AVVISO AGLI “INDIPENDENTISTI” NOSTRANI: LA CATALOGNA HA PAGATO CARO IL SOGNO DI STACCARSI DALLA SPAGNA - FINORA E’ COSTATO UN MILIARDO: SI E’ PERSO LO 0,4% DEL PIL CATALANO - LE IMPRESE CHE HANNO TRASFERITO LA PROPRIA SEDE LEGALE FUORI DALLA REGIONE SONO STATE 3188 A FINE 2017

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Milena Gabanelli e Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”

 

Il sogno indipendentista catalano è passato dalle piazze al Parlamento, dai tribunali alle prigioni. Un sogno fatto di tesi contrapposte: i secessionisti a sostenere che la Repubblica catalana sarebbe il migliore dei mondi possibili, gli unionisti a prevedere l' inferno. Gli uni e gli altri piegano la storia, la cultura e l' economia alle loro convinzioni. Anche i numeri. Ma quanto è costato sinora sognare la secessione?

 

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Secondo l' ex ministro dell' Economia di Madrid Luis De Guindos, oggi promosso vice presidente della Banca centrale europea, la dichiarazione unilaterale d' indipendenza catalana è stata pagata ad oggi almeno un miliardo cioè 133 euro a testa per ogni catalano, 500 a famiglia. Il tesoretto perduto a causa dell' instabilità politica è pari allo 0,4% del Pil catalano (o lo 0,1% del Pil nazionale). Il Banco de España ha invece valutato in 30 miliardi il costo economico se il confronto continuasse anche nei prossimi due anni.

 

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Il turismo è la prima industria spagnola, da solo vale tra l'11 e il 12% del Pil nazionale, con una percentuale anche maggiore in Catalogna, e viaggia a gonfie vele. Come numero di arrivi (82 milioni nel 2017) la Spagna ha superato anche gli Stati Uniti, ma il contributo catalano si è abbassato proprio nell' ultimo trimestre del 2017, quello della massima tensione indipendentista. Secondo l' Organizzazione Mondiale per il Turismo (Omt) da ottobre a dicembre la ricettività catalana ha perso il 15-20% del fatturato: 320 milioni.

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Gli indipendentisti non hanno dichiarato il costo dell' organizzazione del voto anticostituzionale del primo ottobre anche perché i suoi organizzatori sono accusati di appropriazione indebita. Sembra che per sfuggire ai controlli la Generalitat abbia pagato forniture di urne, schede elettorali e software antiboicottaggio, in criptovalute tipo Bit-coin. Considerando che in Lombardia il referendum consultivo sull' autonomia è costato 50 milioni e in Veneto 14, si può ragionevolmente ipotizzare che per la Catalogna la fattura sia stata tra i 20 e i 30 milioni.

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L' intervento della polizia per impedire il referendum e controllare la regione è costato almeno 87 milioni di euro. È il conto dichiarato da Madrid per l' affitto di tre traghetti, decine di pensioni e alberghi dove alloggiare i 5-6 mila agenti mobilitati, ma anche per le loro indennità di tre mesi e mezzo di missione lontano da casa. Sul fronte opposto ci sono le spese per i ricoveri sanitari: mille le persone «assistite» negli ospedali catalani, meno di cinque quelle con una qualche danno. Più quelle per i processi ai 25 politici accusati di sedizione e ribellione.

 

MADRID MANIFESTAZIONE CATALOGNA MADRID MANIFESTAZIONE CATALOGNA

È stata una delle notizie più forti a favore delle ragioni unioniste. Le imprese che hanno trasferito la propria sede legale fuori dalla Catalogna sono state 3.188 a fine 2017.

Per il governo centrale è stato facile parlare della corsa all' indipendenza come di un «suicidio economico».

 

I secessionisti però spiegano che lo spostamento della sede non cambia il gettito fiscale: l' Iva si paga ancora in Catalogna, l'imposta sulle società è sempre andata a favore dello Stato. Fin qui i costi misura-bili o almeno quelli discussi.

 

Ma se Barcellona dovesse davvero diventare indipendente avrebbe da guadagnarci?

SPAGNA CATALOGNA SPAGNA CATALOGNA

Il presidente, Josep Maria Bartomeu, ha schierato la squadra a favore del referendum e del «diritto a decidere» sull' indipendenza da parte dei catalani, ma ha anche sempre espresso la preferenza per continuare a giocare nella Liga spagnola. Se la Catalogna fosse indipendente la super corrazzata del calcio mondiale si troverebbe a giocare con squadre di lignaggio inferiore come il Girona o l' Espanyol. È evidente che i diritti tv per un mini campionato del genere sprofonderebbero. Il Barça in Spagna oggi fattura oltre 600 milioni l' anno più l' indotto turistico. Il Barça nella Repubblica catalana incasserebbe molto meno.

 

MANIFESTAZIONE CONTRO L'INDIPENDENZA DELLA CATALOGNA MANIFESTAZIONE CONTRO L'INDIPENDENZA DELLA CATALOGNA

La Catalogna ha un Pil, una struttura demografica e una posizione geografica migliore di molti Paesi europei indipendenti. Ma che tutto ciò resista alla secessione è un' incognita. Quanto del debito pubblico spagnolo verrebbe accollato a Barcellona? Quale «buonuscita» chiederebbe Madrid per le proprietà statali nella Regione? Come verranno divise le risorse idriche?

 

Ma soprattutto: Madrid permetterà a Barcellona di restare nell' Unione Europea e nell'euro? Al momento la risposta è chiaramente no. Il problema per la Catalogna è politico, non economico. Come si è arrivati a questo stallo doloroso per i politici che hanno tentato lo strappo e rischioso per l' economia?

 

CATALOGNA ESERCITO CATALOGNA ESERCITO

La spiegazione è anche in un baco del sistema democratico occidentale, perché una democrazia rappresentativa senza rappresentazione non funziona. Da 34 anni a questa parte, infatti, la percentuale di catalani che vota partiti identitari, nazionalisti o indipendentisti è sorprendentemente stabile in una forbice che va dal 54 per cento al 46 per cento. Ma da «catalanista» e «identitario» questo 50% è diventato nel tempo secessionista. Perché?

 

Pompieri in protesta durante lo sciopero generale in Catalogna Pompieri in protesta durante lo sciopero generale in Catalogna

Negli ultimi dieci anni, l' insieme dei partiti identitari ha perso la leva politica nazionale che aveva sempre avuto. Nessuno a Madrid ha più interesse a coltivare il consenso della metà dei catalani che votano catalanista. Semmai le proteste di Barcellona vengono strumentalizzate per crescere in termini elettorali in altre regioni alimentando la contrapposizione tra una Catalogna «ricca ed egoista» e le altre regioni. Una democrazia rappresentativa senza rappresentanti nel governo centrale non funziona. Il cortocircuito tra la radicalizzazione separatista e la reazione legalista è qui a dimostrarlo.

 

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