- BERLUSCONI NON MOLLA COSENTINO: ’O MERICANO SARA’ CANDIDATO AL SENATO COL PDL! - RETROSCENA: MENTRE SILVIO PARLAVA DA VESPA, NICK LO ASPETTAVA A PALAZZO GRAZIOLI - “PER ME SEI INNOCENTE E IL PM CHE TI HA ACCUSATO HA PURE FATTO POLITICA, NON TI MOLLO” - SAVIANO RANDELLA ANCORA DE MAGISTRIS: “HAI SOLO DIPINTO DELLE RIDICOLE BICICLETTINE E HAI USATO NAPOLI COME PIATTAFORMA PER L’ATTIVITA’ POLITICA NAZIONALE…” -

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Carlo Tarallo per Dagospia

Nicola Cosentino non si candida.... alla Camera! Per Nick 'o Mericano è pronta la candidatura al Senato, con il Pdl. Altro che Grande Sud o Samorì! E le parole di ieri di Berlusconi da Vespa? Quel "mi duole il cuore" in risposta a Bru-neo che lo incalzava sugli inquisiti in lista soffermandosi sul nome dell'ex sottosegretario all'Economia? "Per me è innocente": questo ha aggiunto il Patonza. Prima di terminare la registrazione e andare da... Cosentino!

NICOLA COSENTINO jpegNICOLA COSENTINO jpeg

NICK 'O MERICANO A PALAZZO GRAZIOLI MENTRE IL BANANA ERA DA VESPA
E già: il retroscena vero della serata di ieri è che mentre Silvio Berlusconi registrava la puntata di "Porta a porta", a Palazzo Grazioli ad attenderlo c'era lui, Nick 'o Mericano, insieme al commissario campano del Pdl Nitto Palma, convocati per discutere di liste, candidature e campagna elettorale. Nick sapeva già come era andato il botta e risposta con Vespa. Ma Berlusconi, prima di iniziare la riunione operativa, gli ha ribadito tutta la sua fiducia. "Nelle carte non c'è niente, per me sei innocente, è una manovra politica per attaccare me". E la storia si è chiusa. Chiusa?

Nicola Cosentino e BerlusconiNicola Cosentino e Berlusconi

IL PM NARDUCCI IN POLITICA
Più o meno: Berlusconi sa benissimo che, a cominciare da questa sera da Michele Santoro, l'argomento tornerà in ballo. Ma il Banana avrebbe un asso nella manica per difendere (mediaticamente e politicamente) il suo luogotenente in Campania: la carriera politica, breve ma intensa, del Pm Pino Narducci, titolare dell'inchiesta sui rapporti tra Cosentino e il clan dei Casalesi prima di accettare l'incarico di assessore nella giunta arancione di Luigi De Magistris a Napoli.
Una esperienza finita dopo un anno esatto, lo scorso giugno, con una litigata furibonda tra De Magistris e lo stesso Narducci che, abbandonato il Comune di Napoli, è tornato a vestire la toga (da giudice) a Perugia. Per Berlusconi, Narducci sarebbe un esempio di magistrati che costruirebbero carriere politiche utilizzando le inchieste a carico degli avversari. Ma a proposito di De Magistris...

nitto palmanitto palma

SAVIANO RANDELLA DE MAGISTRIS, L'ANTI-BERSANI
Il più grande accusatore mediatico di Nick, Roberto Saviano, è ormai sceso pienamente in campo in campagna elettorale. Obiettivo? Martellare il "povero" Giggino 'a Manetta, colpevole di non adeguarsi al "verbo gomorroico" e (soprattutto) di minacciare, con la lista di Totò Ingroia, i sogni di vittoria di Culatello Bersani. Fantapolitica? Macchè: l'Espresso ha diffuso alcune anticipazioni di un "appello" che Saviano, dalle pagine del settimanale domani in edicola, rivolge al narcisindaco. Più che un appello, una requisitoria!

PINO NARDUCCIPINO NARDUCCI


"DOV'E' LA NAPOLI PROMESSA?"
"Nessuna riforma avviata. Periferie dimenticate. Dov'è la Napoli promessa? Sono consapevole - azzanna Saviano - che qualsiasi forma di critica venga rivolta a lei e al suo operato viene interpretata come una critica personale. O si è con lei in tutto o si è un suo nemico". Robertino ricorda di aver sostenuto (?) De Magistris in campagna elettorale. Ma... "Ora, però, ciò che fa più male è vedere come non sia stato iniziato nessun percorso di riforma. A meno che per riforma non si intenda cambiare uomini e mettere i propri".

Luigi De MagistrisLuigi De Magistris Roberto SavianoRoberto Saviano

LE "RIDICOLE BICICLETTINE"
"Su Scampia - aggiunge il tele scrittore - e sulle periferie ha fatto davvero poco. Nessuno ha chiesto una rivoluzione in pochi mesi, si e' avuta pazienza, si e' dato credito, ma non e' stato fatto nulla laddove la quotidianità è davvero una corsa ad ostacoli. Nessuno pretendeva che risolvesse camorra, monnezza, trasporti, sanità. Ma che almeno iniziasse un percorso questo sì".
E poi la madre di tutte le cattiverie: "Un percorso che oggi non si vede se non in quelle ridicole biciclettine disegnate sul basalto e sui sampietrini sconnessi, al centro dei marciapiedi, che in nessun'altra città a parte Napoli qualcuno avrebbe potuto spacciare per pista ciclabile. Napoli - conclude Saviano - non sta cambiando, c'è solo il timore che sia stata una scomoda piattaforma, un difficile volano per un'attività politica nazionale'". Ma come! Sparare sulle biciclettine disegnate è come colpire al cuore la "rivoluzione arancione"! Risponderà Giggino al Grande Affronto? Ah saperlo...

 

 

 

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