Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”
antonio angelucci foto di bacco
Basterebbe una mezza parola. Mezza. Almeno per dire cosa pensa dell’operazione che riguarda la principale controllata del governo – l’Eni –, la seconda agenzia di stampa italiana – Agi – già guidata dall’ex portavoce della premier, e un gruppo che fa capo a un deputato del secondo partito di maggioranza, la Lega, e che edita tre quotidiani di destra (Il Giornale, Libero e Il Tempo), uno dei quali diretto da quello stesso ex portavoce. E invece dal governo tutto tace.
Giorgia Meloni non commenta la notizia della vendita, che risulta imminente, ad Antonio Angelucci e che ha aperto seri interrogativi anche a Bruxelles. Anzi, da fonti dirette di Fratelli d’Italia si viene a sapere di un incontro che sarebbe avvenuto più di un mese fa a Palazzo Chigi, dove Meloni avrebbe ricevuto rassicurazioni dall’imprenditore e […] avrebbe dato la sua benedizione al passaggio di proprietà di Agi. Di certo, c’è che Angelucci è stato visto da diversi testimoni entrare e uscire dal palazzo.
giancarlo giorgetti giorgia meloni
Anche Giancarlo Giorgetti finora non ha proferito parola. Il ministero dell’Economia da lui guidato controlla Eni, ma per il meccanismo societario della multinazionale, fanno sapere fonti del Tesoro, «il Mef non ha tecnicamente una competenza diretta». Giorgetti è stato chiamato in causa dal Pd nel duplice ruolo di ministro e di esponente dello stesso partito di Angelucci.
[…] Ieri Christian Wigand, portavoce della Commissione europea, interrogata su un caso che riguarda la concentrazione editoriale in Italia e la commistione con gli interessi di governo, ha assicurato che ci saranno i dovuti controlli sugli sviluppi dell’acquisizione alla luce di una legge, il Media Freedom Act, «che – ha ricordato – ora è definitiva e in futuro sarà rilevante in materia di fusioni editoriali».
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta vigilando sulla vicenda e non è impossibile immaginare che potrebbe prima o poi dire qualcosa sulla vendita di un’agenzia che riceve fondi pubblici, controllata da un’azienda pubblica, a un imprenditore che è il re della sanità privata, eletto con il Carroccio alla Camera (dopo anni in Forza Italia) e che ha collezionato quasi il 100% di assenze in Parlamento.
ANTONIO ANGELUCCI A PALAZZO CHIGI
Giorgetti è pronto a rispondere, a chiarire la sua posizione da ministro e, quando sarà formalizzata, riferire come giudica un’operazione che dal punto di vista dell’opportunità politica non lo convince. Sabato c’è stato un incontro tra Eni e Angelucci per gli ultimi ritocchi al preliminare di vendita.
È una strada che, salvo sorprese, sembra senza ritorno. Anche se nulla è definitivo finché non viene inchiodato a una firma. L’Agi è in preda a una battaglia di venti contrari tra tanti rumors non smentiti e le dichiarazioni ufficiali che i giornalisti sono riusciti con fatica e giorni di mobilitazione a estorcere dalla gola dei vertici aziendali.
MEME SULLA PRIMA DI LIBERO CON GIORGIA MELONI UOMO DELL'ANNO
Ieri c’è stato un confronto di quasi un’ora e mezza tra l’amministratore delegato di Agi, Giuseppe Macchia, la direttrice Rita Lofano e il comitato di redazione. È stato reso ufficiale che esiste una manifestazione di interesse, ma Macchia non ha voluto rivelare da parte di chi, «perché – ha spiegato – siamo sottoposti a un vincolo di riservatezza».
Oggi uscirà una nota e la redazione si ritroverà in assemblea per decidere se procedere con lo sciopero che era stato inizialmente fissato alla mezzanotte di ieri e poi sospeso.
Dalla trama molto oscura di questa storia […] emergono alcuni protagonisti. Uno su tutti è Mario Sechi. Ex direttore dell’Agi fino al marzo 2023, quando, a sorpresa, si trasferisce a Palazzo Chigi. Una conversione sulla via del sovranismo per chi era stato candidato – non eletto – nelle liste ultraeuropeiste di Mario Monti. Meloni è in difficoltà e lo chiama come suo capo ufficio stampa, di fatto il portavoce della premier. Porte girevoli che non smettono di girare.
mario sechi mastica chewing gum dietro a giorgia meloni
Dopo qualche mese, lascia per andare a dirigere Libero, quotidiano della galassia Angelucci. E al suo posto, sale di grado Fabrizio Alfano, ex capo del politico dell’Agi, ma arrivato a Palazzo Chigi ben prima di Sechi. Ma è proprio lui, l’ex portavoce, l’uomo che ha piazzato una sua fedelissima, Lofano, a capo dell’agenzia, ad aver vestito i panni del broker, per mediare e facilitare la triangolazione tra Eni, governo e Angelucci.
rita lofano mario sechi ANTONIO ANGELUCCI LOS ANGELUCCI DEL RIONE SANITA - BY MACONDO ANTONIO ANGELUCCI Giampaolo e Antonio Angelucci le altre copertine su giorgia meloni dell anno by andrea bozzo per il giornalone antonio angelucci foto di bacco antonio angelucci micaela biancofiore.