È ARRIVATA LA LETTERINA – LA COMMISSIONE EUROPEA RICHIAMA L’ITALIA SUI CONTI PUBBLICI CON UNA PAGINETTA SMILZA E DÀ 48 ORE DI TEMPO AL TESORO PER RISPONDERE – PER DOMBROVSKIS E MOSCOVICI “NON SONO STATI FATTI PROGRESSI SUFFICIENTI PER RISPETTARE LA REGOLA DEL DEBITO NEL 2018” – “L’EFC DARÀ LA SUA OPINIONE SUL RAPPORTO SUL DEBITO ITALIANO”. INSOMMA, A PRESCINDERE DALLA RISPOSTA, MERCOLEDÌ PROSSIMO LA COMMISSIONE PARTIRÀ CON L’ITER PER LA PROCEDURA D’INFRAZIONE…

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Alberto D’Argenio per www.repubblica.it

 

"Alla luce dei dati economici definitivi, è confermato che l’Italia non ha fatto progressi sufficienti per rispettare la regola del debito nel 2018". Una paginetta, fredda e asciutta certifica il fallimento della politica economia del governo Salvini-Di Maio.

 

MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA

La lettera firmata dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e dal titolare agli affari economici Pierre Moscovici dà appena 48 ore - fino a venerdì- al Tesoro per avanzare le sue giustificazioni per la violazione delle norme Ue. Ma già si capisce come andrà a finire la storia, visto che nel testo si dice chiaramente che l'"Efc darà la sua opinione sul rapporto sul debito italiano".

 

TRIA E MOSCOVICI TRIA E MOSCOVICI

Tradotto: mercoledì prossimo la Commissione, a prescindere dalle scuse accampate dal governo, lancerà la procedura sul debito italiano che poi sarà vidimata entro due settimane dagli sherpa dei ministri delle finanze della zona euro (Efc, appunto). Dopo un ulteriore passaggio tecnico in Commissione, la decisione finale spetterà ai ministri in occasione dell’Ecofin del 9 luglio. Cinque settimane di tempo dunque restano all’Italia per mettersi in regola con una immediata manovra bis capace di tamponare deficit e debito e con impegni precisi (23 miliardi di correzione) per il 2020.

TRIA E MOSCOVICI TRIA E MOSCOVICI

 

Altrimenti l’Europa andrà avanti, lancerà la procedura per debito vissuta ormai dai partner come l’unico strumento per ingabbiare Salvini e Di Maio, per evitare che il debito italiano salti, affondando l’euro. A quel punto Roma dovrà mettere a segno pesanti correzioni dei conti almeno per 5 anni, fino ad azzerare il deficit abbassando il debito. Se non lo farà subirà pesanti sanzioni. Una perdita parziale di sovranità in politica economica attribuibile interamente al governo Lega-5 Stelle.

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL luigi di maio matteo salvini luigi di maio matteo salvini matteo salvini luigi di maio matteo salvini luigi di maio

 

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