTAZIONE RADAR NORDCOREANA

Come quando visitò il sacrario per i caduti di guerra di Yasukuni sfidando la cultura antimilitarista o, peggio, contestò le tesi secondo cui l'esercito nipponico trasformava in schiave sessuali le straniere catturate nella Seconda Guerra Mondiale. Ma questi e altri «anticonformismi» - come il sostegno alla caccia della balena - contribuiscono alla sua fama di genio e sregolatezza. Fama sconfinata in campo economico dopo la recente decisione di consentire un'emissione senza precedenti di carta moneta per svalutare lo yen e rilanciare un'economia schiacciata dalla deflazione.

ESERCITO COREA DEL NORDESERCITO COREA DEL NORD

Una misura sui cui effetti a lungo termine nessuno si sbilancia, ma capace nell'immediato di risvegliare le borse e guadagnargli l'appoggio dell'opinione pubblica. Forte di quel consenso Abe sembra sempre più convinto di poter mettere mano anche alla revisione dell'articolo 9.

MISSILI COREA DEL NORDMISSILI COREA DEL NORD

Lo schieramento dei Patriot va in questa direzione. Il passo successivo sarà, probabilmente, il rilancio del dibattito sull'eventuale risposta al lancio di una testata nordcoreana verso una base americana. In base all'articolo 9, che vieta la difesa collettiva, Tokyo può solo star a guardare. Secondo i sostenitori della revisione costituzionale il Giappone deve invece poter intervenire a difesa di un alleato. Anche in questo caso Abe usa Pyongyang per indicare Pechino. Schierando i Patriot fa capire che solo riarmandosi sarà possibile farsi valere e arginare, al caso, anche la Cina. Quello è il nemico storico. E con quello, pensa Abe, bisogna fare i conti per garantirsi un futuro.

 

 

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