AHO, NON FAMO SCHERZI - LE IPOTESI PER GENTILONI SONO AFFARI ECONOMICI, CONCORRENZA E INDUSTRIA. INDUSTRIA?? SAREBBE UNO STRACCIO BAGNATO RISPETTO ALLE PRIME DUE. MA I PAESI DEL NORD EUROPA NON VOGLIONO DARE I CONTI IN MANO A UNO SPENDACCIONE DEL SUD - L'ITALIA CEDE LA BCE, QUINDI UNA COMMISSIONE PESANTE LE È DOVUTA. IL TOTONOMI PER GLI ALTRI PAESI

-

Condividi questo articolo


 

1. GELO DEI RIGORISTI UE SU GENTILONI AGLI AFFARI ECONOMICI

Dall'articlo di Alberto D'Argenio per ''la Repubblica''

 

(…) Paolo Gentiloni è lanciato verso gli Affari economici. Ma servono cautela e prudenza fino a martedì, quando Ursula von der Leyen scioglierà la riserva comunicando pubblicamente le deleghe che affiderà ai 26 commissari della sua squadra. Fino ad allora tutto può cambiare, anche se al momento si profila un successo personale di Gentiloni e uno collettivo del Partito democratico, forza ritenuta all' altezza di gestire i conti pubblici dei paesi della zona euro nonostante l' Italia sia il Paese politicamente più instabile, più indebitato e più a rischio della zona euro.

PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYEN PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYEN

 

E infatti le resistenze non mancano, come dimostra l' edizione di ieri del Financial Times che sparava la notizia - forse pilotata - che a Gentiloni andrà la Concorrenza proprio mentre l' ex premier stava entrando nell' ufficio brussellese di von der Leyen. Portafoglio prestigioso, la prima scelta di Giuseppe Conte in salsa gialloverde ma scartato da Gentiloni che ha virato appunto sugli Affari economici, considerati più strategici per il Paese. In alternativa il Commercio estero.

 

Obiettivi per i quali ha rinunciato anche a quella vicepresidenza della Commissione a suo tempo chiesta dal presidente del Consiglio italiano, ma ora considerata una carica altisonante ma poco incisiva. Facendo tra l' altro una cortesia a von der Leyen, che potrà giocarsela per accontentare qualche altra capitale.

 

Il fronte dei paesi del Mediterraneo - Francia, Spagna e Portogallo - sono con Gentiloni, la Germania non frena, anzi. Ma contro ci sono i rigoristi: Finlandia, Olanda e i Visegrad non vogliono lasciare le chiavi del Patto di Stabilità in mano a un italiano. Tanto che ieri a Bruxelles si è misteriosamente materializzata una lista anonima con una distribuzione di deleghe che dava il commissario italiano all' Industria quando invece il paracadute è appunto rappresentato da Commercio, portafoglio di peso immenso visto che il suo titolare negozia gli accordi di libero scambio con tutto il mondo in tempi di dazi, Trump e Cina.

Postazione utile per difendere l' interesse dell' industria europea e dell' export italiano.

 

intervento di paolo gentiloni intervento di paolo gentiloni

(…) Parigi era partita in sordina - ha già Christine Lagarde alla Bce - chiedendo Industria e Mercato interno per Silvye Goulard. Ora sembra che l' ex europarlamentare liberale avrà la Concorrenza, dai francesi giudicata interesse nazionale in quanto postazione ideale da dove lanciare quella riforma dell' Antitrust Ue caldeggiata da Macron per favorire la nascita di campioni europei da opporre ai colossi americani e cinesi. La Germania esprime il presidente, l' Olanda con Frans Timmermans e la Danimarca con Margrethe Vestager incasseranno le due vicepresidenze esecutive, quelle vere, mentre le altre quattro non avranno competenze dirette sulle direzioni generali, ovvero i ministeri della Commissione.

 

(…)

 

 

2. GENTILONI DA VON DER LEYEN: CONFRONTO SULL' INCARICO ITALIANO - TRE IPOTESI: AFFARI ECONOMICI, CONCORRENZA O INDUSTRIA

Dall'articolo di Francesca Basso per il ''Corriere della Sera''

 

ursula von der leyen incontra giuseppe conte a palazzo chigi 22 ursula von der leyen incontra giuseppe conte a palazzo chigi 22

(…) Ma fino all' ultimo gli equilibri possono cambiare. E così sul tavolo nei giorni scorsi c' erano anche Commercio, Concorrenza e Industria. Gentiloni è un ex premier, un ex ministro degli Esteri ed è socialista. Dunque ha l' esperienza e il rango per poter aspirare a uno dei portafogli più importanti e ambiti, che attualmente è in mano al socialista francese Pierre Moscovici. È una casella centrale nella Commissione e anche molto delicata dal momento che ha il compito di valutare le leggi di Bilancio degli Stati membri. E poiché si parla anche di rivedere le regole del Patto di Stabilità e di portare avanti una riforma, gli Affari economici saranno fondamentali. In più, in una logica di equilibri di grande coalizione, i socialisti rivendicano la casella visto che la presidente è del Ppe. (…)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…