Massimo Basile per www.repubblica.it - Estratti
La triade trumpiana del “Drill, baby, drill”, la corsa alle trivellazioni, si è completata. Donald Trump ha scelto un negazionista del cambiamento climatico per guidare l’agenzia federale dell’energia: Chris Wright, uno dei fondatori di Liberty Energy, la corporation che serve le aziende energetiche che negli ultimi anni hanno moltiplicato la produzione di combustibili fossili negli Stati Uniti attraverso il fracking, un processo di estrazione di petrolio e gas dai giacimenti non convenzionali. I combustibili fossili sono considerati in modo unanime dalla comunità scientifica tra le cause maggiori della crisi climatica.
donald trump a mar-a-lago - foto lapresse
Nel 1992 Wright, nato a Billings, Montana, laureato al Mit, fondò Pinnacle Technologies, azienda tecnologica specializzata in produzione di gas metano. Un anno fa, pubblicando un video su Linkedin, l’uomo d’affari ridusse a mito il tema dell’allarme ambientale: “Non esiste una crisi climatica - disse - e non siamo neanche in mezzo a una transizione energetica”. Wright bollò come “scandaloso” l’uso del termine inquinamento legato al “carbonio”, l’elemento chimico presente in molti composti organici e inorganici, “perché tutta la vita dipende dall’anidride carbonica”. “Non esiste energia pulita o energia sporca - aveva aggiunto - tutte le fonti energetiche possono avere un impatto positivo o negativo”.
donald trump a mar-a-lago - foto lapresse
(…) Nel 2021 Wright attaccò pubblicamente i critici dell’industria dei combustibili fossili. Quando North Face si era rifiutata di produrre giacche con il loro marchio per una compagnia petrolifera texana, Wright pubblicò un video per attaccare la compagnia di abbigliamento, definendola ipocrita. “Vi affidate - disse - a tessuti sintetici derivati dal petrolio e dal gas”.
Con Wright si completa la triade energetica del presidente eletto, che in campagna elettorale aveva rilanciato il vecchio slogan dei Repubblicani “Drill, baby, drill”, “trivella, baby, trivella”, con cui si puntava a spingere con le trivellazioni in tutto il Paese. Nel 2008 Sarah Palin, la candidata vice di John McCain, disse che il “drill, baby, drill” era l’unica risposta alla campagna radical chic ambientalista che spingeva per l’energia eolica e solare.
La nomina del Ceo arriva dopo quella di un altro negazionista della crisi climatica, Lee Zeldin, messo alla guida dell’agenzia per la protezione ambientale, e di Doug Burgum, governatore del South Dakota considerato anello di congiunzione tra Trump e i petrolieri, messo a capo del dipartimento degli Interni, che gestisce i terreni federali e i parchi nazionali, e alla guida del consiglio nazionale dell’energia.
donald trump sylvester stallone -foto lapresse