BANKITALIA VIGILA SUI PROPRI MAXI-STIPENDI – VISCO DÀ UNA SFORBICIATINA (45 MILA EURO) AL PROPRIO COMPENSO, MA CON 450 MILA ANNUI RESTA BEN SOPRA IL TETTO DI RENZI AGLI STIPENDI STATALI: 240 MILA

Bankitalia ha scritto sei pagine al governo per rivendicare le ampie competenze dei suoi vertici e ricordare che i suoi stipendi sono in linea con quelli dei colleghi delle principali banche centrali europee. Il direttore generale Salvatore Rossi prende 400 mila euro, mentre i tre vice incassano 315 mila euro l’anno…

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Francesco Spini per “la Stampa

 

ignazio visco ignazio visco

Una sforbiciata, senza esagerare. La Banca d’Italia taglia lo «stipendio» ai membri del Direttorio e dunque al governatore Ignazio Visco: passerà da 495 mila a 450 mila euro. Ma sul tetto dei 240 mila euro, Via Nazionale - in virtù della propria autonomia organizzativa e finanziaria riconosciuta anche dai trattati Ue - risponde picche. Le retribuzioni potranno continuare ad andare oltre la «paga» del presidente della Repubblica che il Parlamento, su iniziativa del governo Renzi, ha stabilito come limite degli stipendi statali.

matteo renzi koala matteo renzi koala


Nel Direttorio tale tetto è regolarmente superato. Nel documento di sei pagine indirizzato al governo in risposta a un’interrogazione parlamentare il Consiglio Superiore dell’istituto centrale enumera le competenze e le responsabilità dei membri, che sono pure «componenti del direttorio integrato» dell’Ivass e per cui «non ricevono alcun compenso». Ricorda come questi «rivestano nel contesto europeo la più ampia estensione di competenze sul piano istituzionale». E prova a fare una comparazione internazionale, dove tutti sembrano guadagnare più del nostro presidente Napolitano. Per dire: alla Bundesbank il presidente Jens Weidmann guadagna 418.146 euro, 333.495 il suo vice, 250.377 gli altri membri del board.

 

salvatore rossi salvatore rossi

Anche alla Bce, che «diffonde i soli stipendi base», il presidente - l’italiano Mario Draghi - guadagna più di Napolitano e meno di Visco: 378.240 euro. Il vice Vítor Constâncio prende 324.216 euro, gli altri membri 270.168 euro. Senza contare altre indennità. Ciò detto «ritenendo opportuno condividere lo sforzo di contenimento in atto nel Paese delle remunerazioni» il Consiglio dà una sforbiciata al compenso dei membri del Direttorio. I 758 mila euro lordi che Visco guadagnava tre anni fa, poi divenuti 550 mila e decurtati a 495 mila per il biennio 2013-14, passano a 450 mila. Il direttore generale, Salvatore Rossi, passa dai 593 mila di tre anni, poi 500 mila, quindi 450 mila, a 400 mila. Stabile a 315 mila (a conferma dell’ultima decurtazione per il biennio 2013-14) la paga dei tre vicedirettori generali.

Jens Weidmann Jens Weidmann

 

Secondo un parere della Bce, a salvaguardia dell’autonomia, i nuovi compensi sarebbero applicabili solo «ai futuri membri del Direttorio». Invece Visco e gli altri «hanno espresso autonomamente la volontà di adeguare immediatamente i propri compensi». 
Quanto poi al personale, il problema nemmeno si pone: nessuno, segnala il Consiglio Superiore, guadagna più di 240 mila euro, visto che i 10 massimi dirigenti ricevono tra 188 mila e 217 mila euro, esclusi straordinari (in media 22 mila euro). Comunque, a Bankitalia ritengono che «l’istituto debba mantenere le capacità di attrarre i migliori giovani» anche «offrendo retribuzioni competitive su scala internazionale». Morale: il Consiglio Superiore esprime l’«avviso» di «confermare le politiche di selezione, formazione e retribuzione finora perseguite per salvaguardare il tenore qualitativo della compagine e assicurare che i compiti istituzionali all’interno dell’Eurosistema (la Bce e le banche centrali nazionali, ndr) siano svolti in modo efficace e competitivo».

Mario Draghi Mario Draghi

 

 

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