I BANCHIERI SI ALLARGANO - L’ABI SI COMPRA ALTRE TRE SALE DI PALAZZO ALTIERI, LUSSUOSA SEDE ROMANA. E ANCHE DUE CAPOLAVORI DI PIETRO DA CORTONA, GIÀ CHE C’È

L’associazione delle banche italiane, presieduta da Patuelli, ha garantito l’aumento di capitale da 12,5 milioni alla sua controllata che gestisce le acquisizioni immobiliarie - Acquistate le sale della Clemenza, della Biblioteca e della Lettura di Palazzo Altieri a piazza del Gesù…

Condividi questo articolo


Andrea Montanari per "Milano Finanza"

Antonio PatuelliAntonio Patuelli

Il rapporto tra la cultura e l'Abi è sempre stato molto stretto. Non per nulla l'associazione delle banche da anni organizza l'evento «Invito a Palazzo», che apre al pubblico le porte dei palazzi delle banche in tutta Italia. Ora questa liaison si rafforza: l'associazione presieduta da Antonio Patuelli ha deciso di garantire l'aumento di capitale da 12,5 milioni della controllata Bancaria Immobiliare per sostenere le acquisizioni che quest'ultima sta portando a termine in questa seconda parte di 2013.

PALAZZO AUTIERIPALAZZO AUTIERI

In particolare, Bancaria Immobiliare necessitava di capitali freschi per acquistare tre porzioni di Palazzo Altieri, sede romana dell'Abi. Si tratta in particolare della sala della Clemenza e delle attigue sala Biblioteca e sala della Lettura. Operazioni che rientrano in una più generale politica di razionalizzazione e riorganizzazione delle proprietà immobiliari dell'associazione che negli scorsi mesi ha ristrutturato il centro congressi e il data center dello stesso Palazzo Altieri.

Inoltre grazie all'aumento di capitale la controllata dell'Abi si è aggiudicata anche tre opere di pregio come i dipinti Discorso della montagna e Predica di Giovanni Battista di Pietro da Cortona e il Ritratto del principe Emilio Altieri di Ludovico Stern.

Proprio i due capolavori del da Cortona - che durante il papato di Urbano VIII (1623-1644) fu uno dei principali architetti attivi su Roma insieme con il Bernini e il Borromini - furono protagonisti nel 2010 della nona edizione di Invito a Palazzo. Le opere del da Cortona facevano parte della collezione Altieri e vennero cedute in comodato all'Abi.

PALAZZO ALTIERIPALAZZO ALTIERI PALAZZO ALTIERIPALAZZO ALTIERI LA BIBLIOTECA DI PALAZZO ALTIERILA BIBLIOTECA DI PALAZZO ALTIERI

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...