Da il Giornale
Seduto nel cortile di Montecitorio, Umberto Bossi si concede una pausa dai lavori d’Aula e dalla battaglia serratissima contro il Pd e il ddl sullo ius soli che il Senatúr conduce con le truppe leghiste alla Camera. L’instancabile fondatore del Carroccio, con t-shirt d’ordinanza («Non si regala la cittadinanza») non deve vedersela solo con la riforma che concederebbe immediatamente il diritto di cittadinanza a 800mila stranieri, ma anche con la sua legge sull’immigrazione, la Bossi-Fini, che è finita nel mirino di una raccolta firme dei Radicali sostenuta pubblicamente anche da Papa Francesco L’obiettivo, abolire il reato di clandestinità. Unito allo ius soli, è una doppia minaccia per la «sua» Lega